Il codice fiscale è composto da 16 caratteri e consente di accedere alle prestazioni del Servizio Sanitario e non solo. Come si richiede e di cosa si tratta nel dettaglio? Le istruzioni utili
Il codice fiscale, composto da 16 caratteri tra lettere e numeri, è solitamente attribuito in automatico a tutti i cittadini e può inoltre essere richiesto anche dagli stranieri.
Cos’è nello specifico e a cosa serve?
Il codice fiscale consente di identificare le persone fisiche ed è quindi univoco per ciascun cittadino.
Serve nell’ambito dei rapporti con la Pubblica Amministrazione e, a titolo esemplificativo, deve essere esibito per la fruizione dei servizi sanitari e per la scelta o per la revoca del proprio medico di base.
Solitamente non è necessario fare richiesta, ma se non viene attribuito in automatico per ottenerlo è necessario presentare il modello AA4/8 all’Agenzia delle Entrate.
Codice fiscale, cos’è e come si richiede
Sono 16 i caratteri che compongono il codice fiscale di ciascun cittadino, lettere e numeri che racchiudono i propri dati anagrafici:
- le prime 3 lettere si riferiscono al cognome;
- le seconde 3 lettere al nome;
- i primi 2 numeri sono le ultime due cifre dell’anno di nascita;
- il nono carattere è una lettera che rappresenta il mese di nascita;
- i successivi due numeri sono il giorno di nascita (per le donne è aumentato di 40 unità);
- i caratteri da 12 a 15 indicano il Comune italiano o lo Stato estero di nascita;
- l’ultimo carattere è calcolato in automatico dal sistema.
I dati vengono quindi tratti dalle informazioni anagrafiche di ciascun cittadino e ottenere il codice fiscale è necessario per l’accesso a numerose prestazioni pubbliche, quali a titolo di esempio quelle del Servizio Sanitario Nazionale.
L’attribuzione del codice fiscale avviene in automatico in caso di nuovi nati ed è successivamente all’iscrizione all’Anagrafe che viene quindi rilasciato dal Comune.
A fornire le specifiche indicazioni per l’ottenimento del codice fiscale è la brochure dell’Agenzia delle Entrate, utile per capire come muoversi in caso di mancata attribuzione.
Come richiedere il codice fiscale: il modello AA4/8
Nella maggior parte dei casi quindi non è necessario fare richiesta specifica per ottenere il codice fiscale, che viene quindi rilasciato:
- per i neonati, dai Comuni, al momento della prima iscrizione nei registri d’anagrafe della popolazione residente
- per i cittadini stranieri che presentano domanda di ingresso nel territorio dello Stato per lavoro subordinato o ricongiungimento familiare, dagli Sportelli Unici per l’Immigrazione
- per i cittadini stranieri che richiedono il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno, dalle Questure.
In tutti i casi non viene più consegnato uno specifico tesserino per il codice fiscale, che è invece incluso tra i dati della tessera sanitaria.
Chi è ancora sprovvisto di codice fiscale può in ogni caso presentare richiesta all’Agenzia delle Entrate, compilando il modello AA4/8 e presentandolo in una delle seguenti modalità:
- presso gli uffici dell’Agenzia delle entrate, di persona o tramite un delegato, prenotando un appuntamento;
- tramite PEC da inviare agli indirizzi dell’Agenzia delle Entrate, allegando una copia del proprio documento di identità (non è necessario in caso di forma digitale);
- online, tramite il servizio “Consegna documenti e istanze”, presente nell’area riservata del sito dell’Agenzia accessibile mediante credenziali SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o con la CIE (Carta d’Identità Elettronica).
Anche gli italiani residenti all’estero possono ottenere il proprio codice fiscale, presentando domanda all’Ambasciata situata nel Paese di residenza.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Codice fiscale, cos’è e come si richiede