Contributi INPS artigiani e commercianti: terza rata in scadenza il 18 novembre 2024

Giuseppe Guarasci - Leggi e prassi

In scadenza il termine per il versamento della terza rata dei contributi fissi per artigiani e commercianti dovuti nel 2024. Il pagamento va effettuato entro il 18 novembre. Aliquote ed esoneri

Contributi INPS artigiani e commercianti: terza rata in scadenza il 18 novembre 2024

Ultimi giorni prima della scadenza per il pagamento della terza rata dei contributi fissi dovuti da artigiani e commercianti iscritti alla Gestione separata.

Il versamento deve essere effettuato tramite il modello F24 entro il 18 novembre 2024.

I contribuenti chiamati all’adempimento possono trovare i dati e gli importi utili per il pagamento all’interno del Cassetto previdenziale.

Nel 2024 l’aliquota contributiva per i titolari e i collaboratori con più di 21 anni è fissata al 24 per cento, mentre per chi ha un’età inferiore sono al 23,70 per cento. Ai pensionati con più di 65 anni spetta invece la riduzione del 50 per cento.

Contributi INPS artigiani e commercianti: terza rata in scadenza il 18 novembre 2024

La data del 18 novembre segna il terzo appuntamento dell’anno per gli artigiani e i commercianti chiamati al pagamento dei contributi fissi per il 2024.

Mini proroga rispetto al termine canonico del 16 novembre dato che cade di sabato e slitta al primo giorno lavorativo successivo.

A definire le date da segnare in calendario per l’adempimento è stata la circolare INPS n. 33 dello scorso febbraio con le istruzioni operative. Il documento di prassi definisce anche le aliquote che gli interessati devono applicare per calcolare le somme dovute a titolo di contribuzione. Come di consueto, si applica la differenziazione tra gli artigiani e i commercianti, titolari e collaboratori, con più di 21 anni e quelli giovani.

Nel primo caso è prevista l’applicazione dell’aliquota del 24 per cento, mentre nel secondo quella del 23,70 per cento.

Come previsto dalla Legge di Bilancio 2021, inoltre, i commercianti iscritti alla relativa Gestione INPS sono tenuti a versare un’aliquota contributiva aggiuntiva dello 0,48 per cento a finanziamento dell’indennizzo per cessazione definitiva dell’attività commerciale, un trattamento che viene concesso a chi chiude l’attività senza aver raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia.

Per il finanziamento delle prestazioni di maternità, infine, dovrà essere versata una ulteriore quota dello 0,62 per cento.

Di seguito uno specchietto riepilogativo.

Soggetti interessati Artigiani Commercianti
Titolari di qualunque età e coadiuvanti/coadiutori di età superiore ai 21 anni 24 per cento 24,48 per cento
Coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni 23,70 per cento 24,18 per cento

Per quanto riguarda il calcolo del contributo IVS dovuto il reddito minimo annuo da prendere in considerazione è di 18.415 euro.

Ricordiamo che anche per il 2024 si applica l’esonero dal 50 per cento della contribuzione in favore dei lavoratori con più di 65 anni d’età, già pensionati presso le gestioni dell’Istituto.

Artigiani e commercianti che applicano il regime forfettario poi possono richiedere l’accesso al regime contributivo agevolato che prevede la riduzione contributiva del 35 per cento.

Il versamento della quarta e ultima rata del 2024 è invece previsto per il prossimo 17 febbraio 2025.

Terza rata dei contributi INPS per artigiani e commercianti: istruzioni per il pagamento

Gli artigiani e i commercianti iscritti alle relative gestioni INPS sono quindi chiamati al pagamento della terza rata dei contributi fissi IVS entro la scadenza del 18 novembre 2024.

Non ci sono novità per quanto riguarda le modalità di pagamento, per cui le somme dovuto dovranno essere versate utilizzando il modello F24.

I contribuenti possono trovare i dati e gli importi utili per il pagamento all’interno del Cassetto previdenziale, nella sezione “Dati del mod. F24”. L’accesso può essere effettuato direttamente dagli interessati o da un loro delegato tramite una delle credenziali SPID, CIE, CNS o eiDAS.

Per quanto riguarda infine i contributi dovuti sulla quota eccedente il minimale si ricorda che le somme dovute devono essere versate entro i termini previsti per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche.

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