Isa, primi chiarimenti sui nuovi Indici sintetici di affidabilità che già dal 2017 manderanno in pensione gli studi di settore. Ecco cosa cambia e come funzionano.
Isa, già dal 2017 gli studi di settore saranno in parte sostituiti dai nuovi Indici sintetici di affidabilità. Per i contribuenti virtuosi è previsto un sistema di premialità e di vantaggi fiscali.
La novità, introdotto con l’articolo 7-bis del D.L. 193/2016, è che con i nuovi Isa sarà premiata l’affidabilità del contribuente. La novità che gradualmente porterà all’abolizione degli studi di settore avrà i suoi primi effetti già nel 2017: sono 8 per ora i settori in cui saranno utilizzati i 70 Indici sintetici di affidabilità fiscale approvati dall’Agenzia delle Entrate, con l’entrata a regime definitiva prevista nel 2018.
Quello che fa più discutere è il sistema di premialità: per il Fisco avranno una corsia preferenziale i contribuenti che, sulla base dei nuovi Isa, saranno ritenuti virtuosi. Ma cosa cambia effettivamente per le imprese?
Gli studi di settore, strumento statistico utilizzato per determinare il presunto ricavo di un’azienda e quindi l’imposizione fiscale, sono ormai da molti anni ritenuti uno strumento obsoleto: a fronte di un periodo d instabilità economica non è possibile stabilire aprioristicamente i guadagni di un’impresa e far scattare automaticamente, in caso di dichiarazioni difforme da quanto previsto in chiave statistica, gli accertamenti fiscali. I nuovi indici di affidabilità mandano in soffitta gli studi di settore, ma nel concreto quali sono le novità per i contribuenti?
Cerchiamo di fare il punto della situazione e vediamo, in sintesi, come funzionano i nuovi Indici sintetici di affidabilità, gli Isa, e cosa cambia con l’addio agli studi di settore tra il 2017 e il 2018.
Isa, i nuovi indici di affidabilità mandano in soffitta gli studi di settore. Cosa cambia?
Gli studi di settore saranno definitivamente sostituiti dagli Indici sintetici di affidabilità dal 2018. Sono 8 attualmente i settori per i quali l’Agenzia delle Entrate ha comunicato che già a partire dal 2017 partirà la nuova “compliance” fiscale.
Gli Isa saranno basati su una nuova metodologia statistico-economica, che determinerà il grado di affidabilità del contribuente con un punteggio da 1 a 10. Per i contribuenti che saranno ritenuti affidabili dal Fisco, è previsto un sistema di premialità: una corsia referenziale per rimborsi ma soprattutto l’esclusione e la riduzione dei termini per gli accertamenti fiscali.
Un rapporto totalmente nuovo tra Fisco e contribuenti per il quale sono già in tanti i commentatori e le imprese ad aver parlato di un “toto-punteggio” che finirà con l’avvantaggiare soltanto le grandi attività.
Con l’approvazione dei primi 70 Isa, l’Agenzia delle Entrate ha diffuso un comunicato stampa che descrive come funzioneranno gli Indicatori che sostituiranno gli studi di settore. Gli Indici sintetici di affidabilità sono formati da un insieme di indicatori elementari di affidabilità e di anomalia e consentono di posizionare il livello dell’affidabilità fiscale dei contribuenti su una scala da 1 a 10.
In dettaglio, gli indicatori elementari di affidabilità valutano l’attendibilità di relazioni e rapporti tra grandezze di natura contabile e strutturale, tipici per il settore e/o per il modello organizzativo di riferimento, mentre gli indicatori elementari di anomalia valutano incongruenze e situazioni di normalità/coerenza del profilo contabile e gestionale che presentano carattere atipico rispetto al settore e al modello organizzativo
La novità è che mentre gli studi di settore per molte imprese sono per anni stati uno “spauracchio”, sotto la minaccia di controlli e accertamenti fiscali in caso di difformità tra i ricavi indicati dal contribuente e la media della categoria di appartenenza, gli Indici di affidabilità e i premi previsti, al contrario, saranno - secondo l’Agenzia delle Entrate e il Governo - una motivazione e un incentivo alla correttezza fiscale e all’adempimento spontaneo.
Isa, i nuovi indici di affidabilità e il sistema di premialità
Con i nuovi Isa, gli indici che sostituiranno gli studi di settore, verrà introdotta una nuova metodologia statistico-economica che valuterà gli elementi di affidabilità e anomalia dei dati dichiarati dai contribuenti in una scala di punteggio da 1 a 10.
Per i soggetti che saranno ritenuti affidabili, il sistema di premialità consiste nell’esclusione o riduzione dai termini per gli accertamenti fiscali e in una corsia preferenziale per quanto riguarda i rimborsi fiscali.
L’affidabilità del contribuente sarà valutata secondo un’analisi preventiva dell’affidabilità dei dati dichiarati, ovvero ricavi e reddito ed eventuali anomalie economiche.
L’Agenzia delle Entrate comunicherà preventivamente ai contribuenti l’esito dell’Isa ed eventuali incoerenze riscontrate, di modo da procedere con adempimenti spontanei prima dell’attivazione di accertamenti fiscali. Al contrario, i contribuenti virtuosi e in linea con gli Indici sintetici di affidabilità, potranno aver immediatamente accesso ai benefici introdotti.
Isa, i nuovi indici di affidabilità al banco di prova per 8 settori
Per il 2017 gli Isa sostituiranno gli studi di settori per 8 settori economici, ovvero:
- Commercio all’ingrosso di macchine utensili - M84U
- Commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature, pelletterie ed accessori - M05U
- Amministrazione di condomini, gestione di beni immobili per conto terzi e servizi Integrati di gestione agli edifici - K16U
- Attività degli studi di ingegneria - K02U
- Fabbricazioni di calzature, parti e accessori - D08U
- Produzione e commercio al dettaglio di prodotti di panetteria - D12U
- Manutenzione e riparazione di autoveicoli, motocicli e ciclomotori - G31U
- Servizi di ristorazione commerciale - G36U
Si tratta di 70 Isa che saranno operativi già dal 2017 e che coinvolgeranno circa un milione e mezzo di contribuenti: 29 indicatori sintetici di affidabilità saranno sviluppati per il settore del commercio, 15 per le manifatture, 17 per i servizi e 9 per i professionisti. Per il periodo d’imposta 2018 anche i contribuenti che rientrano nei restanti 80 settori economici avranno a disposizione questo nuovo strumento.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Isa, i nuovi indici di affidabilità mandano in soffitta gli studi di settore. Cosa cambia?