Imposte, sanzioni, riscossione al centro del Consiglio dei Ministri: la riforma fiscale chiede risposte

Rosy D’Elia - Fisco

I lavori della riforma fiscale non si arrestano, ma si procede su strade già intraprese: arrivano i primi tre testi unici sui tributi minori, come le imposte su aerotaxi e aeromobili, su sanzioni e su giustizia tributaria. Mentre ritorna in Consiglio dei Ministri il decreto riscossione, con la revisione della rateizzazione delle cartelle, per un secondo esame

Imposte, sanzioni, riscossione al centro del Consiglio dei Ministri: la riforma fiscale chiede risposte

Il viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo a inizio mese aveva annunciato: i lavori della riforma fiscale, per ora, si fermano. “Ulteriori interventi richiederanno delle risorse”, aveva segnalato. A distanza di settimane il cantiere sembra tornare ad avanzare ma, in realtà, si prosegue su strade già intraprese.

Arriva nel Consiglio dei Ministri di oggi, 22 luglio, l’approvazione dei primi Testi Unici su tributi minori, come ad esempio le imposte su aerotaxi e aeromobili o quelle sugli immobili all’estero, ma anche su sanzioni tributarie, amministrative e penali e sulla giustizia tributaria.

Ulteriori novità riguardano il testo del decreto riscossione con la nuova rateizzazione delle cartelle che, atteso in Gazzetta Ufficiale, fa un passo indietro e ritorna sul tavolo del Governo per un secondo esame definitivo.

I lavori della riforma fiscale non si fermano: imposte, sanzioni, cartelle al centro del Consiglio dei Ministri

A un primo ascolto gli annunci sui prossimi passi della riforma fiscale sembravano smentire le dichiarazioni rilasciate dal viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo che, durante la conferenza stampa del 4 luglio scorso, aveva annunciato:

È chiaro che ulteriori interventi richiederanno delle risorse, come voi sapete noi siamo sempre cauti e molto attenti ai conti pubblici, quindi laddove verranno individuate ulteriori risorse proseguiremo in alcuni aspetti che dovranno essere completati”

Come sempre, la verità sta nel mezzo: i lavori della riforma fiscale non si fermano, ma i passi avanti servono per proseguire lungo direttive già tracciate.

Nel Consiglio dei Ministri di oggi, 22 luglio 2024, arrivano tre testi unici in esame preliminare su:

  • sanzioni tributarie, amministrative e penali con la revisione e la summa di tutto il sistema sanzionatorio;
  • tributi erariali minori con la normativa che riguarda imposte di diversa natura, da quelle in materia assicurativa al peso fiscale su aeromobili e aerotaxi arrivando fino al canone RAI;
  • giustizia tributaria, con il riordino e il coordinamento di tutti i procedimenti legati al Fisco.

I testi unici, dopo essere stati in consultazione fino a maggio, prendono forma nei decreti legislativi che il Governo si appresta ad approvare in via preliminare.

Secondo giro di esame definitivo, invece, per il Decreto Riscossione che, tra le altre novità, introduce una nuova rateizzazione delle cartelle esattoriali che allunga i tempi concessi ai contribuenti per sanare i debiti con il Fisco dal 2025.

Diverse norme contenute nel testo hanno, per forza di cose, effetti in termini di cassa.
E, atteso in Gazzetta Ufficiale, il testo ritorna in Consiglio dei Ministri per una nuova revisione: le novità in arrivo, in questo caso, rappresentano un passo indietro su quanto contenuto nell’impostazione iniziale.

Grande assente nell’ordine del giorno, infine, il decreto correttivo adottato per limare alcuni aspetti del concordato preventivo biennale: per la riforma fiscale non è ancora tempo di pausa estiva, ma si guarda più indietro, a perfezionare quanto già approvato, che avanti.

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