Scadenze fiscali gennaio 2025: dal secondo acconto delle imposte all’esonero dal canone RAI

Tommaso Gavi - Scadenze fiscali

Secondo acconto delle imposte sui redditi ancora protagonista: entro il 16 gennaio deve essere versato in un'unica soluzione o a rate dalle partite IVA minori. Nel calendario delle scadenze fiscali anche la domanda di esonero dal canone RAI e i contributi INPS per colf e badanti

Scadenze fiscali gennaio 2025: dal secondo acconto delle imposte all'esonero dal canone RAI

Nuova scadenza in arrivo per le persone fisiche titolari di partita IVA con ricavi o compensi fino a 170.000 euro.

L’appuntamento del 16 gennaio 2025 è uno dei termini protagonisti del calendario delle scadenze del mese.

Sono in programma anche il versamento dei contributi di colf e badanti, l’invio degli elenchi intrastat e gli adempimenti periodici IVA, IRPEF e dei contributi INPS da parte dei sostituti d’imposta.

Tra i termini di fine mese anche la domanda di esonero dal pagamento del canone RAI.

Scadenze fiscali gennaio 2025: il calendario degli adempimenti del mese

Scadenza Adempimento
10 gennaio 2025 contributi colf e badanti
12 gennaio 2025 pagamento dei fringe benefit 2024 da parte dei datori di lavoro
16 gennaio 2025 secondo acconto imposte sui redditi partite IVA minori
16 gennaio 2025 adempimenti periodici IRPEF, IVA e contributi INPS
17 gennaio 2025 comunicazione credito ZES Unica agricoltura
27 gennaio 2025 invio elenchi Intrastat
27 gennaio 2025 ravvedimento operoso acconto IVA
31 gennaio 2025 invio dati spese sanitarie 2° semestre 2023
31 gennaio 2025 domanda di esonero canone RAI

Scadenze fiscali 10 gennaio 2025: pagamento della quarta rata dei contributi di colf e badanti

Il primo termine in calendario nel mese di gennaio è la scadenza per il pagamento dei contributi di colf e badanti.

L’appuntamento con il Fisco interessa i datori di lavoro domestico, tenuti a versare la quarta rata dei contributi INPS 2024.

Per rimanere sempre aggiornati sulle ultime novità fiscali e del lavoro è possibile iscriversi gratuitamente al canale YouTube di Informazione Fiscale:


Iscriviti al nostro canale

Anche per questa scadenza restano le stesse modalità. I soggetti potranno scegliere una delle seguenti possibilità:

  • online tramite il Portale dei Pagamenti, utilizzando la modalità “Pagamento immediato PagoPA” con carta di credito o debito, con prepagata o con addebito in conto;
  • attraverso i soggetti che aderiscono al circuito Reti Amiche (collegandosi al sito “reti amiche” è possibile trovare una ricevitoria/tabaccheria, più vicina alla propria residenza, che ha aderito al servizio);
  • mediante l’avviso di pagamento PagoPA, stampabile dal Portale dei pagamenti, che contiene l’importo da corrispondere;
  • tramite l’app IO.

Scadenze fiscali 16 gennaio 2025: pagamento del secondo acconto delle imposte sui redditi partite IVA minori

Il 16 gennaio 2025 è in calendario la scadenza per il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi.

A prevederlo è l’articolo 7 quater della Legge n. 189/2024, che ha convertito il DL 155/2024.

La norma prevede, per il solo periodo d’imposta 2024, la proroga del versamento (ordinariamente in calendario al 30 novembre) al 16 gennaio 2025.

La proroga è prevista esclusivamente per le persone fisiche titolari di partita IVA che nel periodo d’imposta precedente hanno dichiarato ricavi o compensi non superiori a 170.000 euro.

In altre parole le condizioni da rispettare sono le seguenti:

  • essere titolari di partita IVA;
  • aver dichiarato per il periodo d’imposta 2023 ricavi o compensi non superiori a 170.000 euro. Nel calcolo si devono considerare le attività eventualmente svolte con diversi codici ATECO e eventuali redditi che provengono da attività di lavoro autonomo e d’impresa.

Entro la scadenza del 16 gennaio 2025 deve essere pagato l’importo in un’unica rata o la prima delle cinque rate previste per chi opta per la rateizzazione, con esclusione dei contributi previdenziali e dei premi INAIL.

Le altre rate, in quest’ultimo caso, devono essere versate il 16 di ciascun mese. Dovranno inoltre essere corrisposti anche gli interessi.

Scadenze fiscali 16 gennaio 2025: adempimenti periodici IRPEF, IVA e contributi INPS

Il 16 gennaio 2025 è una data che deve essere segnata in agenda dai titolari di partite IVA e sostituti d’imposta.

Sono in scadenza gli adempimenti periodici relativi al versamento delle ritenute IRPEF, dell’IVA e dei contributi INPS.

Nello specifico, si deve provvedere al pagamento delle seguenti somme:

  • in materia di IRPEF, le ritenute alla fonte operate dai sostituti d’imposta a titolo di acconto su redditi da lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese di dicembre 2024 e delle addizionali comunali e regionali. Lo stesso adempimento interessa anche il pagamento delle ritenute relative a redditi da lavoro autonomo e alle provvigioni per rapporti di commissione, agenzia, mediazione e rappresentanza corrisposti nel mese precedente;
  • i datori di lavoro devono inoltre provvedere al versamento dei contributi INPS;
  • I contribuenti con obbligo di liquidazione mensile dell’IVA devono inoltre provvedere al pagamento dell’imposta sul valore aggiunto di competenza del mese di dicembre 2024.

