Pensioni, al via i controlli INPS sull'accertamento dell'esistenza in vita per i pensionati residenti all'estero. Le regole e le novità sono state diffuse con il messaggio n. 815 del 28 febbraio 2019.
Al via la seconda fase dei controlli INPS sui pensionati residenti all’estero.
Sono ben 128.000 le comunicazioni che saranno recapitate ai titolari di pensioni che non risiedono in Italia per l’accertamento dell’esistenza in vita.
L’operazione di verifica sarà gestita da Citibank, il fornitore del servizio di pagamento delle prestazioni INPS all’estero e, come indicato nel messaggio n. 815 pubblicato dall’Istituto il 28 febbraio 2019, i pensionati residenti all’estero riceveranno un plico contenente una lettera esplicativa e il modulo di attestazione.
La seconda fase di accertamento dell’esistenza in vita per gli anni 2018-2019 interesserà i pensionati residenti in Sud America, Centro America, Nord America, Asia, Medio ed Estremo Oriente, Paesi Scandinavi, Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi precedentemente esclusi, ma non solo.
L’invio della documentazione richiesta è fondamentale per poter percepire l’importo della pensione riconosciuta e l’invio dovrà essere effettuato entro il 15 giugno 2019.
Pensioni, ai via i controlli INPS su 128.000 pensionati residenti all’estero
Così come avvenuto per le verifiche già effettuate negli scorsi anni, i moduli per la verifica dell’esistenza in vita dovranno essere compilati dai pensionati, controfirmati da un testimone e inviati alla casella postale “PO Box 4873 Worthing BN99 3BG, United Kingdom”.
Con il messaggio n. 815 del 28 febbraio 2019 l’INPS specifica inoltre che potranno essere spediti al suddetto indirizzo anche eventuali certificazioni di esistenza in vita emesse da Istituzioni pubbliche locali, a condizione che le medesime costituiscano valida attestazione dell’esistenza in vita ai sensi della legge del Paese di residenza del pensionato.
In tali casi, per facilitare la gestione delle procedure di validazione dell’attestazione, è necessario che le certificazioni rilasciate da Autorità locali siano inviate a Citibank unitamente al modulo di attestazione dell’esistenza in vita predisposto dalla stessa Citibank, compilato dal pensionato.
Considerati i tempi necessari per il recapito delle richieste ed al fine di assicurare ai pensionati un lasso di tempo adeguato per adempiere all’onere di produrre la prova di esistenza in vita, le attestazioni dovranno pervenire a Citibank entro il 15 giugno 2019.
Sospensione pensioni nel caso di mancato invio del modulo di attestazione
L’attestazione contenuta nel plico che sarà recapitato da Citibank ai pensionati residenti all’estero dovrà essere consegnata entro il 15 giugno 2019.
In caso di ritardo, il pagamento della pensione del mese di luglio 2019 sarà effettuato in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. Nel caso di mancata riscossione personale, il pagamento della pensione sarà sospeso a partire dalla rata di agosto 2019.
La sospensione riguarderà anche i pensionati per i quali l’INPS non potrà procedere al pagamento della pensione presso le agenzie Western Union; in tal caso l’importo sarà sospeso a partire dalla rata di luglio 2019.
Sono queste alcune delle indicazioni che l’INPS fornisce con il messaggio n. 815 del 28 febbraio 2019 in merito ai controlli per l’accertamento dell’esistenza i vita dei titolari di pensione in Italia che risiedono all’estero.
Per ulteriori dettagli si rimanda al [messaggio completo] di seguito allegato:
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Pensioni, ai via i controlli INPS su 128.000 pensionati residenti all’estero