Un nuovo emendamento approvato al testo del DDL di conversione del decreto lavoro prevede la proroga dello smart working anche per i lavoratori fragili della pubblica amministrazione. La scadenza passa dal 30 giugno al 30 settembre 2023
Prorogato il regime di smart working anche per i dipendenti pubblici.
Dopo i problemi di copertura riscontrati durante la discussione in Senato sugli emendamenti al DDL di conversione del decreto lavoro, nella seduta del 21 giugno è stato approvato un nuovo emendamento che prevede la possibilità per i lavoratori fragili della PA di continuare lavorare in modalità agile.
La scadenza attuale, fissata al 30 giugno, passa al prossimo 30 settembre.
I lavori per l’approvazione del testo di conversione in legge del decreto lavoro dopo l’ok del Senato proseguono alla Camera per concludersi entro il 3 luglio.
Smart working arriva la proroga anche per i dipendenti pubblici: nuova scadenza al 30 settembre
Dopo la proroga dello smart working per i lavoratori fragili e i genitori con figli sotto i 14 anni del settore privato arriva il provvedimento anche in favore dei dipendenti della pubblica amministrazione.
I lavoratori fragili della PA, infatti, erano stati inizialmente esclusi dalla misura introdotta con un emendamento al testo di conversione in legge del decreto lavoro, approvato durante la discussione in Senato.
A cambiare, però, è la nuova data di scadenza del periodo agevolato, attualmente fissata al 30 giugno. Se per i lavoratori del settore privato il nuovo termine previsto è quello del 31 dicembre 2023, per i dipendenti pubblici in condizioni di fragilità questo viene anticipato al 30 settembre.
Si ricorda che per con il termine lavoratori fragili si indicano quei soggetti affetti dalle patologie e condizioni individuate dal decreto del Ministro della Salute del 4 febbraio 2022.
Il provvedimento in favore dei lavoratori della PA sembrava destinato a non essere incluso nel decreto lavoro per via di problemi di copertura economica, come sottolineato dalla stessa relatrice del provvedimento, la senatrice di Fratelli d’Italia Paola Mancini. Sono state trovate, però, risorse sufficienti per estendere di tre mesi la scadenza.
La discussione nell’aula del Senato per votare l’approvazione del DDL di conversione sono cominciate nella giornata di ieri e proseguiranno anche in quella di oggi, 22 giugno.
Il testo approvato passerà alla Camera per la conferma delle modifiche inserite in questa fase per poi essere approvato definitivamente entro il 3 luglio 2023. L’ultimo passaggio sarà la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Smart working dipendenti pubblici: nuova scadenza al 30 settembre per i fragili
Con la conferma della proroga, dunque, i lavoratori fragili del settore pubblico e privato potranno continuare a svolgere la propria attività in smart working fino alle nuove date di scadenza, 30 settembre e 31 dicembre 2023.
Non avranno quindi la necessità di sottoscrivere accordi individuali, mentre avranno la possibilità di ricoprire mansioni diverse, purché afferenti alla stessa categoria o area di inquadramento, così come definite dai contratti collettivi vigenti.
La misura per i dipendenti pubblici riguarda solamente i lavoratori fragili. Restano esclusi, dunque, i genitori con figli sotto i 14 anni d’età, i quali possono beneficiare della possibilità di lavorare in modalità agile fino al 31 dicembre solamente se dipendenti del settore privato.
Per poter svolgere la propria attività da remoto è necessario che nel nucleo familiare non ci sia un genitore:
- beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa;
- lavoratore.
Infine, un requisito fondamentale per poter lavorare in smart working è che le caratteristiche dell’attività lo consentano.
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