Esenzione IMU prima rata 2020 in scadenza il 16 giugno per alberghi e stabilimenti balneari. Si tratta di un'abolizione temporanea e rientra nelle agevolazioni previste dal Decreto Rilancio per il settore del turismo, particolarmente colpito dall'emergenza coronavirus. Nel testo ufficiale i dettagli sulle strutture che possono beneficiarne.
Esenzione IMU prima rata 2020 per alberghi e stabilimenti balneari: con l’articolo 177 del Decreto Rilancio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 maggio 2020, la scadenza del 16 giugno viene cancellata dal calendario fiscale di alcune strutture turistiche.
L’agevolazione rientra nel pacchetto di agevolazioni pensate per supportare il settore del turismo, particolarmente colpito dall’emergenza coronavirus.
Dal bonus vacanze per le famiglie all’istituzione di un Fondo ad hoc con una dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2020, sono diverse le misure per arginare l’impatto negativo della crisi epidemiologica.
Esenzione IMU prima rata 2020 per alberghi e stabilimenti balneari nel Decreto Rilancio
L’esenzione IMU per alberghi e lidi trova spazio nel Decreto Rilancio.
Secondo il testo dell’articolo 177, la prima rata 2020 dell’imposta municipale propria, in scadenza il 16 giugno secondo il calendario ordinario, non dovrà essere versata in relazione a due categorie di immobili:
- quelli adibiti a balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché immobili degli stabilimenti termali;
- quelli che rientrano nella categoria catastale D/2, alberghi e pensioni con fini di lucro, a cui si aggiungono, anche le seguenti tipologie di immobili:
- agriturismo;
- villaggi turistici,
- ostelli della gioventù;
- rifugi di montagna,
- colonie marine e montane;
- affittacamere per brevi soggiorni;
- case e appartamenti per vacanze;
- bed & breakfast;
- residence e campeggi.
In quest’ultimo caso, c’è uno specifico requisito da rispettare: i proprietari devono essere anche gestori delle attività.
Si tratta di una misura “nata in considerazione degli effetti connessi all’emergenza sanitaria da COVID 2019”.
Nel testo, al comma 2 dell’articolo dedicato, si legge:
“Per il ristoro ai comuni a fronte delle minori entrate derivanti dal comma 1, e’ istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, un fondo con una dotazione di 74,90 milioni di euro per l’anno 2020. Alla ripartizione del Fondo si provvede con decreto del Ministro dell’interno di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Città ed autonomie locali, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto”.
Non solo l’esenzione IMU per alberghi e stabilimenti balneari per il settore turismo
L’esenzione IMU prima rata 2020 non è l’unica misura prevista dal Decreto Rilancio per il settore del turismo.
La novità si inserisce in un pacchetto di agevolazioni più ampio: dall’istituzione di Fondi ad hoc, 50 milioni sono destinati, ad esempio, alla sottoscrizione di quote o azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio e fondi di investimento, gestiti da società di gestione del risparmio, in funzione di acquisto, ristrutturazione e valorizzazione di immobili destinati ad attività turistico-ricettive, alla semplificazione degli adempimenti in materia di imposta di soggiorno, passando per il bonus vacanze 2020 che nasce con una doppia valenza: supportare il settore e le famiglie entro certi limiti di reddito.
Viene riconosciuto, infatti, direttamente ai nuclei familiari con ISEE non superiore a 40.000 euro, inizialmente la soglia prevista arrivava fino a 50.000 euro, un credito pari a 500 euro, che diventa di 300 euro per le famiglie di due persone e di 150 euro per i single, da utilizzare come segue:
- 80% sotto forma di sconto sulla somma dovuta alla struttura ricettiva, il valore si trasforma in credito di imposta per il gestore;
- 20% come detrazione al momento della dichiarazione dei redditi.
Il bonus vacanze 2020 potrà essere utilizzato dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 per i servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive e dai bed &breakfast.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Esenzione IMU prima rata 2020 per alberghi e stabilimenti balneari