Piano Transizione 4.0, la firma del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli al decreto attuativo arriva il 28 maggio 2020: 7 miliardi di euro a disposizione delle imprese per sostenere investimenti green, ricerca e sviluppo, formazione 4.0, design e innovazione estetica.
Piano Transizione 4.0, il 28 maggio 2020 arriva la firma del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli al decreto attuativo.
Il piano intende avviare una nuova politica industriale nel Paese, sostenendo la ripresa dopo l’emergenza Coronavirus.
Le risorse a disposizione delle imprese ammontano a 7 miliardi di euro e sono messe in campo per sostenere gli investimenti green, la ricerca e lo sviluppo, l’attività di design ed innovazione estetica e la formazione 4.0.
L’obiettivo è quello di favorire il processo di transizione digitale del sistema produttivo anche nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale.
Il ministero dello Sviluppo economico cerca inoltre di mettere a disposizione dei lavoratori le risorse economiche per accrescere le competenze digitali.
Piano Transizione 4.0, Mise: 7 miliardi a supporto degli investimenti innovativi con il decreto attuativo
Il piano transizione 4.0, che mobilita circa 7 miliardi di euro, è stato firmato dal ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli.
Le risorse messe in campo hanno lo scopo di sostenere gli investimenti delle imprese nei seguenti ambiti:
- investimenti green;
- ricerca e sviluppo;
- attività di design e innovazione estetica;
- formazione 4.0.
Tali settori sono ritenuti fondamentali dal Governo per garantire un processo di transizione digitale del sistema produttivo italiano.
Tra gli obiettivi, inoltre, c’è l’incremento delle competenze tecnologiche dei lavoratori anche in un’ottica di economia circolare e sostenibilità ambientale.
Il decreto dà la possibilità alle imprese di rendere operativi gli investimenti in corso e di pianificare quelli successivi con maggiori certezze.
Nel decreto sono definite le modalità attuative del credito di imposta per il periodo successivo al 31 dicembre 2019.
Piano Transizione 4.0: le principali azioni
Il decreto firmato il 28 maggio 2020 dal ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli stabilisce i criteri tecnici per la classificazione delle attività di diversi ambiti di intervento.
Gli ambiti presi in considerazione dal credito di imposta sono elencati di seguito:
- attività di ricerca e sviluppo;
- design e innovazione estetica;
- innovazione tecnologica;
- obiettivi di innovazione digitale 4.0;
- transizione ecologica.
Vengono inoltre indicati i criteri per la determinazione temporale delle spese ammissibili e la documentazione necessaria.
La pubblicazione del decreto, che è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione, renderà attuative molte delle disposizioni introdotte nella legge di bilancio 2020.
Tali interventi intendono supportare la competitività delle nostre imprese e valorizzare il Made in Italy.
I principali interventi si dividono in tre azioni principali:
- il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali: supportare ed incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive situate nel territorio dello Stato;
- il credito d’imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design: stimolare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione tecnologica per sostenere la competitività delle imprese e favorire i processi di transizione digitale e nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale;
- il credito d’imposta formazione 4.0: stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale sulle materie aventi ad oggetto le tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Piano Transizione 4.0, Mise: 7 miliardi a supporto degli investimenti innovativi