Lo scontrino elettronico ed i registratori telematici rendono la contabilità automatica? Dura presa di posizione dell'Ordine dei commercialisti di Roma contro lo spot del MEF. Il Presidente Mario Civetta scrive al CNDCEC per richiedere un intervento che faccia chiarezza.
Lo scontrino elettronico semplifica la vita a commercianti ed artigiani: dal 1° gennaio 2020, grazie ai nuovi registratori telematici, la gestione della contabilità sarà automatica.
È questo quello che il MEF, nello spot sullo scontrino elettronico andato in onda nelle ultime settimane, promette ai tanti titolari di partita IVA chiamati a dire addio a scontrini e ricevute cartacee per passare al digitale.
C’è da ricordare che non è la prima volta che il MEF e le Entrate accostano nuovi obblighi ed adempimenti per i titolari di partita IVA ad una presunta semplificazione fiscale.
Ma davvero con lo scontrino elettronico ed i registratori telematici la contabilità sarà automatica, ed il commercialista di fatto inutile? A rispondere al MEF è l’ODCEC di Roma che, in una lettera inviata dal Presidente Mauro Civetta al Consiglio Nazionale, chiede di fare chiarezza.
Scontrino elettronico 2020: contabilità automatica grazie ai registratori telematici. Lo spot del MEF
Lo scontrino elettronico non può, allo stato attuale, rendere automatica la gestione della contabilità. I commercialisti chiedono chiarezza e, compatti, si schierano contro la pubblicità ingannevole del MEF e contro lo spot che ha accompagnato l’introduzione del nuovo obbligo dal 1° gennaio 2020.
Il messaggio neppure troppo velato contenuto nei 30 secondi di video mandati in onda durante il periodo natalizio è che con lo scontrino elettronico sarà di fatto superfluo l’apporto del commercialista nella tenuta della contabilità aziendale.
Sui social è stata immediata ed unanime la presa di posizione dei professionisti. Non può dirsi lo stesso se si guarda alla reazione istituzionale. Ed è proprio dal silenzio del Consiglio Nazionale che è nata la lettera dell’Ordine di Roma.
Scontrino elettronico 2020: per la contabilità serve ancora il commercialista. La lettera del Presidente ODCEC di Roma Civetta al CNDCEC
È datata 8 gennaio 2020 la lettera indirizzata dal Presidente dell’ODCEC di Roma Mario Civetta al Presidente del CNDCEC Massimo Miani, nella quale viene sottolineata la necessità di ristabilire la verità.
“Credo sia necessario tornare verso l’utenza di quello spot pubblicitario per spiegare che la contabilità continua ad esistere e che per farla bene continua ad essere necessario l’intervento di un bravo Commercialista.
Credo sia utile interloquire con il mandante dello spot pubblicitario al fine di mettere in chiaro che la Categoria esiste e solo grazie al fatto che fa bene la contabilità, le imprese pagano le tasse.”
- Lettera ODCEC di Roma al CNDCEC
- Testo della lettera inviata dal Presidente dell’Ordine di Roma Mario Civetta al Presidente del Consiglio Nazionale Massimo Miani
La richiesta del Presidente dell’Ordine dei commercialisti di Roma non è da leggere soltanto come una presa di posizione contro le promesse del MEF, e a difesa della professionalità e del ruolo della categoria.
Si tratta di una richiesta di chiarezza anche nei confronti degli utenti, quei tanti titolari di partita IVA alle prese con una digitalizzazione forzata e spesso impedita da questioni tutt’altro che marginali, come la mancanza di adeguata connessione internet in molte zone d’Italia.
Scontrino elettronico 2020: dai nuovi obblighi la promessa di un Fisco più semplice
Quando si parla di semplificazioni legate a nuovi obblighi ed adempimenti non può che essere automatica l’associazione con la promessa delle dichiarazioni precompilate per le partite IVA.
Sono anni che se ne parla, ma la discussione è diventata sicuramente più intensa con l’avvento prima della fatturazione elettronica e poi, dal 1° gennaio 2020, dello scontrino elettronico.
Il Decreto Fiscale n. 124/2019 ha fissato al 1° luglio la data a partire dalla quale l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione i primi moduli precompilati:
- registri di cui agli articoli 23 e 25 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633;
- comunicazioni delle liquidazioni periodiche dell’IVA (cd Lipe).
L’obiettivo ultimo è arrivare alla dichiarazione IVA precompilata; sarà davvero possibile? Tra commentatori ed addetti ai lavori è unanime una posizione tutt’altro che ottimista.
Le regole IVA prevedono troppe eccezioni e casi particolari, fattori che rendono indispensabile l’apporto umano per evitare di incorrere in errori. Difficilmente il Fisco digitale riuscirà a sostituire il ruolo del commercialista e del consulente, ed è su questo che bisognerebbe fare chiarezza.
Il rischio è quello di generare false aspettative per i titolari di partita IVA, ed un eccessiva fiducia nel supporto del Fisco. Insomma, compliance sì, ma con le dovute cautele.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Scontrino elettronico 2020: contabilità automatica grazie ai registratori telematici?