Mutuo cointestato, nell'anno di donazione da parte del coniuge cointestatario di un mutuo spetta la detrazione in dichiarazione dei redditi degli interessi passivi. Lo sconto IRPEF del 19 per cento si applica con un limite massimo di 2.000 euro
Nel caso di mutuo cointestato e donazione della proprietà a uno dei cointestatari, l’altro può portare comunque gli interessi passivi in detrazione nell’anno in questione?
La risposta è affermativa: il soggetto potrà portare in detrazione nel modello 730 o nel modello Redditi Persone Fisiche la somma.
Il tetto massimo della detrazione, in questo caso, è di 2.000 euro. L’agevolazione deve infatti essere ripartita tra i coniugi.
L’importo massimo di 4.000 euro si deve infatti suddividere tra i cointestatari del contratto di mutuo, ovvero i comproprietari dell’immobile acquistato.
Mutuo cointestato, detrazione degli interessi passivi anche nell’anno della donazione della proprietà
Nel caso di mutuo cointestato, uno dei due cointestatari può portare in detrazione l’importo degli interessi passivi nell’anno in cui ha effettuato la donazione dell’immobile all’altro coniuge?
Il quesito è stato posto da un contribuente e a rispondere è FiscoOnline, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate.
La risposta è affermativa: il soggetto può avere accesso alla detrazione in questione.
Il quesito può essere utile a chi deve ancora inviare la dichiarazione dei redditi, così come a chi dovesse correggerla, utilizzando ad esempio il modello 730/2024 integrativo.
Nel caso di correzione della dichiarazione dei redditi, il coniuge che ha effettuato la donazione può portare in detrazione somme per un limite massimo di 2.000 euro.
Nel complesso, infatti, l’importo massimo dello sconto IRPEF può essere di 4.000 euro.
Lo stesso importo però, salvo il caso di coniuge a carico, deve essere ripartito tra i cointestatari.
Nel caso di mutuo cointestato, infatti, l’importo non raddoppia ma viene suddiviso tra i comproprietari dell’immobile.
Mutuo cointestato, negli anni successivi alla donazione non spetta la detrazione per gli interessi passivi del mutuo
Come chiarito, quindi, il soggetto che effettua la donazione potrà portare in detrazione le somme relative all’anno in cui si realizza tale donazione.
Negli anni successivi, tuttavia, tale soggetto perderà la possibilità di portare la somma in detrazione con la dichiarazione dei redditi.
La detrazione spetta, infatti, esclusivamente ai proprietari dell’immobile.
Per quanto riguarda l’altro coniuge, invece, lo stesso potrà continuare a beneficiare della detrazione per gli anni in cui sono soddisfatti i requisiti richiesti dalla norma.
Anche in questo caso l’ammontare massimo della detrazione sarà 2.000 euro.
La detrazione consiste nello sconto d’imposta del 19 per cento, nel rispetto del limite indicato.
L’immobile deve essere inoltre adibito ad abitazione principale: deve essere, in altre parole, quello in cui il contribuente e i suoi familiari dimorano abitualmente.
La detrazione può inoltre spettare al contribuente che abbia acquistato l’immobile che sarà adibito ad abitazione principale di un suo familiare.
Tra i familiari in questione rientrano:
- coniuge;
- parenti entro il terzo grado;
- affini entro il secondo grado.
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