Slitta l'accreditamento per il 5 per mille ONLUS, APS e ODV, una proroga che gli operatori del mondo no profit stavano aspettando con ansia. Il legislatore con il decreto Milleproroghe 2022 ha sanato un vuoto normativo che rischiava di escludere tantissime associazioni dalla percezione del 5 per mille nel 2022.
La problematica più grande della riforma del terzo settore è legata alle tempistiche e alle diverse fasi che devono verificarsi al fine che si possa effettivamente compiere la sua attuazione.
Come abbiamo sottolineato varie volte difatti, per potersi completamente attuare la riforma ha bisogno che si verifichino due condizioni:
- la pubblicazione del RUNTS;
- l’approvazione del titolo X del d.lgs 117/2017 da parte della Commissione Europea.
L’incompleta attuazione delle due condizioni e le differenti modalità di iscrizione al RUNTS previste per le ONLUS, le APS, le ODV e gli altri enti aveva creato un vuoto normativo che avrebbe portato tali associazioni a restare escluse dalla percezione del contributo 5 per mille, creando un grave danno economico alle stesse che il sistema sociale nazione non si può permettere.
ONLUS, APS e ODV: il passaggio al RUNTS
Il Registro Unico del Terzo Settore ha iniziato il suo percorso lo scorso 23 novembre, ma chiaramente questo è stato solo il primo passo verso la completa attuazione della riforma. Difatti a partire da tale data si sono attivati tutti i processi propedeutici all’iscrizione degli enti nello stesso registro unico.
In un apposito approfondimento abbiamo visto come anche il procedimento di iscrizione sia differente per le APS e le ODV rispetto agli altri enti, in particolare per le ONLUS che al 22 novembre risultavano iscritte all’Anagrafe delle ONLUS tale processo è ancor più complesso e dilazionato nel tempo.
Le differenti tempistiche di iscrizione e i processi di controllo che dovranno implementare gli uffici del RUNTS, sicuramente porteranno gli enti a perfezionare la propria iscrizione al registro unico non prima della fine del 2022, rischiando però di perdere la contribuzione del 5 per mille.
Le APS e le ODV, pur beneficiando di un processo di trasmigrazione automatica al RUNTS, dai loro precedenti registri di appartenenza, sono comunque soggette a stretti controlli che avranno inizio solo dopo che l’intero passaggio si sarà concluso, entro la data del 21 febbraio 2022.
I controlli sulle APS e ODV oggetto di trasmigrazione avranno durata massima di 180 giorni, i quali potrebbero essere poi prorogati a fronte della richiesta di ulteriore documentazione per la quale sarebbero concessi altri 60 giorni all’ente considerato. Operando quindi una considerazione massima di tali tempistiche l’intero processo di controllo ed iscrizione potrebbe concludersi il 19 ottobre 2022, fino a tale data quindi secondo quanto era previsto dal d.lgs 111/2017 gli enti considerati non avrebbero potuto beneficiare del 5 per mille.
Le ONLUS invece, non potendo beneficiare di un processo di iscrizione per lo più automatico, avrebbero rischiato di attendere fino al 2023 per poter rientrare tra i beneficiari del 5 per mille.
Le ONLUS infatti dovranno attendere la pubblicazione della lista da parte degli uffici competenti del RUNTS, tale documento sarà difatti completato grazie ai dati trasmessi dall’Anagrafe delle ONLUS al Registro Unico del Terzo settore contenente i dati dell’associazioni in esso iscritte alla data del 22 novembre scorso.
A partire dalla pubblicazione di tale lista le ONLUS potranno iniziare, in via completamente autonoma, il processo di iscrizione al RUNTS, che potrà avvenire entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui la Commissione Europea avrà approvato i regimi fiscali per i nuovi ETS.
Questo ultimo punto è forse il più grande punto interrogativo dell’intera vicenda. Non avendo ancora notizie in merito alla possibilità che la Commissione dia presto l’approvazione di tali regimi, è ancora incerto il momento esatto a partire dal quale tale ultima fase inizierà a dare i suoi effetti.
Decreto Milleproroghe 2022: le nuove date per il 5 per mille
Il legislatore con il decreto legislativo 111/2017 aveva previsto le nuove normative in merito al contributo 5 per mille per gli enti del terzo settore, che avrebbero dovuto seguirle armonizzandole con quanto previsto dal CTS, e solo dopo la completa attuazione della riforma.
L’art. 3 al comma 1 lettera a) del d.lgs 111/2017 prevede difatti che “per ciascun esercizio finanziario, con riferimento alle dichiarazioni dei redditi relative al periodo d’imposta precedente, una quota pari al cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche è destinata, in base alla scelta del contribuente, alle seguenti finalità:
- a) sostegno degli enti di cui all’articolo 1 della legge, iscritti nel Registro previsto dall’articolo 4, comma 1, lettera m), della medesima legge”.
A partire quindi dal 23 novembre scorso tale articolo avrebbe dovuto iniziare a dare i suoi effetti, creando quindi dei disagi alle associazioni non ancora iscritte al RUNTS, le quali non avrebbero potuto beneficiare del 5 per mille.
Come abbiamo evidenziato nei paragrafi precedenti il processo di iscrizione non è semplice per nessuna delle categorie di enti del terzo settore, in particolare però per le ONLUS per le quali sicuramente c’è molta più incertezza rispetto alle altre soprattutto relativamente alla tabella di marcia e alla definizione delle varie dead line da rispettare.
Con il Decreto Milleproroghe il legislatore ha quindi permesso alle associazioni di tirare un sospiro di sollievo.
L’art. 9 comma 6 del decreto-legge 228/2021 espone difatti quanto segue: "Le disposizioni di cui all’articolo 3, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 111, hanno effetto a decorrere dal secondo anno successivo a quello di operatività del RUNTS, limitatamente alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), iscritte all’anagrafe delle ONLUS alla data del 22 novembre 2021, le quali continuano ad essere destinatarie della quota del cinque per mille, per gli enti del volontariato".
Nella speranza quindi che l’approvazione della Commissione europea venga concessa nel 2022, e che il termine ultimo di iscrizione per le ONLUS sia al 31 marzo 2023, il legislatore ha per ora concesso alle ONLUS di continuare a beneficiare della normativa previgente, slittando l’applicazione dell’articolo 3 del d.lgs 111/2017 di un anno rispetto alla normale previsione.
L’art. 9 del Decreto Milleproroghe 2022 continua inoltre dicendo che "le Organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, coinvolte nel processo di trasmigrazione che non siano già regolarmente accreditate al cinque per mille nell’esercizio 2021, possono accreditarsi al cinque per mille nell’esercizio 2022, entro il 31 ottobre 2022".
Dando così un ulteriore sollievo anche alle APS e ODV in ottemperanza all’idea che l’intero processo di trasmigrazione e controllo avrà fine entro massimo il 19 ottobre e che quindi qualche ente avrebbe potuto restare al di fuori dell’erogazione del 5 per mille.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Milleproroghe 2022: slitta l’accreditamento per il 5 per mille ONLUS, APS e ODV