Dalle pensioni all’assegno unico: l’INPS punta tutto sull’intelligenza artificiale

Francesco Rodorigo - Pensioni

Continua l'innovazione tecnologica dell'INPS che ora guarda al potenziamento dell'implementazione dell'intelligenza artificiale nei servizi offerti a cittadini e cittadine. Il solo consulente delle pensioni ha permesso l'utilizzo dell'IA ad oltre 2 milioni di persone nell'ultimo anno

Dalle pensioni all'assegno unico: l'INPS punta tutto sull'intelligenza artificiale

Sono già 5 milioni i cittadini e le cittadine che utilizzano abitualmente l’intelligenza artificiale nei servizi INPS.

Questo uno dei dati comunicati dall’Istituto nel corso del convegnoIntelligenza Artificiale Amministrativa (IAA). Principi e regole per l’esercizio delle funzioni pubbliche” promosso dall’INPS e dall’Università degli Studi di Roma “Foro Italico” / Centro Studi di Diritto ed Etica, il 4 luglio e il 5 luglio a Roma nella sede di Palazzo Wedekind.

L’obiettivo per il prossimo futuro è potenziare l’integrazione dell’IA sulle piattaforme, per migliorare fruibilità e trasparenza dei servizi.

Sono già diversi i servizi INPS già affiatati dall’IA, dal consulente delle pensioni dell’assegno unico arrivando alla nuova piattaforma SIISL.

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Dalle pensioni all’assegno unico: l’INPS punta tutto sull’intelligenza artificiale

Continua ad aumentare il numero di cittadini e cittadine che utilizzando l’intelligenza artificiale all’interno dei servizi INPS.

A dimostrare l’efficacia delle novità è il caso del Consulente digitale delle pensioni: un servizio realizzato nell’ambito dei progetti del PNRR, attraverso cui i pensionati, in maniera semplice, possono già oggi verificare se hanno diritto o meno a prestazioni integrative in base alla propria specifica situazione.

Nell’ultimo anno, infatti, oltre 2 milioni di persone hanno utilizzato l’intelligenza artificiale tramite tale servizio.

L’uso dell’intelligenza artificiale nelle Pubbliche Amministrazioni rappresenta un importante fattore per rispondere in modo rapido e puntuale alle esigenze dell’utenza e non solo.

L’obiettivo dell’Istituto è quello di migliorare fruibilità e trasparenza dei servizi offerti grazie anche al potenziamento dei sistemi di assistenza virtuale e attraverso l’integrazione dell’IA sulle piattaforme trasversali.

“L’Intelligenza Artificiale ci aiuterà molto nei prossimi anni a rimodulare e personalizzare i servizi e le prestazioni INPS sul ciclo della vita dei cittadini. Non andrà a sostituire le persone ma a valorizzarle, a migliorare le competenze e a rendere i servizi sempre più competitivi e contestualizzati. Nel nostro Paese c’è una paura ingiustificata nell’impiego dell’Intelligenza Artificiale, eppure è una tecnologia che è presente nella nostra vita più di quanto possiamo immaginare.”

Questo il commento del presidente INPS Gabriele Fava.

Gli altri servizi INPS già basati sull’intelligenza artificiale

Il consulente delle pensioni non è l’unico servizio INPS che utilizza l’intelligenza artificiale per semplificare la fruizione da parte degli utenti.

L’intelligenza artificiale generativa consente infatti la realizzazione di assistenti virtuali avanzati per rispondere in modo rapido e puntuale alle esigenze dell’utenza, riducendo così i tempi di attesa e semplificando l’accesso, ma non solo. L’IA è già implementata in una serie di altri servizi e procedure dell’Istituto.

Anche nell’offerta dei servizi di welfare, si legge nel comunicato stampa pubblicato oggi 5 luglio, l’IA rappresenta già oggi un alleato per automatizzare i processi, permettendo di lavorare in minor tempo un numero crescente di pratiche, supportando attività come l’assegnazione ottimale, la classificazione delle richieste, l’analisi della documentazione e la successiva estrazione di informazioni.

Un altro esempio è la Classificazione e smistamento PEC che ha già classificato e indirizzato automaticamente verso gli uffici competenti oltre 3 milioni di messaggi di posta certificata.

Tra i servizi già implementati c’è anche l’assegno unico per i figli a carico, il supporto per la formazione e il lavoro (SFL), la cassa integrazione (CIG) e la nuova piattaforma SIISL, che da portale dedicato ai beneficiari dell’assegno di inclusione ha allargato il suo raggio d’azione evolvendosi in uno spazio dove incrociare domanda e offerta di lavoro.

Un altro utilizzo fondamentale sarà poi volto alla prevenzione delle frodi.

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