Parità di genere: dalle informazioni generali sulle aziende a quelle specifiche sulle lavoratrici e i lavoratori, una panoramica sui dati inserire nel rapporto biennale in scadenza il 30 settembre 2022.
Parità di genere, su quali dati si basa il rapporto biennale che le imprese con più di 50 dipendenti devono compilare entro il 30 settembre 2022? Sono diverse le informazioni da fornire, da quelle generali sull’azienda a quelle più particolari su lavoratrici e lavoratori.
L’obbligo è regolato dall’articolo 46 del Codice delle pari opportunità così come modificato dalla Legge n. 162 del 5 novembre 2021. E l’adempimento comunicativo è facoltativo per le aziende pubbliche e private che occupano meno di 50 dipendenti.
Parità di genere, rapporto biennale in scadenza il 30 settembre: i dati da inserire
I datori di lavoro che sono tenuti a presentare il rapporto biennale sulla parità di genere e quindi sul personale maschile e femminile devono procedere tramite lo strumento online attivo sul portale ServiziLavoro dallo scorso 23 giugno 2022.
Sono tre le sezioni che compongono il modulo da compilare:
- informazioni generali sull’azienda;
- informazioni generali sul numero complessivo occupati e occupate;
- informazioni generali sulle unità nell’ambito comunale.
Sul portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nella pagina dedicata all’adempimento comunicativo si legge:
“Va precisato che il rapporto deve essere redatto sia in relazione al complesso delle unità produttive e delle dipendenze, sia in riferimento a ciascuna unità produttiva con più di 50 dipendenti”.
I dati da inserire nel rapporto biennale sulla parità di genere sono riportati nella tabella di seguito.
Informazioni generali sull’azienda | Dati generali sull’azienda |
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Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro | |
Informazioni generali sul numero complessivo occupati e di occupate | Occupazione totale al 31/12/2021 (secondo anno del biennio) |
Occupati alle dipendenze al 31/12/2021 (secondo anno del biennio) per categoria professionale e livello di inquadramento: promozioni nell’anno e assunzioni nell’anno | |
Occupati alle dipendenze al 31/12/2021 (secondo anno del biennio) per categoria professionale e tipo di contratto, in Cassa Integrazione (CIG) e aspettativa | |
Entrate ed uscite, trasformazione dei contratti registrate nell’anno al 31/12/2021 (secondo anno del biennio) per categoria | |
Formazione del personale svolta nel corso dell’anno 2021 (secondo anno del biennio) per categoria professionale | |
Informazioni generali sui processi e strumenti di selezione, reclutamento, accesso alla qualificazione professionale e manageriale | |
Retribuzione iniziale (al 01/01/2020) per categoria professionale e per livello di inquadramento | |
Retribuzione annua al 31/12/2021 (secondo anno del biennio) per categoria professionale e per livello di inquadramento | |
Informazioni generali sulle unità nell’ambito comunale | Occupati per ciascuna unità produttiva con più di 50 dipendenti, al 31/12/2021 |
Parità di genere, 30 settembre la scadenza per inviare i dati rapporto biennale
La scadenza per l’invio del rapporto biennale relativo alla parità di genere è stata fissata in via eccezionale al 30 settembre dal momento che si applicano, per la prima volta, le nuove modalità di trasmissione adottate in seguito alle novità introdotte lo scorso novembre.
Prima delle modifiche, le informazioni sul personale maschile e femminile venivano richieste soltanto alle aziende con più di 100 dipendenti. Con l’intervento sul Codice per le parti opportunità, la soglia dimensionale che fa scattare l’obbligo è scesa a 50.
Il riepilogo, da inviare entro fine mese, riguarda il 2020 e il 2021, per i prossimi anni il termine canonico fissato dalla normativa è il 30 aprile 2022.
Redazione rapporto sul personale maschile e femminile | Scadenza |
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Biennio 2020-2021 | 30 settembre 2022 |
A regime | 30 aprile dell’anno successivo al biennio di riferimento |
Per compilare il rapporto biennale sulla parità di genere, il legale rappresentante, o il soggetto abilitato a procedere, deve accedere all’applicativo disponibile su ServiziLavoro tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale – SPID o la Carta di Identità Elettronica (CIE).
Una volta inseriti i dati, se non emergono errori o incongruenze, il sistema rilascia la ricevuta di conferma della corretta compilazione del rapporto che, insieme a una copia di quest’ultimo, deve essere inviata dal datore di lavoro anche alle rappresentanze sindacali.
Sul portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali si legge:
“La mancata trasmissione – anche dopo l’invito alla regolarizzazione da parte dell’Ispettorato del Lavoro competente per territorio – comporta l’applicazione delle sanzioni di cui all’art. 11 del D.P.R. 19 marzo 1955, n. 520; se l’inottemperanza si protrae per oltre 12 mesi, è disposta la sospensione per un anno dei benefici contributivi eventualmente goduti dall’azienda (art. 46, comma 4, D.Lgs. 11 aprile 2006, n. 198)”.
Nel caso in cui dai controlli dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro emergano informazioni incomplete o mendaci sono previste sanzioni da 1.000 a 5.000 euro.
Tutti i dettagli sul rapporto biennale sul personale maschile e femminile sono contenute nel testo integrale del decreto interministeriale del 29 marzo 2022.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Parità di genere, rapporto biennale in scadenza il 30 settembre: i dati da inserire