Fattura elettronica, scadenza in arrivo per la conservazione a norma: il termine è fissato al 10 marzo 2021. Nuovo rinvio del termine per l'adesione al servizio di consultazione dell'Agenzia delle Entrate.
Fattura elettronica, scadenza in arrivo per la conservazione a norma. Nuova proroga, invece, per l’adesione al servizio di consultazione dell’Agenzia delle Entrate.
Il termine del 28 febbraio 2021 per aderire al servizio di consultazione delle fatture elettroniche è stato rinviato al 30 giugno 2021. Una nuova proroga, dovuta ancora una volta allo scoglio della privacy.
Nel calendario delle date da tenere a mente c’è invece la scadenza del 10 marzo 2021, termine ultimo per la conservazione a norma dei documenti emessi e ricevuti dal 1° gennaio 2019, anno di debutto della fatturazione elettronica. Anche in tal caso, l’Agenzia delle Entrate consente di aderire ad un servizio gratuito specifico.
Fattura elettronica, prorogata la scadenza del 28 febbraio 2021 per l’adesione al servizio di consultazione dell’Agenzia delle Entrate
Quella del 28 febbraio 2021 avrebbe dovuto essere la scadenza ultima per l’adesione al servizio di consultazione delle fatture elettroniche dell’Agenzia delle Entrate, al fine di poter visionare e scaricare anche i documenti emessi e ricevuti dal 1° gennaio 2019.
Il provvedimento pubblicato dalle Entrate domenica 28 febbraio ha disposto una nuova proroga del termine ultimo, che passa al 30 giugno 2021.
L’adesione al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche (facoltativa e non obbligatoria) è consentita anche dopo ma, in tal caso, sarà possibile visualizzare solo le fatture emesse e ricevute in data successiva.
Il servizio è disponibile all’interno del portale Fatture e Corrispettivi del sito dell’Agenzia delle Entrate, e consiste in due differenti funzionalità.
La voce “Dati rilevanti ai fini IVA”, consente di visualizzare le fatture emesse o ricevute nel trimestre o, impostando un range di date, in un periodo specifico. Utilizzando la funzione di ricerca avanzata è inoltre possibile indicare dati specifici (come la partita IVA o il numero identificativo della fattura) per visualizzare il documento di proprio interesse.
Il servizio di consultazione dell’Agenzia delle Entrate consente di visualizzare i dati del singolo documento (numero, data, identificativo fiscale del fornitore o cliente, imponibile, imposta), i documenti consegnati e quelli messi a disposizione del cliente per impossibilità di consegna.
Inoltre, è possibile visualizzare e scaricare la singola fattura, fino al 31 dicembre dell’anno successivo a quello di ricezione del documento da parte del SdI. Dopo tale termine, il file sarà cancellato.
La seconda delle funzionalità del servizio di consultazione dell’Agenzia delle Entrate è il “Monitoraggio dei file trasmessi”, che consente di monitorare l’elenco delle ricevute (scarto, consegna, impossibilità di recapito) di fatture elettroniche e note di variazione emesse in un determinato periodo.
Fattura elettronica, conservazione a norma entro il 10 marzo 2021
A differenza dell’adesione al servizio di consultazione, è obbligatorio adempiere alla conservazione a norma delle fatture elettroniche. La scadenza è fissata al 10 marzo 2021, termine che coincide con i tre mesi successivi dalla data ultima per la trasmissione della dichiarazione dei redditi 2020, secondo quanto disposto dall’articolo 7, comma 4 ter, del Decreto-legge del 10/06/1994 n. 357.
Quello del 10 marzo è il primo appuntamento con la conservazione delle fatture elettroniche, per le quali si applicano regole specifiche disciplinate dal CAD, il Codice dell’Amministrazione Digitale.
Se solitamente professionisti ed imprese si affidano a software house private per la conservazione delle fatture emesse e ricevute, è bene evidenziare che anche l’Agenzia delle Entrate dispone di un proprio servizio gratuito.
Per accedervi è necessario andare sempre sul portale “Fatture e Corrispettivi”, alla voce “Accedi alla sezione conservazione”. Aderendo all’accordo di servizio (standard e non “negoziabile”), si attiverà il servizio di conservazione delle fatture elettroniche e delle note di variazione transitate dal SdI.
La conservazione sarà automatica soltanto per i documenti emessi e ricevuti in data successiva all’adesione. Per gli altri, è necessario invece procedere con il caricamento manuale dei file.
Quest’ultimo aspetto rende evidente che quello dell’Agenzia delle Entrate è un servizio che ben si addice solo agli operatori più piccoli, con un numero limitato di fatture emesse e ricevute nel corso dell’anno (si pensi ai contribuenti forfettari, non obbligati alla fatturazione elettronica).
Per le aziende più strutturate, appare di gran lunga più conveniente affidarsi ad operatori privati.
In ogni caso, la scadenza per la conservazione dei documenti relativi al 2019 non cambia: l’appuntamento è fissato al 10 marzo 2021.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Fattura elettronica, conservazione e consultazione: scadenza e istruzioni