Fattura elettronica obbligatoria dal 2019, pro e contro: ecco quali nelle opinioni raccolte presso i nostri lettori.
Mancano ormai pochi mesi al 1° gennaio 2019, data in cui entrerà (o dovrebbe entrare...) in vigore l’obbligo di fattura elettronica obbligatoria nei rapporti B2B.
Nella giornata di ieri, la redazione di Informazionefiscale.it ha condotto un sondaggio fra i lettori iscritti alla nostra newsletter, chiedendo chi fosse favorevole e chi contrario all’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica fra privati, chiedendo anche di esprimere un parere in merito.
Abbiamo così deciso di pubblicare i contributi più significativi dei nostri lettori, distinguendo tre macro categorie:
- coloro che sono favorevoli ma con un percorso graduale - facoltà dal 2019 ed introduzione successiva dell’obbligatorietà;
- coloro che si dichiarano contrari;
- coloro che si dichiarano a favore.
Dal punto di vista numerico il sondaggio non lascia molti dubbi: circa il 90% dei lettori che si è espresso si dichiara contrario all’entrata in vigore dell’obbligo generalizzato di fattura elettronica fra privati.
Ecco le opinioni più significative che abbiamo raccolto.
Fattura elettronica obbligatoria dal 2019? Meglio facoltativa e con un percorso preparatorio più lungo
Uno degli aspetti più ricorrenti nelle opinioni espresse nel sondaggio promosso da Informazione Fiscale è quello relativo alla tempistica dell’obbligatorietà, con molti lettori che hanno espresso la preferenza verso un percorso che parta dalla fattura elettronica inizialmente facoltativa, per poi eventualmente arrivare all’obbligatorietà dopo un percorso più lungo.
Ecco alcune delle opinioni che abbiamo raccolto e che vanno in questa direzione.
Secondo Pietro Pozzi:
“Come al solito in Italia si obbligano piccoli, piccolissimi contribuenti ad assolvere obblighi di cui non si ha nemmeno idea di cosa siano, generando confusione e paure, costi e scoramento. Prima sarebbe meglio un percorso meno invasivo e preparato. Io dico no all’obbligo da gennaio”
Secondo Matteo Di Maggio occorrerebbe partire con dei parametri di inclusione precisi:
“La fattura elettronica obbligatoria fra privati va bene per aziende con strutture idonee ma solo a partire da ricavi superiori 500.000,00 euro (ricordiamo che uno dei punti più discussi negli ultimi mesi è stato proprio quello del perimetro di inclusione/esclusione dei soggetti obbligati all’emissione/ricezione/conservazione della fattura elettronica, ndR)”
Secondo Marco Cucchi il periodo di transizione dovrebbe durare almeno per tutto il 2019:
“Sono concorde con l’introduzione della fattura elettronica ma ci deve essere un periodo di almeno un anno in cui sia parallela la possibilità di emetterla in alternativa a quella tradizionale. In Italia ci sono moltissimi contribuenti titolari di partita IVA che non sanno usare la posta elettronica, che emettono fatture scritte a mano, che non sanno usare il computer in genere, ecc, ecc. Mi auguro che ci sia comprensione da parte del ministero”.
Secondo il dottore commercialista Antonio Canino la fattura elettronica dovrebbe riguardare solo in via facoltativa e non obbligatoria i contribuenti in regime di contabilità semplificata:
“L’obbligatorietà della fattura elettronica fra privati non tiene conto della realtà fattuale e creerà per le piccole realtà economiche grosse difficoltà organizzative e aggravi o di costi.
L’obbligatorietà inoltre, per tali piccole realtà, a mio avviso finisce con limitare la libertà dell’organizzazione del proprio lavoro.
Ritengo opportuno che, per i contribuenti in regime semplificato, sia introdotta la possibilità di avvalersene in via opzionale”.
Secondo Antonio Restivo, commercialista e revisore legale dei conti, la bontà del progetto di fatturazione elettronica fra privati avrà successo soprattutto se l’Agenzia delle Entrate riuscirà a garantire alti standard dei propri servizi informatici.
Fattura elettronica obbligatoria dal 2019? Ecco le ragioni di chi è contrario
Il sondaggio condotto dalla redazione di Informazione Fiscale ha evidenziato una netta prevalenza di coloro che si dicono contrari all’introduzione della fattura elettronica obbligatoria fra privati, con un 90% di pareri sfavorevoli sul campione preso come riferimento.
Le ragioni dei no sono molteplici: aumento della burocrazia, aumento dei costi, nessun vantaggio reale in termini di lotta all’evasione fiscale.
Per esempio, secondo Leonardo Todisco:
“L’introduzione della fattura elettronica obbligatoria fra privati è una circostanza estremamente negativa; chi ha pensato questa rivoluzione fiscale non ha una conoscenza pratica del problema.
