L’INPS ha ricalcolato l’importo dello sgravio contributivo previsto per coltivatori diretti e IAP under 40. Interessa gli iscritti alla previdenza agricola tra il 2020 e il 2022
Ricalcolato l’importo dell’esonero contributivo per gli agricoltori under 40, iscritti per la prima volta alla previdenza agricola tra il 2020 e il 2022.
Lo sgravio spetta al 100 per cento della contribuzione per i primi 24 mesi di attività.
In alcuni casi il beneficio è stato riconosciuto per un periodo inferiore rispetto a quello previsto. Le somme spettanti sono quindi state ricalcolate.
Gli interessati possono controllare l’operazione dal Cassetto previdenziale del contribuente.
Agricoltori under 40: l’INPS ricalcola l’esonero contributivo
L’INPS con il messaggio n. 3338, pubblicato il 9 ottobre 2024, annuncia di aver provveduto al ricalcolo dello sgravio contributivo previsto per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali (IAP) con meno di 40 anni.
Si tratta dell’incentivo previsto dall’articolo 1, comma 503, della legge n. 160/2019, che prevede un esonero del 100 per cento dal pagamento della contribuzione per i giovani agricoltori under 40 che si iscrivono nelle apposite gestioni INPS.
Il ricalcolo effettuato dall’INPS riguarda in particolare i coltivatori diretti e gli IAP che si sono iscritti alla previdenza agricola negli anni 2020, 2021 e 2022.
La norma prevede che per gli agricoli che hanno avviato l’attività in tale triennio, l’esonero debba essere riconosciuto al 100 per cento della contribuzione per i primi 24 mesi di attività.
La questione che ha portato l’INPS ad effettuare il ricalcolo degli importi sta nel fatto che l’Istituto, nella maggior parte dei casi, ha applicato il beneficio per due anni civili.
In questo modo, però, l’esonero è stato riconosciuto per un periodo minore rispetto a quanto previsto dalla normativa. Ad esempio, infatti, un giovane iscritto ad aprile 2020 non ha potuto beneficiare dello sgravio per 24 mesi bensì per 20 (aprile 2020-dicembre 2021).
Esonero agricoli under 40: risultati del ricalcolo nel cassetto previdenziale
Con il messaggio del 10 ottobre, dunque, l’INPS ha riconosciuto l’applicazione del beneficio per 24 mesi a partire dalla data di iscrizione alla previdenza e ha annunciato il ricalcolo delle somme spettanti ai contribuenti.
La concessione degli importi ricalcolati, specifica l’Istituto, è avvenuta sulla base delle verifiche relative alla normativa sul regime “de minimis”.
Per questo motivo, nel caso in cui gli importi residui fossero superiori alla capienza massima concedibile al singolo nucleo, il beneficio non è stato erogato.
Le risultanze della rielaborazione si possono visualizzare consultando la domanda precedentemente accettata e disponibile nel portale dell’INPS al seguente percorso:
“Cassetto previdenziale del contribuente - Telematizzazione - Consulta Richieste.”
In alternativa, sono disponibili anche nella sezione “News individuali”.
Infine, l’INPS sottolinea che l’estratto conto dei soggetti interessati è aggiornato centralmente e, pertanto, coloro che intendono usufruire dell’eventuale credito residuo possono presentare la domanda di compensazione con le consuete modalità.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Agricoltori under 40: l’INPS ricalcola l’esonero contributivo