Nella risposta all'interpello n. 12 del 12 gennaio 2023 l'Agenzia delle Entrate fornisce alcuni chiarimenti in merito al campo IVA dei servizi editoriali online di pubblicazione e di accesso a banche dati
L’Agenzia delle Entrate nella risposta all’interpello n. 12 del 12 gennaio 2023 si esprime in relazione al campo IVA per i servizi online cosiddetti “Publish e Read”, che offrono al cliente un servizio di accesso online a riviste e banche dati e uno di pubblicazione dei propri articoli.
L’attività di pubblicazione, se resa da una società estera a consumatori stabiliti in Italia, si qualifica come un servizio generico ed è fuori campo IVA perché viene a mancare il requisito territoriale.
I servizi di accesso, invece, dato che si configurano come servizi elettronici, sono considerati effettuati sul territorio nazionale.
L’aliquota IVA al 4 per cento, dunque, sarà applicabile solamente nei casi in cui prevale il servizio di accesso.
Servizi editoriali online: i chiarimenti delle Entrate sui criteri di applicazione dell’IVA
Per l’applicazione dell’IVA alle prestazioni editoriali “Publish e Read” bisogna vedere qual è il servizio prevalente tra quello di pubblicazione e quello di lettura.
I chiarimenti arrivano dall’Agenzia delle Entrate tramite la risposta all’interpello n. 12 del 12 gennaio 2023.
Il quesito riguarda una società straniera che opera nel settore dell’editoria, offendo servizi di pubblicazione articoli e di accesso alle proprie banche dati, e non ha una stabile organizzazione o identificazione ai fini IVA in Italia.
In particolare, si chiede all’Agenzia quale debba essere il trattamento IVA da applicare ai servizi di lettura e pubblicazione.
In primo luogo, l’Agenzia sottolinea come i servizi elettronici siano soggetti a tassazione nello Stato membro in cui il soggetto non passivo di IVA che li acquista si è stabilito oppure ha il domicilio (articolo 58 della Direttiva n. 112/2006).
Se da una parte il servizio di accesso alle banche dati può essere considerato un servizio elettronico (fornito in maniera standardizzata e automatizzata tramite piattaforma), quello di pubblicazione no, poiché prevede un significativo intervento umano.
A questo punto, occorre verificare se le prestazioni, alla luce dell’assetto contrattuale complessivo, possano essere considerate:
- distinte tra loro;
- unitarie.
In quest’ultimo caso si deve verificare quale sia la prestazione principale.
Servizi editoriali online: quando non si applica l’IVA al 4 per cento?
Ai fini del trattamento IVA, infatti, specifica l’Agenzia, ciascuna prestazione deve essere considerata, di regola, come autonoma e indipendente.
“Tuttavia, quando un’operazione comprende più elementi, si pone la questione se la stessa debba essere considerata come costituita da una prestazione unica o da diverse prestazioni distinte e indipendenti, da valutare separatamente agli effetti dell’imposta sul valore aggiunto.”
In un caso come quello in esame, sottolinea l’Agenzia, se è possibile distinguere il servizio di accesso da quello di pubblicazione, quest’ultimo si qualifica come una prestazione generica e pertanto resta fuori dal campo IVA perché viene meno il requisito territoriale.
I servizi elettronici, invece, se in favore di soggetti non passivi di IVA residenti o stabiliti nello Stato sono considerati come effettuati sul territorio.
L’IVA è dovuta al 4 per cento se i prodotti sono provvisti di codice ISBN o ISSN.
Nell’ipotesi in cui, invece, i due servizi formino un unico pacchetto di offerta per il quale è previsto un singolo corrispettivo, l’oggetto principale del servizio diventa quello di pubblicazione. In questo caso la misura dell’aliquota IVA da applicare:
“deve essere individuata in funzione del rapporto di prevalenza esistente tra gli elementi che compongono l’operazione economicamente unitaria, tenendo conto dell’importanza non solo quantitativa ma anche qualitativa di tutti gli elementi che lo compongono, secondo la specifica regolamentazione degli interessi delle parti, come emerge dal contratto (cfr. causa C463/16 del 18 gennaio 2018; risoluzione n. 51/ del 21 maggio 2019).”
L’IVA al 4 per cento sarà applicabile solo dove risulta prevalente il servizio di accesso.
- Agenzia delle Entrate - Interpello n. 12 del 12 gennaio 2023
- IVA – Servizi di accesso a riviste e banche dati on line e di pubblicazione di articoli resi a committenti non soggetti passivi – Artt. 7–ter e 7–octies del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 – n. 18) della Tabella A, parte II, allegata al D.P.R. n. 633/1972
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Servizi editoriali online: i chiarimenti delle Entrate sui criteri di applicazione dell’IVA