Assegno di inclusione dopo il reddito di cittadinanza: cosa cambia? Le novità dall’INPS

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

La fine del reddito di cittadinanza è prevista per il 31 dicembre. Il decreto lavoro ha istituito due nuove misure per sostenere le persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa, il supporto alla formazione e al lavoro e l'assegno di inclusione. Il primo sarà attivo dal 1° settembre, il secondo da gennaio

Assegno di inclusione dopo il reddito di cittadinanza: cosa cambia? Le novità dall'INPS

Il reddito di cittadinanza resterà in vigore fino alla fine dell’anno, ma già in questi giorni molti percettori stanno ricevendo dall’INPS la comunicazione di interruzione dell’erogazione.

La Legge di Bilancio infatti nell’abolire il sussidio ha introdotto la nuova disciplina transitoria per il 2023 che prevede appunto il nuovo limite di fruizione. Questo non si applica ai nuclei familiari con minori, disabili e over 60 e a chi viene preso in carico dai servizi sociali entro il 31 ottobre.

Come previsto dal decreto lavoro, la prestazione sarà sostituita da due nuovi strumenti: l’assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro. Dall’INPS sono arrivate le prime indicazioni a riguardo, ecco a chi spettano, da quando e cosa cambia.

Assegno di inclusione dopo il reddito di cittadinanza: cosa cambia? Le novità dall’INPS

Come noto la Legge di Bilancio 2023 ha apportato una serie di modifiche alla disciplina del reddito di cittadinanza prevedendone l’abolizione completa a partire dal 2024.

Questi sono dunque gli ultimi mesi per il sussidio istituito nel 2019 dalla legge n. 4 per contrastare la povertà e l’esclusione sociale.

Per l’anno in corso è stata prevista una notevole riduzione della durata del beneficio. La prestazione, infatti, è riconosciuta a chi ne ha diritto per un massimo di 7 mensilità anziché 18 e comunque non oltre il prossimo dicembre.

Come sottolineato dall’INPS nella circolare n. 61 del 12 luglio 2023 il nuovo limite di 7 mesi non si applica ai nuclei familiari in cui sono presenti minori, persone con disabilità o con almeno sessant’anni di età e per le persone che vengono prese in carico dai servizi sociali entro il 31 ottobre.

Questi continueranno a ricevere regolarmente la prestazione, fermo restando il limite di fruizione al 31 dicembre 2023.

Il limite si applica alle persone tra i 18 e i 59 anni che risultano occupabili e che possono essere quindi indirizzate ai centri per l’impiego. Chi ha superato tale limite con la mensilità di luglio sta già ricevendo gli avvisi da parte dell’INPS con la comunicazione di sospensione della prestazione.

Il decreto lavoro, n. 48/2023, convertito in legge ha previsto delle nuove misure per superare il reddito di cittadinanza. Si tratta di due nuovi strumenti per contrastare la povertà, la fragilità e l’esclusione sociale e lavorativa tramite percorsi di inserimento sociale, di formazione e di attivazione al lavoro:

  • l’assegno di inclusione;
  • il supporto per la formazione e il lavoro.

L’INPS con la notizia e il messaggio n. 2835 del 31 luglio ha fornito le prime indicazioni a riguardo.

INPS - Messaggio n. 2835 del 31 luglio 2023
La disciplina transitoria per la fruizione del Reddito di Cittadinanza fino al 31.12.2023 e accenni alla nuova misura del Supporto per la Formazione e il lavoro. Primi chiarimenti.

Assegno di inclusione supporto per la formazione e il lavoro: a chi spettano e da quando

Cosa cambia con la fine del reddito di cittadinanza?

L’erogazione, come detto, cessa alla settima mensilità di fruizione nel 2023. La misura resta in vigore, comunque non oltre il 31 dicembre, solo per le categorie di beneficiari indicate in precedenza, cioè nuclei familiari con minori, persone disabili e con più di 60 anni o in condizioni di svantaggio accertato dall’inserimento in un programma dei servizi sociali.

A partire dal 1° gennaio, queste persone per continuare a beneficiare dell’integrazione al reddito dovranno richiedere l’attivazione dell’assegno di inclusione tramite il portale INPS dedicato che verrà comunicato nelle prossime settimane.

Si tratta di un beneficio economico con un importo massimo di 500 euro mensili, che raggiunge i 780 euro sommando anche il contributo per l’affitto, esente da IRPEF.

Il sussidio sarà erogato agli aventi diritto per 18 mesi, termine rinnovabile per un ulteriore anno previa sospensione di un mese, tramite uno strumento di pagamento elettronico ricaricabile chiamato “Carta di Inclusione”.

Il supporto per la formazione e il lavoro, invece, sarà attivo a partire dal prossimo 1° settembre in favore delle persone tra i 18 e i 59 anni e prevede l’accesso a progetti di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento al lavoro oltre che il riconoscimento di un’indennità di 350 euro mensili.

Inoltre, sarà messo a disposizione un sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro allo scopo di agevolare l’occupazione, la piattaforma SIISL (sistema informativo per l’inclusione sociale lavorativa).

I richiedenti devono rispettare una serie di requisiti, tra cui una soglia del valore ISEE inferiore a 6.000 euro. Come si legge nel documento dell’INPS questi possono attivare il proprio percorso di formazione e attivazione lavorativa, rilasciando la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro e dimostrando di essersi rivolti ad almeno 3 agenzie per il lavoro o enti autorizzati all’attività di intermediazione, quale misura di attivazione al lavoro.

Il contributo sarà erogato per tutta la durata delle attività formative o delle altre iniziative per un massimo di 12 mesi. Nelle misure del Supporto rientrano anche il servizio civile universale ed i progetti utili alla collettività.

Inoltre, per favorire il coinvolgimento delle aziende nel favorire l’inserimento lavorativo dei beneficiari della misure, si prevedono degli incentivi alle assunzioni.

Nello specifico, l’esonero dal versamento del 100 per cento della contribuzione previdenziale a carico dei datori di lavoro per massimo un anno e nel limite di 8.000 euro e l’esonero dal 50 per cento dei contributi nel limite di 4.000 euro per le assunzioni a tempo determinato o stagionale.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network