Imu e Tasi, sblocco della leva fiscale per i Comuni dal 2019. Ad annunciare che non ci sarà il blocco delle aliquote in Legge di Bilancio è stata il Vice Ministro dell'Economia, Laura Castelli, durante la XXXV Assemblea ANCI.
Imu e Tasi, possibile aumento delle aliquote dal 2019, primo anno in cui in Legge di Bilancio non ci sarà il blocco della leva fiscale dei comuni.
Ad annunciarlo è il Vice Ministro dell’Economia, Laura Castelli, nel corso della XXXV Assemblea ANCI in corso a Rimini.
Sarà il primo anno in cui, dopo le misure contenute nella Legge n. 208 del 2015 (Legge di Bilancio 2016) e prorogate fino al 31 dicembre 2018, ai Comuni verrebbe concessa la possibilità di deliberare aumenti sulle aliquote Imu e Tasi rispetto a quelle stabilite per il 2015.
Due delle principali imposte comunali sulla casa potrebbero quindi subire un incremento a partire dal 1° gennaio 2019.
Lo sblocco della leva fiscale dei Comuni è una delle richieste principali che l’ANCI ha avanzato al Governo ma il Vice Ministro Castelli confida nel fatto che ciascun sindaco saprà come come gestire lo sblocco senza andare a gravare sul livello di pressione fiscale a carico dei propri cittadini.
Imu e Tasi, nessun blocco delle aliquote nel 2019. Novità in Legge di Bilancio
Per la prima volta dal 2015 i Comuni avranno la possibilità di deliberare aumenti sulle aliquote Imu e Tasi. Nella Legge di Bilancio 2019 non sarà inserita la proroga del blocco della leva fiscale, almeno stando a quanto dichiarato da Laura Castelli all’ANCI.
Ad introdurre il blocco delle aliquote delle imposte comunali era stato il Governo Renzi, con la Legge di Stabilità 2016, disponendo la sospensione dell’efficacia delle leggi regionali e delle deliberazioni degli enti locali per il 2016 e per il 2017 in merito agli aumenti dei tributi e delle addizionali rispetto ai livelli di aliquote o tariffe applicabili per il 2015.
Tale norma è stata successivamente prorogata dalla scorsa Legge di Bilancio anche per il 2018, con l’obiettivo di contenere il livello complessivo della pressione tributaria.
Il rischio è che i Comuni, soprattutto quelli in difficoltà finanziaria, sfruttino lo sblocco della leva fiscale deliberando aumenti sulle aliquote Imu e Tasi dal 2019.
Le due imposte formano, insieme alla Tari, la IUC - imposta unica comunale, istituita dalla Legge di Stabilità 2014 e che si applica in relazione al possesso di abitazioni e fabbricati (IMU), alla produzione di rifiuti (TARI) e ai fini della contribuzione collettiva ai servizi comunali indivisibili (TASI).
Aumento Imu e Tasi dal 2019, Castelli: “i sindaci sono persone di responsabilità, sapranno come gestire lo sblocco”
A confidare sul buonsenso dei Comuni e dei rispettivi sindaci è il Vice Ministro Castelli che, nel corso dell’intervento tenuto durante la seconda giornata della XXXV Assemblea ANCI si è detta convinta che i sindaci sapranno come gestire lo sblocco della leva fiscale.
Il riferimento, neppure tanto velato, è al piano di riduzione di tasse e imposte che il Governo Lega-M5S intende avviare con la Legge di Bilancio 2019, partendo dal primo timido avvio di flat tax per i titolari di partita IVA.
Bisognerà evitare che lo sblocco delle aliquote Imu e Tasi 2019 finisca con l’annullare i possibili risparmi d’imposta previsti per i cittadini, ma per l’On. Laura Castelli non ci sono dubbi.
I Comuni avranno più margini di manovra senza tuttavia gravare sulle tasche dei cittadini, in quanto “i sindaci sono persone di responsabilità” e saranno poi i cittadini a valutare se il loro operato è stato o meno positivo.
Adesso sarà necessario attendere la presentazione della Legge di Bilancio 2019 in Parlamento per conoscere quali saranno i contenuti definitivi. Intanto, già nella prima bozza datata 23 ottobre 2018 e circolata nelle ultime ore si segnala che manca ogni tipo di riferimento alla proroga del blocco degli aumenti di Imu e Tasi anche per il prossimo anno.
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