POS obbligatorio 2017: oggi il Consiglio dei Ministri approverà il decreto legislativo per la riduzione delle commissioni per i pagamenti di importo inferiore ai 5 euro. Ecco le novità.
POS obbligatorio 2017 ma con riduzione dei costi di commissione per i pagamenti inferiori ai 5 euro.
Il decreto legislativo attuativo della direttiva UE del 2015 sarà discusso e molto probabilmente approvato già oggi, 15 settembre 2017, durante il Consiglio dei Ministri.
Si tratta di una novità che va di pari passo con l’introduzione, così come annunciato dal viceministro dell’Economia Casero, dell’obbligo per artigiani e commercianti di accettare pagamenti con bancomat, anche se di importo minimo.
Nell’ultimo periodo si è molto parlato dell’introduzione di sanzioni, seppur di importo minimo, per i commercianti che non accetteranno i pagamenti con bancomat o carte di credito.
L’obbligo, introdotto con la Legge di Stabilità 2016, era rimasto inattuato proprio per la mancanza di un decreto attuativo che fissasse l’importo delle sanzioni per violazioni della norma.
Il decreto sul POS obbligatorio 2017 è stato annunciato per la fine di settembre, anche se all’iniziale annuncio di Casero non sono seguite ulteriori novità.
Con il Consiglio dei Ministri di oggi e con la discussione del decreto legislativo sulla riduzione delle commissioni per i pagamenti con POS verrà fatto un ulteriore passo in avanti verso l’introduzione del bancomat obbligatorio nel 2017.
POS obbligatorio ma con riduzione delle commissioni. Decreto oggi al Consiglio dei Ministri
Il decreto legislativo che riduce le commissioni bancarie per i pagamenti con POS sarà discusso, e molto probabilmente approvato, oggi durante il Consiglio dei Ministri. Si tratta dell’attuazione di una Direttiva Europea del 2015, con la quale vengono appunto introdotti costi di commissione inferiori per tutti i pagamenti con carta di credito e bancomat che non superino i 5 euro d’importo.
Secondo quanto previsto dalla bozza del decreto legislativo, come diffuso sul sito della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome:
"Per le operazioni nazionali tramite carta di credito ad uso dei consumatori di importo inferiore a 5 euro i prestatori di servizi di pagamento applicano una commissione interbancaria di importo ridotto rispetto a quelle applicate alle operazioni di importo pari o superiore a 5 euro"
Per i pagamenti con POS di importo fino a 5 euro verrà applicato un massimale dello 0,3% sul totale del pagamento effettuato con carte di credito, e dello 0,2% per chi paga con carte di debito, così come previsto negli altri Paesi dell’UE che hanno già recepito la direttiva del 2015.
POS obbligatorio 2017: no all’aumento dei prezzi per i consumatori
Il decreto legislativo che sarà approvato oggi dal Consiglio dei Ministri non soltanto fissa dei limiti ai costi di commissione per i pagamenti con carta di credito o debito fino a 5 euro, ma intende anche tutelare i consumatori.
Come noto, la notizia che presto entrerà in vigore l’obbligo di accettare pagamenti con bancomat anche se di importo minimo ha destato non poche polemiche tra professionisti, artigiani e commercianti, proprio in relazione agli alti costi di commissione previsti dalle banche.
Con l’introduzione di un limite ai costi di commissione per i pagamenti con bancomat verrebbe di fatto arginato uno dei problemi collegati all’obbligo di POS. Non solo: il decreto legislativo che discuterà il Governo introdurrà anche tutele per i consumatori.
Stando alle indiscrezioni, verrà chiaramente disposto che gli esercenti non potranno aumentare i prezzi per chi richiederà di effettuare il pagamento con carte di credito o bancomat.
Insomma, tutto è pronto per la piena introduzione dell’obbligo per professionisti, artigiani e commercianti di accettare pagamenti con bancomat e carte di credito.
Se fino ad oggi molti di questi hanno violato la norma, introdotta già nel 2016, l’arrivo di apposite sanzioni e di una disciplina legislativa ah hoc porterà alla necessità inderogabile di dotarsi di POS, cosa che per molti esercenti (soprattutto quelli più piccoli) rischia di diventare l’ennesimo aggravio di costi per lo svolgimento della propria attività.
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