C'è l'ok della Commissione UE alla proroga della Decontribuzione Sud fino alla fine dell'anno. Le imprese del Mezzogiorno potranno ancora beneficiare dell'esonero contributivo del 30 per cento per le assunzioni. Lo ha annunciato questa mattina il Ministro Fitto
La Decontribuzione Sud dovrebbe continuare anche dopo la scadenza del 30 giugno.
Arriva, infatti, il via libera da parte della Commissione europea per la prosecuzione dell’agevolazione fino alla fine dell’anno.
Ad annunciarlo è stato questa mattina il Ministro per gli Affari UE, il Sud, la Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, al termine di un incontro con la vicepresidente della Commissione UE, Margrethe Vestager.
Le imprese del Mezzogiorno potranno quindi continuare a beneficiare dell’esonero contributivo del 30 per cento per ogni assunzione effettuata.
La misura si inserisce nell’ampio quadro di bonus assunzioni 2024, già recentemente riformato dal Decreto Coesione.
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Decontribuzione Sud: via libera alla proroga fino al 31 dicembre 2024
A meno di una settimana da una scadenza che sembrava definitiva, arriva l’ok per la proroga della Decontribuzione Sud, l’agevolazione che permette ai datori di lavoro delle imprese del Mezzogiorno di beneficiare di un esonero contributivo per ogni assunzione effettuata.
L’annuncio è arrivato nella mattinata di oggi, 25 giugno, direttamente dal Ministro per gli Affari UE, il Sud, la Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, al termine dell’incontro a Bruxelles con la vicepresidente della Commissione UE, Margrethe Vestager.
Una proroga inaspettata e che ormai sembrava destinata a non arrivare, dato che lo stesso Ministro Fitto lo scorso maggio aveva dichiarato che la misura non sarebbe stata rinnovata oltre il 30 giugno, per via della fine del Temporary framework relativo alla guerra in Ucraina e vista anche l’introduzione del nuovo bonus ZES e dell’agevolazione Resto al Sud 2.0.
L’agevolazione dovrebbe quindi essere prorogata fino al prossimo 31 dicembre.
“Ora l’obiettivo è quello di trasformare la misura, d’intesa con la Commissione europea, in uno strumento più a lungo termine e più orientato verso gli investimenti.”
Questo il commento del Ministro Fitto, il quale ha sottolineato che, con il venir meno del Quadro temporaneo, la misura dovrà essere modificata e resa più mirata.
Decontribuzione Sud: a chi spetta fino a fine anno
La Decontribuzione Sud, introdotta dalla Legge di Bilancio del 2021, prevede un esonero contributivo del 30 per cento nei confronti dei datori di lavoro con sede in una delle regioni del Sud Italia.
La misura è stata prevista fino al 2029, ma, come noto, per diventare operativa ha bisogno dell’autorizzazione da parte della Commissione UE, in quanto rientra nell’ambito degli aiuti di Stato.
In attesa di capire quali saranno le modifiche annunciate dal Ministri Fitto, si ricorda che, attualmente, l’agevolazione riconosce l’esonero contributivo per tutti i rapporti di lavoro dipendente ad esclusione del settore agricolo, finanziario e dei contratti di lavoro domestico con i seguenti massimali:
- 30 per cento fino al 31 dicembre 2025;
- 20 per cento per il 2026 e il 2027;
- 10 per cento per il 2028 e il 2029.
La misura interessa nello specifico i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, con sede nelle Regioni del Meridione: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
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