Le procedure per il versamento restano le stesse:

  • per il pagamento dell’IRPEF si potrà utilizzare il modello F24, indicando il codice tributo 1040, con periodo di competenza 12/2024;
  • per il versamento dei contributi INPS potrà essere utilizzato lo stesso modello;
  • per l’IVA si dovrà invece utilizzare un diverso modello F24, indicando 6012 come codice tributo da inserire nella sezione “Erario”.

Scadenze 17 gennaio 2025: invio comunicazione per il credito ZES Unica agricoltura

Oltre alle ordinarie scadenze in programma, nel mese di gennaio è inserito anche il termine per l’invio della comunicazione per la prenotazione del credito d’imposta per gli investimenti effettuati nella ZES Unica da parte delle imprese agricole, dell’acquacoltura e del settore forestale.

L’invio della comunicazione all’Agenzia delle Entrate deve essere effettuato utilizzando l’apposito modello e seguendo le istruzioni stabilite con il provvedimento del 18 novembre scorso.

Il credito d’imposta può essere richiesto dalle imprese attive nei settori:

  • della produzione primaria di prodotti agricoli;
  • forestale;
  • della pesca e acquacoltura.

Per poter accedere all’agevolazione le imprese devono aver effettuato investimenti in beni strumentali (incluso l’acquisto di terreni e l’acquisto, la realizzazione o l’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti) nel periodo compreso tra il 16 maggio e il 15 novembre 2024 per una spesa minima di 50.000 euro.

I beni acquisiti devono essere destinati a strutture produttive:

  • nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise, ammissibili alla deroga prevista dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea;
  • nelle zone assistite della regione Abruzzo, ammissibili alla deroga prevista dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera c) , del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

Le somme ottenute potranno essere utilizzate esclusivamente in compensazione con modello F24, attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

Scadenze fiscali 27 gennaio 2025: in calendario l’invio degli elenchi Intrastat

Il 27 gennaio, con due giorni di ritardo rispetto alla data canonica, è in calendario anche la scadenza per l’invio degli elenchi Intrastat.

L’adempimento riguarda sia gli operatori intracomunitari con obbligo mensile, sia quelli con obbligo trimestrale, con operazioni di importo complessivamente superiore a 50.000 euro.

Entro il 25 gennaio devono essere inviati per via telematica gli elenchi riepilogativi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese nel periodo precedente nei confronti di soggetti UE.

A seconda della tipologia di contribuente cambia il periodo di riferimento delle operazioni:

  • dicembre 2024, nel caso di operatori intracomunitari con obbligo mensile;
  • i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2024, per gli operatori intracomunitari con obbligo trimestrale.

Scadenze fiscali 27 gennaio 2024: ravvedimento operoso acconto IVA

Il 27 gennaio è in scadenza la possibilità di regolarizzare l’omesso versamento dell’acconto IVA, con il pagamento della sanzione ridotta al minimo.

Nello specifico è l’ultimo giorno utile per utilizzare il ravvedimento operoso breve per omesso o ritardato pagamento dell’acconto IVA, scaduto lo scorso 27 dicembre.

Per la regolarizzazione si dovrà utilizzare il modello F24, inserendo i codici tributo indicati nella tabella riassuntiva.

Codice tributo Descrizione
1991 Interessi sul ravvedimento - IVA
6013 Versamento acconto per IVA mensile
6035 Versamento IVA acconto
8904 Sanzione pecuniaria IVA

Scadenze fiscali 31 gennaio 2025: invio dati spese sanitarie 2° semestre 2024

Entro la fine del mese di gennaio 2025 gli operatori sanitari devono provvedere alla trasmissione delle spese sostenute dai contribuenti.

Nello specifico devono essere inviati i dati delle spese sanitarie sostenute dalle persone fisiche nel 2° semestre del 2024, quelle del periodo compreso tra il 1° luglio e il 31 dicembre.

La scadenza riguarda chi è obbligato alla trasmissione dei dati al Sistema Tessera Sanitaria per la predisposizione del modello 730 precompilato.

Scadenze fiscali 31 gennaio 2025: domanda di esonero dal canone RAI

Il 31 gennaio è in scadenza anche la domanda di esonero dal pagamento del canone RAI 2025.

L’adempimento interessa i contribuenti a cui è attribuita l’utenza elettrica ad uso domestico residenziale, che non possiedono una TV in nessuna delle abitazioni in cui i soggetti hanno un’utenza intestata.

Chi non ha televisioni in casa può fare richiesta di esonero dal pagamento del canone RAI, inviando l’apposito modulo all’Agenzia delle Entrate.

Nello specifico deve essere inoltrato il modello di non detenzione di apparecchio televisivo, che deve essere compilato nel quadro A.

Il termine della fine del mese di gennaio riguarda l’esonero annuale, per l’esonero del 2° semestre si può fare domanda entro il 30 giugno.

Per il 2025 l’importo del canone torna ad essere di 90 euro, in quanto non è stata prevista alcuna riduzione nella Legge di Bilancio 2025.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network