Slitta la scadenza della pace fiscale: per la rottamazione ter e il saldo e stralcio delle cartelle si passa dal 30 novembre al 9 dicembre 2021. La novità è contenuta negli emendamenti al Decreto Fiscale 2022 approvati in Commissione al Senato, ma non è ancora stata ufficializzata.
Proroga per la pace fiscale: la scadenza di rottamazione ter e saldo e stralcio slitta al 9 dicembre 2021, termine al quale si aggancia la tolleranza aggiuntiva di cinque giorni.
Una proroga tardiva quella prevista per le 12 rate relative alla rottamazione e al saldo e stralcio delle cartelle, parte delle novità approvate in Commissione Finanze e Lavoro del Senato nel corso dell’iter di conversione del Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2022.
Il rinvio, arrivato nella serata del 30 novembre (giorno “ordinario” di scadenza) e non ancora comunicato in via ufficiale, non risolve in ogni caso le criticità relative al maxi appuntamento con la pace fiscale, e resta immutato il rischio che in molti non riescano ad onorare il proprio impegno con l’Erario.
Lo stratificarsi di proroghe e sospensioni delle cartelle esattoriali ha contribuito ad appesantire l’appuntamento con la rottamazione e il saldo e stralcio delle cartelle, e ora il versamento in un’unica soluzione di ben 12 rate appare quantomeno difficoltoso.
Ed è proprio per superare questa criticità che in sede di conversione del decreto Fisco e Lavoro n. 146/2021 erano stati presentati diversi emendamenti volti a diluire le scadenze relative alla pace fiscale, rinviando il pesante appuntamento del 30 novembre e spalmando le rate su più mesi.
Alla proroga si affianca poi la richiesta di una rottamazione quater per le cartelle relative al 2018 e al 2019, per a quale però non sembrano esserci aperture.
A parlarne ai microfoni di Informazione Fiscale è stato il Deputato della Lega Alberto Gusmeroli, Vicepresidente della Commissione Finanze della Camera.
Pace fiscale, proroga al 9 dicembre 2021 per rottamazione e saldo e stralcio
L’esame delle Commissioni riunite Finanze e Lavoro del Senato sugli emendamenti al decreto Fisco e Lavoro n. 146/2021 arriva ad un primo punto di approdo, confermando le novità già anticipate negli ultimi giorni in merito alle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio delle cartelle.
Nel corso della seduta del 30 novembre 2021 è stato approvato l’emendamento proposto dal Governo e dalla maggioranza relativo alla proroga della pace fiscale, con una concessione di tempo che è però limitata.
L’emendamento formulato dal Governo dispone la proroga le 12 rate della pace fiscale in scadenza martedì 30 novembre 2021.
Per pagare la rottamazione ter e il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali ci sarà tempo fino al 9 dicembre 2021, scadenza che si allunga al 14 dicembre, due giorni prima del versamento IMU, agganciandovi i cinque giorni di tolleranza.
Una data che era già stata annunciata dalla Sottosegretaria Guerra nel corso della seduta del 26 novembre in Commissione Finanze del Senato, che però non modifica il “conto” dovuto all’Erario: le 12 rate accumulate nel corso del 2020 e del 2021 dovranno essere pagate in un’unica soluzione, pena la decadenza dalla definizione agevolata.
Un problema del quale aveva parlato ad Informazione Fiscale il Deputato Alberto Gusmeroli della Lega, partito che ha fatto della pace fiscale uno dei propri “cavalli di battaglia”:
“quando chiedi in una stessa data di pagare un numero di rate così elevato e in più c’è acconto e saldo delle tasse è pacifico che non puoi aspettarti che la gente ce la faccia. Noi come Lega abbiamo presentato e puntiamo uno a rottamazione quater con dentro 2018 e 2019 e due vorremmo che si riaprissero tutte le rate della rottamazione ter. Ovviamente nella fase del decreto Fiscale non è stato inserito questo intendimento, che per ora era solo della Lega poi adesso si è aggregata Forza Italia e forse parte del Movimento 5 Stelle.”
Pace fiscale, proroga tardiva per rottamazione ter e saldo e stralcio. Scadenza del 30 novembre 2021 nell’incertezza
Se la proroga, seppur mini, è stata approvata dal Senato, non c’è ancora nessun comunicato ufficiale da parte del Governo e dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, che sul proprio portale continua a riportare come data ultima per il versamento il termine del 30 novembre 2021.
Si è creato quindi uno scenario caratterizzato dall’incertezza in merito alla mini-proroga al 9 dicembre 2021.
Un’incertezza evidenziata anche dalle parole del Vicepresidente della Commissione Finanze della Camera, Alberto Gusmeroli, che nell’intervista del 26 novembre evidenzia che:
“Ormai la scadenza è qui, chi riuscirà a pagare - pochi secondo noi - va bene, chi non potrà vedremo di riuscire in qualche modo a farli rientrare nei termini. Sarebbe assurdo che venissero penalizzati.”
Per i contribuenti che non riusciranno ad adempiere si puntava ad una rimessione nei termini, con scadenze “molto ampie”, aspetto che però attualmente il decreto Fiscale 2022 non affronta.
Gli obiettivi annunciati dall’Onorevole Gusmeroli, sebbene siano condivisi da buona parte dei partiti in campo, si scontrano con la necessità di reperire coperture per ciascuna misura da porre in essere.
L’approdo nella legge di conversione del decreto n. 146/2021 di una proroga lunga della pace fiscale, così come la rimodulazione del piano di rientro e la rottamazione quater delle cartelle esattoriali appare per il momento tutt’altro che attuabile.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Pace fiscale, proroga al 9 dicembre 2021 per rottamazione e saldo e stralcio