Riforma fiscale, commercialisti e politica a confronto: tra proposte e necessità di semplificazione

Tommaso Gavi - Fisco

Prosegue l'iter della riforma fiscale e al centro dell'evento di ieri, 31 maggio, c'è stato il ruolo del commercialista, l'anello di congiunzione tra Fisco e contribuente. Nell'appuntamento, organizzato dall'ANC, le proposte degli intervenuti per migliorare il sistema fiscale

Riforma fiscale, commercialisti e politica a confronto: tra proposte e necessità di semplificazione

Il ruolo del professionista all’interno del processo della riforma fiscale è il tema che è stato al centro dell’evento di ieri, 31 maggio 2023.

L’appuntamento, promosso dall’Associazione Nazionale Commercialisti, si è svolto a partire dalle ore 16.00 presso la sala stampa della Camera dei deputati.

Mentre si è conclusa la fase di presentazione degli emendamenti al testo della legge delega, approvato dal Governo alla fine dello scorso mese di marzo, deputati e professionisti si sono interrogati sulle misure per poter migliorare il sistema fiscale.

Le proposte sono arrivate da diversi parlamentari e delle associazioni di categoria dei commercialisti.

Riforma fiscale, il ruolo del commercialista al centro del processo di modifica del Fisco

Ieri, 31 maggio 2023, dalle ore 16.00 presso la sala stampa della Camera dei deputati si è svolto l’evento “Riforma fiscale e tutela dei diritti dei contribuenti. Il ruolo del commercialista”.

ANC - Evento del 31 marzo 2023
Riforma fiscale e tutela dei diritti dei contribuenti. Il ruolo del commercialista.

L’iniziativa, promossa dall’ANC, è stata un momento di confronto tra i professionisti e il mondo politico, nel corso del processo in svolgimento della riforma fiscale.

Da un lato, con l’approvazione del disegno di legge delega arrivata a marzo 2023, l’Esecutivo ha delineato i contorni dell’intervento sul sistema fiscale e tributario.

Nonostante lo scorso 26 maggio 2023 sia scaduto il tempo per la presentazione degli emendamenti al testo originario, l’iter è ancora tutt’altro che compiuto e richiederà sicuramente più di 2 anni.

Sull’impianto originario si innesteranno i decreti legislativi che incideranno sul sistema fiscale.

Nel corso dell’evento sono intervenuti diversi parlamentari:

  • Luciano D’Alfonso, VI Commissione Finanze Camera dei Deputati;
  • Andrea De Bertoldi, VI Commissione Finanze Camera dei Deputati;
  • Emiliano Fenu, VI Commissione Finanze Camera dei Deputati;
  • Federico Gianassi, II Commissione Giustizia Camera dei Deputati;
  • Alberto Gusmeroli, VI Commissione Finanze Camera dei Deputati;
  • Luana Zanella, XII Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.

Per le associazioni di categoria di categoria sono intervenuti

  • Maria Pia Nucera, presidente ADC;
  • Andrea Ferrari, presidente AIDC;
  • Marco Cuchel, presidente ANC;
  • Mario Michelino, presidente ANDOC;
  • Fabiana Di Lauro, presidente FIDDOC.

Riforma fiscale, dallo Statuto del Contribuente alla necessità di confronto tra politica e professionisti

Sono molte le proposte che sono emerse nel corso del dibattito presso la sala stampa della Camera.

In apertura Marco Cuchel, presidente di ANC, ha denunciato la mancanza di tutele per professionisti e contribuenti, evidenziato la necessità di privilegiare i commercialisti e venire incontro ai cittadini. Cuchel ha portato come esempio quello della difficile interlocuzione con l’Agenzia delle Entrate nei casi di sospensione dei termini da Covid per IRAP e INPS.

