Scuola, cosa prevede il DPCM del 4 novembre 2020 e cosa cambia dal 6 novembre? Tra le novità, la didattica a distanza viene estesa al 100% per la scuola secondaria superiore, ma nella fascia rossa saranno a distanza anche il secondo e il terzo anno della secondaria di primo grado. Sospese le prove del Concorso straordinario per l'immissione in ruolo di 32.000 docenti.
Il nuovo DPCM del 4 novembre 2020 firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà in vigore dal 6 novembre, con novità anche il mondo della scuola.
Spiccano l’estensione al 100% della Didattica a distanza per le scuole superiori di secondo grado su tutto il territorio nazionale e soprattutto la sospensione di tutti i concorsi, compreso quello per l’immissione in ruolo di 32.000 docenti della scuola secondaria.
Ma vediamo nel particolare tutte le misure previste dal DPCM del 4 novembre 2020 riguardanti il comparto dell’istruzione e che rimarranno in vigore fino al 3 dicembre, distinguendo tra quelle valide in tutto il territorio nazionale e quelle che verranno applicate invece nelle aree maggiormente a rischio, le cosiddette fasce arancioni e rosse.
DPCM del 4 novembre 2020, le misure nazionali per la scuola in vigore da venerdì 6
Il Decreto del 4 novembre 2020 firmato da Palazzo Chigi individua norme che riguarderanno tutte le istituzioni scolastiche presenti nel Paese a prescindere dalla diffusione del contagio da Coronavirus.
Partiamo innanzitutto dalla sospensione di tutte le prove concorsuali preselettive e scritte sia per il pubblico impiego, sia nel privato. Uno stop che quindi blocca anche il Concorso straordinario della scuola superiore di secondo grado al quale tanto teneva il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e altrettanto osteggiato dalle organizzazioni sindacali.
Le prove saltate saranno inserite in un nuovo calendario, anche se il ministero ha tenuto a precisare che al momento più del 60% dei candidati le avevano già sostenute e che saranno pertanto portate avanti le correzioni degli scritti.
C’è poi la già citata estensione al 100% della Didattica digitale integrata a tutte le scuole secondarie di secondo grado. Una metodologia che peraltro è stata recentemente rifinanziata attraverso il Decreto Ristori, in modo da consentire l’impiego di strumenti telematici e connessioni anche agli studenti provenienti da famiglie meno abbienti.
Nelle scuole superiori sarà comunque possibile effettuare attività in presenza nei laboratori o per garantire l’inclusione degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Nelle scuole per l’Infanzia con relativi servizi educativi e nelle primarie e secondarie di primo grado) le lezioni continueranno a tenersi in presenza con l’uso obbligatorio della mascherina a partire dai 6 anni, a meno che non si sia afflitti da patologie incompatibili con l’utilizzo di questo dispositivo.
Riunioni ed elezioni degli organi collegiali dovranno avvenire a distanza, mentre restano sospesi ovviamente i viaggi d’istruzione, visite guidate, ecc., salvo le attività dei cosiddetti Pcto, i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento.
Le misure per la scuola nelle zone rosse
Per quel che riguarda l’istruzione non sono previste differenziazioni per i territori ricompresi nella cosiddetta fascia arancione per i quali varranno sempre le misure già indicate prima a livello nazionale.
Le cose cambiano invece per le realtà incluse nella fascia rossa ovvero connotate “da massima gravità e da un livello di rischio alto”.
In questo caso è prevista la didattica in presenza solo per la scuola dell’infanzia e i servizi educativi annessi, le primarie e il primo anno della scuola secondaria di primo grado.
Anche in questo caso, tuttavia, rimane la possibilità di svolgere lezioni in presenza nel caso di attività in laboratorio ove necessario e per garantire l’inclusione di alunni disabili o con bisogni educativi speciali.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Scuola, le novità del DPCM in vigore dal 6 novembre. Sospesi i concorsi