Obbligare chiunque alla fatturazione elettronica comporterà maggiori aggravi economici e finanziari per tutti: in primis per i piccoli, piccolissimi imprenditori (ad es. agricoltori) che dovranno recarsi dai propri consulenti con notevole perdita di tempo, per poter emettere quelle poche fatture di vendita della propria produzione. A seguire per le pmi, anch’esse obbligate a dotarsi di un programma e, se necessario di un addetto amministrativo, con aumento di costi. E di seguito ancora per tutti gli altri casi per i quali rivolgersi al proprio consulente (con aggravio di costi oltre che di tempo non proprio disponibile).
Non credo che servirà tanto ad evitare eventuali evasioni fiscali; i controlli esistono, le normative sono state già emanate, si tratta solo di applicarle.”
Parere simile espresso dal nostro lettore Mario Biffi, secondo il quale:
“la fattura elettronica avrà più svantaggi che vantaggi. Non servirà per l’evasione, anzi forse sarà un nuovo incentivo. Le grandi evasioni non si bloccano così.
Produrrà solamente un po’ più di rigidità, più burocrazia è più costi. I piccoli imprenditori, professionisti e piccole aziende subiranno costi non proporzionati alla propria attività e sarà vissuto come l’ennesima vessazione del fisco”
Secondo Silvana Passaro, Tributarista Ancot, la fattura elettronica obbligatoria vedrà fondamentalmente un unico grande vincitore:
“Con la fattura elettronica obbligatoria fra privati sorgeranno non poche difficoltà, in particolare per le aziende, il tutto a favore di una buona occasione di business per case di software.
Per i consulenti parecchio lavoro in più non tutto remunerato, l’unica nota positiva è che le fatture non si possono più perdere”.
Non poteva mancare nelle opinioni di coloro che si dichiarano contrari alla fattura elettronica, la considerazione per la quale “l’evasore non fa la fattura elettronica (così come non faceva lo spesometro...” (frase del collega dottore commercialista Guido Koch). Secondo il nostro lettore Enzo, infatti:
“Non credo che la fatturazione elettronica risolva (anche in parte) il problema dell’evasione fiscale. Chi non rilascia fattura fiscale cartacea, non rilascerà neanche quella elettronica. Penso, invece, che si debba escogitare il modo di fare emettere comunque la fattura ai professionisti, con più controlli fiscali. Non riesco a spiegarmi come possono giustificare il loro tenore di vita dichiarando dei redditi vergognosi. Mi auguro che i cosiddetti esperti trovino quanto prima la soluzione.”
Fattura elettronica obbligatoria dal 2019: i motivi di coloro che si dichiarano favorevoli
Il sondaggio condotto dalla redazione di Informazionefiscale.it ha visto circa il 10% dei partecipanti dichiararsi favorevole (o comunque non contrario a priori) all’introduzione dell’obbligo generalizzato di fattura elettronica B2B a partire dal prossimo 1° gennaio 2019.
Anche qui le ragioni sono molteplici.
Per esempio, Diego Giachin - programmatore informatico ed imprenditore - ritiene che la fattura elettronica rappresenti un indubbio vantaggio per le aziende. E all’interno di un interessante contributo che invitiamo i lettori interessati ad approfondire, Diego spiega le ragioni operative per le quali la fattura elettronica porterà benefici per le imprese.
Secondo l’imprenditore Carmine Giattanasio, invece, la questione centrale è una revisione complessiva di sistema:
“la fatturazione elettronica obbligatoria potrà rappresentare un punto di svolta per la lotta all’evasione, ma questo obbligo non deve rimanere un punto isolato ma dovrà essere da subito accompagnato da una semplificazione degli adempimenti burocratici a carico delle imprese che spesso sono causa di costi aggiuntivi, oltre a imposte e tasse che il fisco preleva annualmente da noi imprenditori, e da una riduzione delle stesse imposte e tasse”
Secondo Sabrina Iacomelli non si può pensare di proseguire con il classico sistema delle fatture cartecee:
“A mio parere la fatturazione elettronica è un sistema al passo con i tempi che stiamo vivendo. La fattura cartacea che viene ancora inserita a mano nella contabiltà appartiene al passato.
La fatturazione elettronica è un passaggiio inevitabile al quale tutti si dovranno abituare.
L’introduzione poteva essere più graduale, ma forse imponendo la fatturazione elettronica solo per alcuni contribuenti verrebbe meno uno degli obiettivi di questa rivoluzione fiscale cioé quello di ridurre l’evasione fiscale.
Con questo sistema sicuramente le fatture false si ridurranno, le società saranno costrette a dichiarare quasi tutto poiché i bilanci saranno più precisi anche se l’economia parallela, quella totalmente sconosciuta al fisco, ci sarà sempre...”
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Fattura elettronica obbligatoria dal 2019: pro e contro