Dalla richiesta del codice fiscale per neonati e partite IVA direttamente online allo sviluppo di nuovi servizi legati al Sistema di interscambio: novità in programma per il portale dell'Agenzia delle Entrate. Le anticipazioni arrivano dal direttore Ernesto Maria Ruffini durante l'audizione del 27 febbraio presso la Commissione Finanze e Tesoro del Senato
Con uno sguardo tra passato e futuro, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini presenta l’atto di indirizzo 2024-2026 alla Commissione finanze del Senato nel pomeriggio del 26 febbraio.
In programma per il portale istituzionale ci sono nuovi servizi online per i cittadini e le cittadine e per gli addetti ai lavori. Dalla richiesta del codice fiscale direttamente tramite web al potenziamento delle funzionalità legate al sistema di interscambio, sono diverse le novità in cantiere.
Richiesta del codice fiscale online e altri nuovi servizi in programma per il portale dell’Agenzia delle Entrate
Il percorso di digitalizzazione dei rapporti tra Agenzia delle Entrate e contribuenti è ancora lungo, ma dal direttore Ernesto Maria Ruffini arrivano le anticipazioni sulle prossime tappe in programma.
“L’innalzamento del livello di “alfabetizzazione” digitale sia del prestatore del servizio, sia degli utenti – unitamente ai numerosi nuovi strumenti che la tecnologia mette a disposizione– consentiranno, infatti, all’Amministrazione finanziaria di fornire una più ampia gamma di servizi ai contribuenti, differenziati in ragione delle diverse tipologie di utenti”.
Sottolinea al Senato.
Tra le novità in arrivo una funzionalità per richiedere il rilascio del certificato di attribuzione del codice fiscale ai neonati e della partita IVA, che attualmente non ha un canale diretto e dedicato.
Il potenziamento dei servizi online, poi, dovrebbe toccare anche gli strumenti legati al Sistema di interscambio (SDI), “consentendone l’accesso anche agli intermediari e ai provider accreditati, nel rispetto delle garanzie previste dalla legge”.
Le novità riguarderanno, ad esempio, la dichiarazione e i registri IVA precompilati, per un loro utilizzo sempre più integrato con i software gestionali utilizzati.
“L’obiettivo è di favorire, grazie alla diffusione di strumenti innovativi di interazione digitale con gli utenti, sicuri e di agevole utilizzo, la progressiva estensione di un vero e proprio “sportello digitale”, che permetterà di gestire interamente da remoto l’erogazione del servizio richiesto, attraverso lo sviluppo di ulteriori funzionalità integrate di scambio documentale, chat e, a regime, di sottoscrizione digitale, da parte del contribuente in possesso di una “identità digitale” (SPID, CNS, CIE), di eventuale documentazione utile alla chiusura dell’attività istruttoria riferita alla propria posizione”.
Ha concluso, sul punto, il direttore Ruffini sottolineando anche l’importanza di conservare al tempo stesso i tradizionali modelli di comunicazione.
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