Eredità senza conguaglio: imposta di registro agevolata all’1%

Domenico Catalano - Imposte di registro, ipotecarie e catastali

Agevolazione fiscale sulla divisione ereditaria senza conguaglio, ecco di cosa si tratta

Eredità senza conguaglio: imposta di registro agevolata all'1%

Divisione ereditaria senza conguaglio, un notaio chiede delucidazioni sulla corretta tassazione da applicare in relazione all’imposta di registro e a quelle ipotecarie e catastali rivolgendo direttamente un quesito all’Amministrazione finanziaria.

L’Agenzia delle Entrate ha fornito i vari chiarimenti operativi, evidenziando che:

  • l’imposta di registro va corrisposta per l’1%;
  • mentre quelle ipo catastali nella misura fissa di 200 euro.

Nel documento di prassi, via libera alla soluzione proposta dal contribuente.

Il cuore del quesito posto da un notaio è l’eredità senza conguaglio, nel caso in cui ad uno degli eredi spetti il diritto di usufrutto nell’abitazione della moglie defunta, per un valore pari ad un terzo della quota di eredità.

L’amministrazione finanziaria sposa interamente la soluzione proposta dal contribuente che identifica l’aliquota dell’imposta di registro all’1% e le imposte ipo-catastali nella misura fissa di 200 euro.

La soluzione prospettata risulta coerente con l’ordinamento poiché nel caso di divisione ereditaria non è presente alcun conguaglio.

In merito all’imposta di registro, l’Agenzia delle Entrate cita la sentenza numero 7606/2018 della Corte di Cassazione, che afferma:

“In tema di imposta di registro, in caso di scioglimento della comunione ereditaria (...) mediante assegnazione dei beni in natura e versamento di conguagli in denaro, ove i coeredi abbiano ricevuto il valore delle rispettive quote, si applica l’aliquota degli atti di divisione e non l’aliquota degli atti traslativi.

In quanto atto di natura dichiarativa, l’aliquota è determinata dall’articolo 3 della Tariffa, Parte I, allegata al TUR, Testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro, come spiegato anche nella circolare dell’Agenzia delle Entrate numero 18/E/2013.

Tassazione atti notarili
Circolare Agenzia delle Entrate numero 18/E/2013

Per la determinazione della quota fissa delle imposte ipotecarie e catastali l’Agenzia delle Entrate rimanda, invece, alla circolare numero 2/E/2014.

Divisione ereditaria senza conguaglio: i presupposti della risposta all’interpello dell’Agenzia delle Entrate

Nella prima parte del documento chiarificatore l’Agenzia delle Entrate ricapitola i presupposti dell’atto di divisione ereditaria senza conguaglio.

La risposta all’interpello riepiloga che:

“Lo scioglimento della comunione ha come conseguenza l’attribuzione a ciascun condividente della titolarità esclusiva su una parte determinata dei beni o diritti posseduti in comunione.”

Nel caso concreto la tripartizione dell’eredità assegna ai tre eredi, marito e due figli della defunta, diversi beni e diritti come segue:

  • piena proprietà del terreno alla prima figlia;
  • diritto di nuda proprietà dell’immobile abitativo e relativa pertinenza alla seconda figlia;
  • diritto di usufrutto vitalizio dell’immobile al padre e marito della defunta.

Nel momento in cui i valori rispettano le quote ereditarie non sorgono obblighi di conguaglio, come nel caso in questione.

A regolare la divisione ereditaria è l’articolo 34 del TUR, che impone di confrontare il valore complessivo della quota ricevuta con il valore totale, in modo da rispettare la parte che spetta di diritto.

Eredità, imposta di registro in caso di assenza di conguaglio
Interpello Agenzia delle Entrate numero 30/2020

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