Dagli ISAC alla CIG per il comparto moda: le novità in arrivo nel nuovo decreto PNRR

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Arriva in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto legge con provvedimenti in materia di lavoro università, ricerca e istruzione. Dall'introduzione degli ISAC alla cassa integrazione in deroga per il comparto moda, le novità

Dagli ISAC alla CIG per il comparto moda: le novità in arrivo nel nuovo decreto PNRR

Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge con “Disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del PNRR”.

Si tratta del provvedimento che, con l’obiettivo di garantire il raggiungimento di specifiche milestone del piano nazionale di ripresa e resilienza in scadenza il prossimo 31 dicembre, introduce una serie di misure, tra cui alcune di contrasto al lavoro sommerso e di contrasto all’evasione.

Previste anche novità per i lavoratori e le lavoratrici del comparto moda con l’introduzione della CIG in deroga e per il reclutamento di personale docente nelle università.

Arrivano gli ISAC, indici di affidabilità contributiva

Tra le novità in arrivo con il nuovo decreto trova spazio anche l’introduzione degli ISAC, gli indici di affidabilità contributiva.

L’obiettivo è quello di promuovere il rispetto degli obblighi in materia contributiva. Saranno destinati agli stessi soggetti a cui si applicano i più noti ISA, quindi esercenti attività di impresa, arti o professioni.

Si tratta di indicatori hanno lo scopo di individuare e prevenire la sottrazione di basi imponibili all’imposizione contributiva e sono elaborati selezionando due settori economici di prima applicazione tra quelli a maggior rischio di evasione ed elusione contributiva, determinati da un apposito decreto.

Lo stesso decreto stabilirà:

  • le premialità da applicare a tali soggetti;
  • i criteri e le modalità per l’aggiornamento periodico degli stessi;
  • le ipotesi di esclusione dell’applicabilità degli indici per determinate tipologie di contribuenti.

Ci sarà ancora da attendere però prima di vederli operativi. Debutteranno infatti a partire dal 1° gennaio 2026.

Sempre con decreto saranno individuati altri settori a rischio evasione ed elusione a cui estendere gli ISAC entro il 31 agosto 2026.

Misure di contrasto al lavoro sommerso e all’evasione

Il nuovo decreto legge introduce anche alcuni interventi mirati a contrastare il lavoro sommerso, in particolare la modifica al decreto PNRR (n. 19/2024) nella parte in cui disciplina la lista di conformità INL, il nuovo meccanismo di premialità in favore di datori di lavoro che dimostrano comportamenti virtuosi nella gestione dei rapporti di lavoro, per cui sono esclusi da ulteriori controlli per 12 mesi nel caso in cui non emergano violazioni o irregolarità (fatte salvi i controlli in materia di salute e sicurezza, le richieste di intervento e le indagini disposte dalla procura).

Questo almeno quanto in vigore finora. Il nuovo provvedimento dispone che il datore di lavoro iscritto alla lista di conformità INL sarà considerato a basso rischio per 12 mesi e che l’ispettorato del lavoro può, a sua discrezione, evitare di procedere con ulteriori verifiche nelle materie oggetto degli accertamenti che hanno determinato l’iscrizione nella lista.

Novità anche per il portale nazionale del sommerso, la nuova banca dati dove INL, INPS e INAIL mettono in condivisione gli esiti dei controlli effettuati.

Il nuovo decreto prevede che l’INL debba assicurare l’accesso al Portale anche alle pubbliche amministrazioni e agli enti che erogano o gestiscono fondi pubblici, per le finalità di verifica nelle attività di propria competenza.

Novità per il bando ISI INAIL

Il comma 3 dell’articolo 1 del nuovo decreto legge interviene anche sul bando ISI, che l’INAIL pubblica ogni anno per erogare contributi a fondo perduto alle imprese che si impegnano a realizzare progetti volti al miglioramento della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.


La modifica apportata al comma 863 della legge n. 208/2015 prevede l’inclusione, tra i destinatari del bando, anche delle imprese che risultano iscritte alla Rete del lavoro agricolo di qualità.

CIG in deroga per il comparto moda

All’articolo 2, il decreto legge n. 160/2024 prevede anche degli interventi urgenti per fronteggiare la crisi occupazionale dei lavoratori dipendenti delle imprese del settore della moda.

Nello specifico, si introducono 8 settimane di cassa integrazione in deroga nel 2024 in favore dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti di imprese, anche artigiane, con meno di 15 dipendenti e che operano nel settore tessile, dell’abbigliamento, calzaturiero e della concia.

Come ulteriore misura di sostegno è previsto che l’integrazione salariale, che solitamente viene erogata dal datore di lavoro al dipendente e poi rimborsata dall’INPS, potrà essere pagata direttamente dall’Istituto nel caso in cui siano presenti serie e documentate difficoltà finanziarie.

Disposizioni in materia di sistema universitario e istruzione

Nel testo del decreto legge entrano anche nuove disposizioni in materia di sistema universitario e di istruzione. Tra queste:

  • disposizioni per il reclutamento del personale docente in attuazione del PNRR;
  • disposizioni urgenti riguardanti il Consiglio universitario nazionale;
  • disposizioni urgenti per l’accelerazione degli interventi strategici in materia di alloggi e residenze universitarie;
  • disposizioni urgenti in materia di interventi di ammodernamento strutturale e tecnologico del Campus del Politecnico di Milano
  • promozione della internazionalizzazione degli ITS Academy;
  • Modifiche alla riforma del reclutamento degli insegnanti tecnico-pratici;
  • Misure urgenti a favore del personale scolastico;
  • Disposizioni urgenti per la fornitura dei libri di testo
  • alle famiglie meno abbienti.

Per tutti i dettagli si rimanda al testo integrale del decreto legge n. 160/2024.

decreto legge n. 160/2024
Disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza

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