Fattura elettronica, continuano blocchi e rallentamenti del portale Fatture e Corrispettivi ma l'Agenzia delle Entrate smentisce: è tutto regolare.
La fattura elettronica parte con il piede sbagliato: sono numerose le segnalazioni di blocchi e rallentamenti del portale Fatture e Corrispettivi e come molti temevano il sito dell’Agenzia delle Entrate sembra essere letteralmente in tilt.
È stato un giovedì nero quello del 3 gennaio 2019, giornata nella quale molte imprese e professionisti non sono riusciti a trasmettere (e ricevere) le fatture elettroniche. Il SdI sembra già soffrire del sovraccarico di dati trasmessi, seppure (visto il periodo festivo) ancora non tutte le partite IVA sono tornate nel pieno dell’attività.
Tutto regolare, tuttavia, per l’Agenzia delle Entrate che con un comunicato stampa pubblicato nella serata di ieri smentisce le notizie di rallentamenti e malfunzionamenti del sito Fatture e Corrispettivi.
Peccato che la realtà sia ben diversa.
Fattura elettronica: sito in tilt, ma per l’Agenzia delle Entrate è tutto regolare
Il rischio che il sistema andasse in tilt era stato sottolineato da molti e, quasi per non smentire le aspettative, così è stato.
Molti lettori ci hanno segnalato che nella giornata di ieri è stato pressoché impossibile inviare le fatture elettroniche tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente dell’ANC Marco Cuchel.
“Il sistema non è al momento disponibile, si prega di riprovare più tardi”, questo il messaggio che ha dato il via al tam tam di segnalazioni da parte di imprese e professionisti.
Il rischio di rallentamenti e malfunzionamenti sul sito dell’Agenzia delle Entrate era una delle maggiori preoccupazioni dei molti titolari di partita IVA che, di certo, non possono passare le loro giornate ad attendere quando il sistema tornerà disponibile.
Non è d’altronde la prima volta che si segnalano difficoltà del genere e già al debutto dello spesometro la situazione era stata più o meno la stessa. Il problema è che adesso l’adempimento riguarda una delle attività quotidiane di chi fa impresa, emettere e ricevere fattura.
Nessuna anomalia o rallentamento per l’Agenzia delle Entrate
Visto che non bastava il danno, si è aggiunta anche la beffa: l’Agenzia delle Entrate, a seguito delle polemiche scatenate a causa delle segnalazioni di blocchi e rallentamenti, ha pubblicato nella tarda serata del 3 dicembre 2018 un comunicato stampa di smentita.
“Nessuna anomalia o rallentamento sul portale fatture e corrispettivi, con 1,5 milioni di fatture scambiate in meno di tre giorni”. Nel comunicato si legge che il partner tecnologico Sogei non ha rilevato problemi tecnici o rallentamenti e che i centri multicanale dell’Agenzia delle Entrate non hanno ricevuto segnalazioni.
“Per il 97% dei documenti inviati è stata già resa disponibile la ricevuta dell’invio prima degli ordinari 5 giorni previsti dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate”, conclude infine il comunicato che ha causato non poche polemiche tra gli utenti.
- Agenzia delle Entrate - comunicato stampa 3 gennaio 2019
- Fatturazione elettronica. Nessuna anomalia o rallentamento sul portale fatture e corrispettivi. Scambiate un milione e mezzo di e-fatture in meno di 3 giorni
Fatturazione elettronica: sarà questa la normalità?
La domanda che emerge spontanea dopo aver letto il comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate è se sarà questa la normalità alla quale bisognerà fare l’abitudine.
Bisognerà abituarsi ai problemi sul sito dell’Agenzia delle Entrate, rallentamenti e problemi tecnici erano già messi in preventivo dal partner tecnologico del Fisco, Sogei?
C’è chi sottolinea che siamo ai primi giorni dall’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica e che il sistema deve essere rodato non solo dai titolari di partita IVA ma anche dalla stessa Amministrazione.
Una giustificazione che non convince: l’avvio della “rivoluzione intelligente”, forse, richiedeva alcuni mesi di rodaggio per tutti.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Fattura elettronica: sito in tilt, ma per l’Agenzia delle Entrate è tutto regolare