Nell'attesa di una data di riapertura, per i ristoranti, gli alberghi e le altre attività del turismo e dell'intrattenimento il Decreto Sostegni bis porta delle novità. Due le ipotesi sul piatto: una nuova tornata di aiuti sul modello dei contributi a fondo perduto in base al fatturato o una nuova formula di indennizzi basati sul bilancio. Ne ha parlato ieri, 13 aprile 2021, al MISE il Ministro Giorgetti con i rappresentanti FIPE.
Per la riapertura dei ristoranti, degli alberghi, delle altre attività del turismo e dell’intrattenimento gli esercenti chiedono una data precisa, che il Governo non riesce ancora a fissare. Maggio potrebbe essere il mese del via libera.
Nel frattempo, però, per gli operatori del settore è alle porte una nuova tornata di aiuti. Tra le novità del Decreto Sostegni bis, che dovrà prendere forma nelle prossime settimane sulla base dell’ulteriore scostamento di bilancio da oltre 40 miliardi di euro, troveranno spazio nuovi ristori.
Due sono le formule possibili:
- nuovi contributi a fondo perduto sulla base di quelli già previsti dal primo DL Sostegni calcolati sul calo di fatturato;
- un nuovo sistema di indennizzi da erogare sull’andamento del bilancio.
Ad annunciarlo è stato lo stesso Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti nell’incontro che si è tenuto il 13 aprile al MISE con i rappresentanti della Federazione Italiana Pubblici Esercenti, FIPE.
Riapertura ristoranti forse a maggio, novità sugli aiuti con il DL Sostegni bis
Ristoranti, alberghi, attività del turismo e dell’intrattenimento chiedono, ancor prima dei sostegni, una data certa per la riapertura.
Il Governo non è ancora in grado di fissarla. “Ma presumibilmente maggio sarà un mese di riaperture”, ha affermato Giancarlo Giorgetti.
Una previsione confermata anche dal Ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto alla trasmissione Porta a Porta nella serata del 13 aprile. Si valuterà, in ogni caso, in base ai dati di queste settimane, non è un azzardo pensare che la primavera e la vita all’aperto agevoleranno la ripresa in sicurezza.
“La decisione sulle riaperture sarà presa probabilmente la prossima settimana dal Consiglio dei ministri”, ha anticipato il Ministro dello Sviluppo Economico.
Nel frattempo, infatti, il Governo dovrà concentrarsi sull’approvazione del DEF, Documento di Economia e Finanze, e del nuovo scostamento di bilancio alla base del Decreto Sostegni bis.
Ed è proprio nell’ennesimo provvedimento emergenziale che potrà arrivare l’altra risposta che gli esercenti cercano: nuovi sostegni.
Riapertura ristoranti, nell’attesa il DL Sostegni bis: fondo perduto su fatturato o aiuti sul bilancio
Dal dialogo che il Ministro Giorgetti ha avuto con i rappresentanti FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercenti, sono emerse due ipotesi da valutare per la definizione di una nuova tornata aiuti.
Una strada possibile potrebbe essere quella di replicare il meccanismo dei contributi a fondo perduto concessi sulla base del calo del fatturato, almeno pari al 30 per cento, così come definito dall’articolo 1 del primo DL Sostegni approvato a marzo.
Ma ci sarebbe anche un’alternativa: l’introduzione di indennizzi concessi prendendo in considerazione il bilancio, che “senz’altro fornisce indicazioni più precise sulle perdite reali subite ma che prevede tempi più lunghi”, si legge nella notizia MISE.
Questa possibilità era emersa anche dal predecessore di Giorgetti, Stefano Patuanelli, nella fase di definizione dei contributi a fondo perduto del Decreto Ristori 5, sfumato poi con la crisi di governo e trasformato nel DL Sostegni.
Aveva esposto l’ipotesi di concedere gli aiuti alle aziende basandosi anche sui costi fissi.
Non è da escludere una terza via, di mediazione, basata su un sistema di due acconti e di un saldo finale che terrebbe conto degli indicatori contenuti nel bilancio per evitare sperequazioni tra le diverse attività. Su questo il Ministero dello Sviluppo Economico aspetta una proposta della FIPE.
Nel biennio 2020-2021 ristoranti e alberghi hanno perso oltre 38miliardi di euro, a causa dell’emergenza Covid, secondo i dati pubblicati, nella stessa giornata del 13 aprile, dall’Osservatorio sui Bilanci 2019 del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti.
Per il settore dell’alloggio il calo sarebbe pari a 17,5 miliardi di euro, mentre quello della ristorazione arriverebbe a 21 miliardi di euro. L’anno scorso la perdita è stata pari al 44,2 per cento, nel 2021, secondo le ipotesi dei commercialisti, potrebbe fermarsi al 35 per cento.
Anche quest’anno è in atto un’emorragia, difficile da sanare con qualsiasi forma di ristoro, ma che è possibile arginare non appena le condizioni lo permetteranno solo con una riapertura delle attività.
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