Global minimum tax: decreto MEF in pubblicazione in Gazzetta Ufficiale

Tommaso Gavi - Imposte

Nuovo decreto in arrivo sulla global minimum tax, con le regole sull'imposizione integrativa. Il testo è in fase di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale

Global minimum tax: decreto MEF in pubblicazione in Gazzetta Ufficiale

Un altro tassello attuativo della global minimum tax è in arrivo.

Il MEF ha reso noto che il decreto 20 dicembre 2024 del viceministro dell’Economia e delle Finanze è in fase di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Tra le varie disposizioni inserite nel testo ci sono quelle che riguardano diversi aspetti dell’imposizione integrativa, uno dei tre pilastri su cui si basa il livello minimo di tassazione dei gruppi multinazionali o nazionali di imprese.

Global minimum tax: decreto MEF in pubblicazione in Gazzetta Ufficiale

Le regole della global minimum tax si delineano sempre di più, anche a livello di ordinamento italiano.

Dopo il decreto dello scorso 1° luglio, firmato dallo stesso viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo, è in arrivo in Gazzetta Ufficiale il decreto del 20 dicembre 2024.

MEF - Decreto global minimum tax
Testo del decreto del 20 dicembre 2024, in fase di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Ad anticiparlo è il comunicato stampa del MEF del 23 dicembre, che dà conto del nuovo decreto con varie disposizioni sul livello minimo di imposizione del 15 per cento per grandi gruppi di imprese.

Lo scorso decreto stabiliva le regole sul ambito soggettivo di applicazione, modalità di calcolo e diversi altri aspetti.

Il nuovo decreto contiene, invece, disposizioni su diversi aspetti dell’imposizione integrativa:

  • i fondi sovrani;
  • il criterio forfetario per l’individuazione delle attività ausiliarie;
  • il trattamento degli strumenti di copertura;
  • l’annullamento del debito e il suo effetto sul reddito o perdita rilevante;
  • la semplificazione per le partecipazioni di portafoglio a breve termine;
  • le società di mutua assicurazione regolamentata;
  • le attività fiscali differite sostitutive del riporto delle perdite;
  • le regole generali di conversione valutaria;
  • il regime transitorio di allocazione delle imposte dovute ai sensi di un regime CFC Misto.

Il nuovo decreto in arrivo, emanato ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 27 dicembre 2023, n. 209 stabilisce le scelte che possono essere effettuate dai gruppi multinazionali o nazionali.

Nello specifico i soggetti hanno le seguenti possibilità:

  • escludere gli utili e le perdite su cambi che si riflettono nell’utile o nella perdita contabile netta dell’esercizio di un’impresa o di un’entità a controllo congiunto;
  • escludere l’effetto dell’annullamento di un debito, contabilizzato da un’impresa o da un’entità a controllo congiunto nell’utile o nella perdita contabile netta dell’esercizio, ai fini della determinazione del reddito o perdita rilevante di tale impresa o di tale entità a controllo congiunto;
  • includere nel calcolo del reddito o perdita rilevante di un’impresa o di una entità a controllo congiunto i dividendi da questa percepiti relativi a tutte le partecipazioni di portafoglio detenute;
  • trattare un’entità d’investimento o un’entità assicurativa di investimento appartenente al gruppo come un’entità fiscalmente trasparente, quando l’impresa proprietaria è una società di mutua assicurazione regolamentata.

Global minimum tax: cosa stabilisce il decreto del MEF

Il decreto del MEF del 20 dicembre, con le disposizioni varie sulla global minimum tax, è composto da dieci articoli, uno per ciascun tema anticipato in precedenza.

Nel art. 1 sono contenute le definizioni dei termini utilizzati con maggiore frequenza, in linea con le disposizioni del decreto legislativo n. 209/2023 e con le previsioni OCSE.

L’articolo 2 riguarda le entità statali, “Governmental Entity”, escluse dall’dall’applicazione delle regole GloBE. In tale definizione sono inclusi i fondi sovrani, indipendentemente dalla forma giuridica assunta.

Nell’art. 3 è precisato il significato di “attività ausiliarie”, mentre nell’art. 4 sono stabilite le regole sul trattamento degli Strumenti di Copertura del rischio di cambio degli investimenti netti in una gestione estera.

Nell’art. 5 viene presa in considerazione la fattispecie in cui il creditore, senza essere rimborsato, libera o esonera un’impresa o un’entità a controllo congiunto dal pagamento dell’importo dovuto nei suoi confronti.

Nell’art. 6 sono disciplinate le semplificazioni previste dall’Inclusive Framework, mentre nell’art. 7 vengono fornite indicazioni sulle modalità di applicazione dell’opzione prevista nell’articolo 49 del Decreto Legislativo, nel caso in cui un’entità di investimento è detenuta da una Società di Mutua Assicurazione Regolamentata ossia una compagnia assicurativa regolamentata di proprietà esclusiva degli assicurati.

Nell’art. 8 sono invece contenute disposizioni sull’imposizione integrativa, in specifici casi in cui viene assoggettato a imposizione il reddito di fonte estera.

L’art. 9 stabilisce regole in materia di conversione valutaria mentre l’art. 10 è dedicato al regime transitorio di allocazione delle imposte rilevanti collegate ad un Regime CFC Misto.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network