ISA 2019: intervista al Presidente CNDCEC Massimo Miani durante il convegno Fisco&Futuro 2019, organizzato il 23 settembre a Torino da Eutekne. L'origine dello sciopero dal 30 settembre al 7 ottobre? Un segnale contro un sistema che scarica sui professionisti il peso dei ritardi. Il caso degli indici sintetici di affidabilità fiscale ne è un esempio.
ISA 2019: intervista al Presidente CNDCEC Massimo Miani, tra i relatori del convegno Fisco&Futuro 2019, organizzato il 23 settembre a Torino da Eutekne. I commercialisti si preparano allo sciopero dal 30 settembre al 7 ottobre: un segnale contro la violazione dello statuto dei contribuenti e contro un sistema che scarica sui professionisti tutto il “peso” dei ritardi.
Nelle parole del presidente, la questione va ben oltre gli indici sintetici di affidabilità fiscale.
Non è la prima volta, infatti, che la corsa del fisco verso le innovazioni contrasta con la reale efficienza del sistema, che spesso impone, e pone, un freno.
ISA 2019: intervista al Presidente CNDCEC Massimo Miani
Ma nel caso degli ISA 2019, qual è l’origine del corto circuito che ha portato prima alla proroga del versamento delle imposte e poi allo sciopero dei commercialisti?
“Il ritardo della messa a disposizione dei software, che avevamo già denunciato prima della scadenza originaria del 30 giugno, e che infatti ha fatto spostare la scadenza al 30 settembre”.
Per Massimo Miani, presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, la causa delle difficoltà è da rintracciarsi proprio nei problemi tecnici legati alla prima applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale. E aggiunge:
“Oggi siamo a pochissimi giorni dalla scadenza e dobbiamo dire che abbiamo avuto altre 6 versioni di aggiornamento dei software due circolari esplicative con piena violazione dello statuto dei contribuenti, che devono avere almeno 60 giorni dal momento in cui cambiano le cose”.
ISA 2019, Massimo Miani: emblema di un sistema che grava sui professionisti
Il ritardo e i continui aggiornamenti hanno un effetto domino nel sistema e arrivano, con un peso maggiore, ai professionisti, sottolinea il presidente CNDCEC.
“A rincorrere le novità sono sempre i commercialisti: da qui nasce il tema dello sciopero. Ai commercialisti viene dato il peso di tutto questo. E gli Isa rappresentano un po’ la goccia che ha fatto traboccare il vaso”.
Dal 30 settembre al 1° ottobre gli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili si asterranno dalla trasmissione telematica dei modelli di pagamento F24. Sospesa, invece, dal 30 settembre al 7 ottobre la partecipazione dei commercialisti alle udienze presso le Commissioni Tributarie provinciali e regionali.
Uno stop delle attività per dare un segnale. Il caso degli ISA, nelle parole di Massimo Miani, è l’emblema di un sistema che per innovarsi, sia dal punto di vista metodologico che tecnologico, non può non tener conto delle sue specificità e dei tempi di tutti gli attori coinvolti. Ma che spesso non considera.
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