Domanda assegno unico: chi deve inviarla nel 2025?

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Quando va presentata la domanda per l’assegno unico nel 2025? Non tutti devono inviare la richiesta. In alcuni casi la prestazione si rinnova automaticamente

Domanda assegno unico: chi deve inviarla nel 2025?

Come accade da un paio d’anni a questa parte per continuare a ricevere l’assegno unico per i figli a carico non è necessario presentare nuovamente la domanda all’INPS.

Per le domande in corso di validità, infatti, la prestazione viene rinnovata automaticamente.

C’è però una condizione che le famiglie devono rispettare per poter ottenere l’importo spettante.

In quali casi, invece, bisogna inviare la domanda all’INPS per poter beneficiare dell’assegno unico?

Chi deve fare domanda per ottenere l’assegno unico nel 2025?

La domanda che le famiglie inviano all’INPS per poter beneficiare dell’assegno unico, la prestazione per i figli a carico, ha una durata annuale.

Dal 2023, però, l’Istituto ha introdotto una funzionalità per il rinnovo automatico: chi ha già inviato una domanda e beneficia dell’assegno non è tenuto ad inviare una nuova richiesta alla scadenza della precedente.

L’INPS, dunque, ogni anno rinnova automaticamente la prestazione in favore delle famiglie che hanno presentato una richiesta che è stata accolta dall’istituto e risulta in corso di validità.

In pratica, tutti coloro che al momento ricevono la prestazione non sono tenuti a presentare una domanda di rinnovo.

Attenzione però: le famiglie sono tenute a comunicare all’INPS eventuali variazioni nelle informazioni indicate in precedenza, tramite la presentazione di una DSU aggiornata.

Alcune di queste possono essere ad esempio la nascita di un nuovo figlio o la variazione o l’inserimento della condizione di disabilità oppure una variazione delle condizioni per ottenere le maggiorazioni previste.

Assegno unico: ISEE aggiornato entro il 28 febbraio 2025

Anche se per molte famiglie non è necessario inviare una domanda per il rinnovo, dato che la somma erogata dall’INPS viene determinata sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare in corso di validità, per continuare a ricevere l’importo dell’assegno unico spettante è comunque necessario rinnovare l’ISEE.

Il valore ISEE aggiornato al 2025 deve essere presentato entro il 28 febbraio 2025 (per gennaio e febbraio resta valido il valore relativo al 2024).

Senza una DSU aggiornata (o per valori ISEE oltre 45.939,56 euro, soglia massima per il 2025), a partire dal 1° marzo l’INPS erogherà l’assegno con importo minimo, cioè 57,50 euro per figlio minore nel 2025.

Gli importi teoricamente spettanti da marzo e non ricevuti non vanno persi. C’è comunque tempo fino alla scadenza del 30 giugno 2025 per inviare l’ISEE aggiornato e ricevere tutti gli arretrati.

Chi deve presentare la domanda per ottenere l’assegno unico nel 2025?

Abbiamo visto che chi ha una domanda in corso di validità non deve presentarne una per il rinnovo della prestazione, in quanto la procedura è automatica.

Vediamo allora chi deve inviare una domanda all’INPS per poter ottenere l’assegno unico per i figli a carico.

La richiesta deve essere trasmessa dalle famiglie che intendono accedere per la prima volta alla misura, quindi che non hanno mai ricevuto un pagamento, come ad esempio per la nascita del primo figlio.

Dato che il rinnovo automatico riguarda solo chi ha una domanda in corso di validità, lo stesso vale per i le famiglie che, al 28 febbraio 2025, hanno presentato un’istanza che però è stata respinta, revocata, è decaduta oppure è stata oggetto di rinuncia.

In pratica devono inviare la richiesta tutti coloro che non hanno una domanda per l’assegno unico attiva e la prestazione in pagamento.

Ricordiamo che per ottenere la prestazione per i figli a carico, la domanda deve essere inviata all’INPS tramite uno dei diversi canali messi a disposizione:

  • direttamente online dal sito dell’Istituto, accedendo all’apposito servizio tramite credenziali SPID (almeno di livello 2), CIE o CNS.
  • tramite l’App INPS Mobile;
  • rivolgendosi agli istituti di patronato;
  • chiamando il contact center INPS al numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico).

Per le domande presentate dal 1° marzo al 30 giugno 2025, l’assegno unico spetta con tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo. Oltre tale data invece si riceverà solo la mensilità spettante a partire dalla presentazione della domanda.

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