Fattura elettronica, polemica sull'interrogazione al Ministro dell'Economia Giovanni Tria del 9 gennaio 2019: il sistema dell'Agenzia delle Entrate funziona, ma la realtà è ben diversa.
Fattura elettronica, nuovo capitolo della serie sui malfunzionamenti del sistema: questa volta il protagonista è il Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che difende a spada tratta l’Agenzia delle Entrate.
Durante l’interrogazione alla Camera n. 3-00413 del 9 gennaio 2019, il Ministro Tria afferma che non si sono riscontrate anomalie dall’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica. I problemi rilevati dagli utenti riguarderebbero non il sistema dell’Agenzia delle Entrate bensì alcuni software privati.
Una dichiarazione che ha scatenato non poche polemiche, oltre che una dura reazione da parte dell’On. Galeazzo Bignani di Forza Italia, portavoce delle richieste di imprese e professionisti che, dopo il caos generato dai blocchi costanti del SdI, ha richiesto pubblicamente le dimissioni del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Antonino Maggiore.
Ma la nuova puntata della serie a puntati sulla fatturazione elettronica si arricchisce di nuovi dettagli ed è proprio l’Agenzia delle Entrate, in un’intervista rilasciata dal suo Direttore al Sole24Ore, a dichiarare che con i dati delle fatture elettroniche sarà messo a punto un nuovo sistema di analisi del rischio evasione.
I rischi per chi non emette ancora fattura elettronica sono quindi dietro l’angolo. Sono state molte le segnalazioni di commercianti, soprattutto quelli più piccoli, del tutto all’oscuro circa il nuovo obbligo di fatturazione elettronica e che anche dopo il 1° gennaio 2019 continuano ad emettere e consegnare le ordinarie fatture cartacee (ormai prive di validità fiscale).
Un caos legato anche alle diverse modifiche normative introdotte nel corso degli ultimi mesi, dal maggior tempo concesso per i primi sei mesi, alla moratoria delle sanzioni fino alle novità sul divieto per gli operatori sanitari. Novità per le quali si attendono ancora chiarimenti ufficiali da parte delle Entrate.
Fattura elettronica, nell’interrogazione alla Camera Tria difende l’Agenzia delle Entrate
Le segnalazioni sui malfunzionamenti del sistema dell’Agenzia delle Entrate hanno caratterizzato l’avvio a partire dal 1° gennaio 2019 dell’obbligo di fatturazione elettronica.
Ancora oggi sono diverse le imprese ed i commercialisti che agiscono come intermediari che lamentano come il sito dell’Agenzia delle Entrate risulti spesso non disponibile. Il tutto con un rallentamento notevole dell’attività lavorativa quotidiana e con disagi che vanno ad intaccare uno degli adempimenti quotidiani di migliaia di titolari di partita IVA.
Fare fattura è diventato un rebus, tra regole poco chiare ed una normativa frammentaria ed oggetto di diverse modifiche. Ma alle accuse di criticità operative del sistema dell’Agenzia delle Entrate, il Ministro Giovanni Tria nega che vi siano problemi:
“Relativamente alle segnalazioni di criticità prospettate dagli interroganti, nel premettere che eventuali problemi che hanno riguardato non il sistema dell’Agenzia ma, piuttosto, singoli software di produttori privati, si fa presente che sono state poste in essere numerose attività di monitoraggio del sistema. In particolare, nelle settimane antecedenti il 1° gennaio 2019 sono stati effettuati dalla SOGEI numerosi benchmark per verificare la tenuta del sistema, mentre dal 1° gennaio 2019 delle apposite sonde rilevano, in via automatica, ogni 5-10 minuti, eventuali anomalie. Le sonde non hanno evidenziato, ad oggi, alcuna anomalia.”
Non solo le sonde non hanno rilevato anomalie nel sistema, ma l’Agenzia delle Entrate non avrebbe ricevuto segnalazioni. Neppure i 60 funzionari inviati sul territorio hanno rilevato rallentamenti o malfunzionamenti. Il Ministro dell’Economia risponde quindi sottolineando come ad oggi le segnalazioni di anomalie siano state denunciate da un’unica associazione di commercialisti e non dall’Ordine della categoria o da altri professionisti.
L’associazione critica è l’ANC, che aveva ribadito le proprie perplessità sulla tenuta del sistema delle Entrate anche nell’intervista rilasciata ad Informazione Fiscale dal Presidente Marco Cuchel.
Fattura elettronica, la presa di posizione di Tria lontana dalla realtà
Nessun maggior costo per le imprese ed i professionisti: proprio per evitare ulteriori esborsi di denaro per le partite IVA, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione un pacchetto di servizi del tutto gratuiti.
Quello che sostengono quindi le associazioni di categoria, tra cui l’ANC ma anche il Codacons (che ha presentato un esposto contro i disservizi causati dall’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica) è pura fantasia?
Vale la pena riportare di seguito la risposta dell’On. Galeazzo Bignami di Forza Italia, il deputato firmatario dell’interrogazione al Ministro Tria:
“Ma come si fa a dire che non ci sono problemi, quando abbiamo decine e decine di migliaia di segnalazioni? Come si fa a dire che non ci sono problemi, quando abbiamo addirittura la satira che si sta consumando su questo fatto? Voi dovete prendere per un orecchio il direttore dell’Agenzia delle entrate e dire: ma che cosa avete combinato? Non potete dubitare di quello che affermano centinaia e migliaia di italiani.”
È dura la presa di posizione di Forza Italia, che ha richiesto pubblicamente le dimissioni del Direttore dell’Agenzia delle Entrate.
Ma, al netto della discussione in Aula e del dibattito politico che vedrà la fatturazione elettronica come l’inevitabile protagonista delle contestazioni delle opposizioni contro il Governo, il dato lampante è che a 10 giorni dall’avvio dell’obbligo di fare fattura in formato elettronico la situazione è quella di un vero e proprio limbo.
Tra chi prova ad emettere fattura nel nuovo formato XML tramite il SdI, che funziona a singhiozzo, e chi rifiuta di adeguarsi al nuovo obbligo in vigore dal 1° gennaio 2019, saranno mesi caldi sul fronte fiscale. Arriveranno ancora novità e, oltre ai chiarimenti necessari (per i quali l’Agenzia delle Entrate non potrà continuare a limitarsi all’aggiornamento delle FAQ), sarà la lotta all’evasione la protagonista dell’anno.
A dichiararlo è il Direttore Maggiore che, nell’intervista rilasciata al Sole24Ore e pubblicata il 10 gennaio 2019, dichiara che i nuovi dati inviati tramite le fatture elettroniche saranno alla base delle nuove analisi di rischio per il contrasto alle frodi fiscali (attualmente avviate in via sperimentale solo per alcune società).
Spazio inoltre alla precompilata IVA che non sostituirà le comunicazioni delle liquidazioni periodiche e la dichiarazione annuale, ma fornirà un primo supporto ad imprese e professionisti.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Fattura elettronica, Tria difende le Entrate: il sistema funziona