Il presidente dell’ANC ha spiegato che, a prescindere dall’iter della riforma fiscale, è necessario migliorare il rapporto tra professionisti e pubblica amministrazione:

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Nell’evidenziare l’importanza dei professionisti nel tradurre le norme, Luciano D’Alfonso ha definito i professionisti dei “Facilitatori di conoscenza della vita reale”, proponendo un attività di formazione per il personale dell’Agenzia delle Entrate proprio da parte dei commercialisti.

Un’ulteriore proposta è stata quella rendere il meno possibile difficoltoso l’accesso all’istituto dell’interpello e elevare a norma costituzionale lo Statuto del Contribuente. D’Alfonso ha infine sottolineato l’importanza dell’interoperabilità dei dati, sia per l’amministrazione finanziaria che per i cittadini stessi.

De Bertoldi ha invece evidenziato le difficoltà a mettere in campo una riforma fiscale incisiva, a partire dalla quadro del versamento dell’IRPEF. In Italia un cittadino su due non paga alcuna imposta, il 40 per cento di chi dichiara versa il 90 per cento dell’IRPEF. Il 13 per cento dei contribuenti ne sostiene il 60 per cento.

Nel rimarcare le differenze tra l’attuale riforma fiscale, De Bertoldi ha evidenziato l’assenza di misure che prevedano tassazione sulla casa. Un’ulteriore proposta che sarà inserita nel processo di modifica del Fisco è l’abbassamento della tassazione per le casse private. Il Governo punta, a parere dell’intervenuto, ad una riforma che guarda alla crescita del PIL.

Riforma fiscale, la semplificazione al centro, anche senza necessariamente cambiare le norme

Nel suo intervento, Emiliano Fenu, si è soffermato sulla necessità di semplificazione. L’esempio portato dal deputato è stato quello della remissione in bonis per i crediti d’imposta energia, su cui ci sarebbero spiragli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Al centro della riforma dovrà esserci anche il principio in base al quale la pubblica amministrazione non possa richiedere informazioni già in suo possesso. Informazioni che potrebbero facilitare la strada delle agevolazioni a domanda, che potrebbero essere attribuite senza la necessità dell’invio di specifiche istanze da parte di contribuenti e imprese.

Tra le proposte, come sottolineato dall’On. Fenu, l’automatismo nell’erogazione delle agevolazioni fiscali:

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Federico Gianassi ha posto l’accento sul riconoscimento di maggiore autorevolezza della categoria dei commercialisti. Dovranno essere adottati modelli di semplificazione anche senza necessariamente intervenire sul piano normativo.

Anche Alberto Gusmeroli ha espresso la necessità di favorire la semplificazione degli adempimenti, grazie anche agli strumenti già in uso quali la fattura elettronica. Tra le misure per venire incontro ai professionisti c’è l’eliminazione delle scadenze fiscali durante il mese di agosto e la proposta di rateizzazione dell’acconto di novembre.

Verrà inoltre adottata una mini-flat tax fino a 85 mila euro per studi associati società di persone e stp, con un massimo di 3 associati, per giovani fino a 35 anni.

Luana Zanelli ha ribadito che il mondo politico ha il dovere di essere al servizio di un ordine, viste le proposte che possono scaturire dal confronto con tali categorie.

Nella parte conclusiva dell’evento sono state avanzate le proposte da parte delle associazioni di categoria. Maria Pia Nucera presidente di ADC ha sottolineato che i commercialisti sono sorgente di ricchezza e anello di congiunzione che permette di trasformare le norme e farle assimilare al contribuente.

La presidente di ADC ha chiarito qual è il ruolo dei commercialisti:

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Per Andrea Ferrari, presidente Associazione Italiana Dottori Commercialisti, i provvedimenti per rendere concreta la delega fiscale devono favorire la concretizzazione dello Statuto del Contribuente:

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L’evento è solo una tappa di una ricerca reciproca di confronto tra commercialisti e mondo politico, in un’ottica di miglioramento del sistema tributario e fiscale.

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