Bloccare le scadenze fiscali nel periodo della maternità: è questa la proposta dell'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili per ridurre il gender pay gap

Il calendario fiscale non conosce pause e lo stop imposto dalla maternità alle professioniste ha necessariamente un impatto sulla carriera delle commercialiste.
Da questa consapevolezza nasce la proposta dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili: prevedere uno stop delle scadenze per le neo mamme.
È questa la possibile soluzione emersa nel corso del webinar “Dal Gender Pay Gap al Generational Pay Gap”, organizzato con Fondazione Centro Studi Ungdcec e Iuya che si è tenuto il 7 aprile.
Stop alle scadenze fiscali durante la maternità: la soluzione contro il gander gap proposta dall’UNGDCEC
“Sospendere gli adempimenti dichiarativi per le commercialiste dai due mesi precedenti la data prevista del parto fino ai tre mesi successivi, potrebbe essere un primo passo per ridurre il Gender Pay Gap”, ha affermato Francesco Cataldi, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.
È questa, in estrema sintesi, la proposta, che nasce anche per avvicinare un po’ di più le tutele delle libere professioniste alle lavoratrici dipendenti.
La maternità per le donne, tutte, pesa. E, secondo i dati forniti dall’INPS a fine 2024, mentre per gli uomini la nascita di un figlio o di una figlia rappresenta lo slancio verso promozioni e avanzamenti di carriera, per le lavoratrici coincide con una battuta d’arresto, il passaggio a contratti part time e una riduzione delle opportunità professionali.
Le commercialiste non fanno eccezioni: il gender pay gap “si inizia a creare proprio nella fascia di età in cui generalmente una professionista pensa ad avere dei figli”, sottolineano Alessandro Bonandini, presidente dei Probiviri UNGDCEC, e Francesca Tomada, componente di Giunta con delega Pari opportunità.
Secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Fondazione Nazionale Commercialisti a inizio aprile, che riguardano il periodo 2007-2022, i divari di genere, generazionali e territoriali nella categoria restano elevati.
La differenza tra il reddito medio delle donne e quello degli uomini è pari al 42,3 per cento e in 16 anni il gender pay gap si è ridotto solo di 1,6 punti percentuali. I dati, quindi, indicano un divario che si può definire strutturale, come strutturale è l’impatto della maternità nella vita lavorativa delle donne.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Stop alle scadenze fiscali durante la maternità: la proposta dei Giovani Commercialisti