Ancora una proroga per la consultazione delle fatture elettroniche causata dalla privacy, la scadenza per l'adesione passa dal 4 maggio al 30 settembre. A stabilirlo è il provvedimento numero 185115 del 2020, settima modifica alla tabella di marcia. Tra rimandi per il debutto del servizio sul portale dell'Agenzia delle Entrate e prolungamento del periodo transitorio c'è un ritardo di un anno.
Ancora una proroga per la consultazione delle fatture elettroniche: la scadenza per l’adesione passa dal 4 maggio al 30 settembre 2020. Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate numero 185115 del 4 maggio 2020 cambia, per l’ennesima volta, la tabella di marcia.
La causa? Ancora e sempre la privacy, a dimostrare che resta il punto debole del sistema di fatturazione elettronica.
Dal primo provvedimento di due anni fa, aprile 2018, ad oggi sono sette i documenti che hanno modificato i tempi del sistema di consultazione e acquisizione dei documenti fiscali e dei duplicati elettronici con un ritardo accumulato di oltre un anno rispetto alle previsioni iniziali.
- Agenzia delle Entrate - Provvedimento numero 185115 del 4 maggio 2020
- Modifiche al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate n. 89757 del 30 aprile 2018, come modificato dai provvedimenti del Direttore dell’Agenzia delle entrate n. 524526 del 21 dicembre 2018, n. 107524 del 29 aprile 2019, n. 164664 del 30 maggio 2019, n. 738239 del 30 ottobre 2019, n. 1427541 del 17 dicembre 2019, n. 99922 del 28 febbraio 2020 e n. 166579 del 20 aprile 2020.
Consultazione fatture elettroniche, ancora una proroga: adesione fino al 30 settembre 2020
Il 1° luglio 2019 è stata attivata sul portale la funzione per permettere ai contribuenti di aderire al servizio di consultazione delle fatture elettroniche, secondo i piani originari doveva essere attivata entro il 3 maggio ed entro luglio 2019 si sarebbe dovuto concludere il periodo transitorio, con la scadenza ultima per l’adesione al servizio di consultazione delle fatture elettroniche con effetto retroattivo.
Con l’ultimo intervento sul tema, il periodo si allunga fino alla fine di settembre 2020 e si arriva ad oltre un anno di ritardo sulla tabella di marcia.
Il provvedimento numero 185115 del 2020 interviene sul testo del documento di aprile 2018 e sostituisce il termine ultimo del 4 maggio 2020 con il 30 settembre 2020, una data già riscritta e cancellata diverse volte
La scadenza del 30 settembre per l’adesione al servizio di consultazione delle fatture elettroniche non impedisce ai contribuenti di attivare la funzione nel portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate anche in futuro ma segna uno spartiacque:
- fino al 30 settembre 2020 si può attivare il servizio e acquisire i documenti emessi e ricevuti a partire dal 1° gennaio 2019, data di avvio della fatturazione elettronica;
- dopo il 30 settembre 2020 allo stesso modo è possibile attivare il servizio ma senza la possibilità di recuperare i documenti vecchi, in altre parole chi aderisce da ottobre attiva la funzione e memorizza i file a partire dal momento in cui conferma l’attivazione.
Consultazione fatture elettroniche, ancora una proroga: la causa? Sempre la privacy
L’iter travagliato, proroga dopo proroga, del servizio di consultazione elettronica è scritto tutto nell’oggetto dell’ultimo provvedimento del 4 maggio 2020.
Il documento del 30 aprile 2018 metteva nero su bianco le regole del meccanismo di conservazione, poi una serie di altri provvedimenti ha aggiustato il tiro a più riprese, sette per l’esattezza:
- 21 dicembre 2018;
- 29 aprile 2019;
- 30 maggio 2019;
- 30 ottobre 2019;
- 17 dicembre 2019.
- 28 febbraio 2020;
- 4 maggio 2020.
Tra ritardi tecnici e modifiche alla normativa di riferimento, il ritardo accumulato sulla tabella di marcia è di oltre un anno. E l’ultimo rimando, come diversi in precedenza, ha una causa ben precisa: le questioni legate alla privacy.
La nuova proroga per l’adesione alla consultazione delle fatture elettroniche condivide le stesse motivazioni con il penultimo intervento sui tempi: l’adeguamento del servizio alle novità introdotte dal Decreto Fiscale, approvato a dicembre 2019.
Il testo ha previsto nuovi termini per la memorizzazione delle fatture elettroniche e ha disposto che i dati contenuti fatture possano essere utilizzati dalla Guardia di Finanza, nell’assolvimento delle funzioni di polizia economica e finanziaria, e dall’Agenzia delle entrate e dalla Guardia di Finanza per le attività di analisi del rischio e di controllo a fini fiscali.
Nelle motivazioni del provvedimento numero 185115 del 2020 si legge:
“Il richiamato articolo 14 del decreto-legge n. 124 del 2019 stabilisce, inoltre, che l’Agenzia delle entrate e la Guardia di Finanza, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, adottano idonee misure di garanzia a tutela dei diritti e delle libertà degli interessati mediante la previsione di apposite misure di sicurezza, anche di carattere organizzativo, in conformità alle disposizioni del Regolamento 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 e del decreto legislativo 30 giugno 2013, n. 196.
Poiché, anche in considerazione dell’attuale situazione emergenziale dovuta alla crisi epidemiologica COVID-19, sono ancora in corso le attività di implementazione tecnica e amministrativa per attuare le predette disposizioni normative, con il presente provvedimento è disposta una ulteriore proroga al 30 settembre 2020 per l’adesione al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche e dei loro duplicati informatici”.
Da dicembre 2019 a maggio 2020 non c’è ancora la formula corretta per adeguare il servizio di consultazione delle fatture elettroniche alla normativa.
Ancora una volta, dunque, è la privacy a richiedere delle risposte che tardano ad arrivare e che allungano i tempi.
D’altronde a prescindere dal servizio di consultazione, la tutela dei dati personali resta una delle grandi questioni aperte legate alle fatture elettroniche.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Consultazione fatture elettroniche, ancora una proroga: la causa? Sempre la privacy