Diffuso dal Ministero di Economia e Finanze il report relativo alle entrate tributarie nel periodo gennaio-aprile 2023. Nel primo quadrimestre dell'anno si registra una crescita del 3,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022, con quasi 5 miliardi di euro in più nelle casse dello Stato
Le entrate tributarie sono in crescita nel primo quadrimestre del 2023. Nel periodo da gennaio ad aprile sono entrati 150 miliardi di euro nelle casse dello Stato, un aumento del 3,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022.
Si registrano, infatti, quasi 5 miliardi di euro in più di gettito fiscale incassato dallo Stato in virtù della riscossione dei tributi.
I dati aggiornati sono stati diffusi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, tramite il comunicato del 5 giugno 2023.
Rispetto al passato si segnala che il gioco del lotto dal 2023 viene considerata una entrata extratributaria (mentre fino all’anno scorso era considerata come imposta indiretta) e che le entrate relative alla ritenuta sulle vincite è classificata come imposta diretta (fino al 2022 entrata extratributaria).
Entrate tributarie: nel primo quadrimestre 2023 crescita di 5 miliardi per le casse dello Stato
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il comunicato stampa n. 91 pubblicato il 5 giugno 2023 ha comunicato i dati relativi alle entrate tributarie dei primi quattro mesi dell’anno.
Nel primo quadrimestre 2023 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 150 miliardi di euro. Un dato che mostra una crescita del 3,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022. Si tratta, infatti, di circa 5 miliardi di euro in più nelle casse dello Stato.
Nello specifico, a segnare un dato positivo sono sia le imposte dirette sia quelle indirette.
Nei mesi da gennaio ad aprile, il maggiore gettito derivante dalle imposte dirette è di 2,4 miliardi di euro, con una crescita del 3,1 per cento rispetto al 2022. Le imposte indirette, invece, mostrano una crescita ancora maggiore, del 3,5 per cento, facendo registrare un incremento di gettito pari a 2,3 miliardi di euro.
Nel bollettino mensile, il MEF segnala anche che, a partire dal 2023, sono state introdotte alcune modifiche ai criteri di registrazione dei capitoli di bilancio tra le entrate tributarie e quelle extra-tributarie.
Ad esempio, il capitolo relativo al gioco del lotto, che nel 2022 faceva parte della sezione imposte indirette delle entrate tributarie, da quest’anno viene considerato una entrata extra-tributaria. Al contrario le entrate relative alla ritenuta sulle vincite, che fino al 2022 veniva considerata entrata extratributaria, dal 2023 rientra tre le imposte dirette.
Questo potrebbe comportare una mancanza di omogeneità nei confronti tra i mesi e i periodi degli anni 2022 e 2023.
Entrate tributarie 2023: imposte dirette e indirette
Il documento del Ministero specifica anche i valori relativi alle imposte dirette e a quelle indirette.
Per quanto riguarda le prime, si segnala un aumento di oltre 5 miliardi del gettito IRPEF, più 7,5 per cento rispetto al 2022.
Nello specifico, sono in aumento tutte le tipologie ritenute, di dipendenti del settore privato e pubblico e lavoratori autonomi.
Il MEF sottolinea inoltre l’incremento dell’IRES (più 60,8 per cento), delle ritenute sugli utili delle persone giuridiche (più 42,8 per cento) e dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione TFR versata dai sostituti d’imposta (più 105 per cento).
Le variazioni negative si registrano per l’imposta sostitutiva sui redditi e le ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale, così come per l’imposta sostitutiva sui redditi di capitale e sulle plusvalenze.
Per quanto riguarda le imposte indirette, si registra l’aumento dell’IVA, più 5,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022, per 2,3 miliardi di euro.
In particolare, la componente relativa agli scambi interni ha evidenziato un aumento del 6,6 per cento, mentre l’IVA sulle importazioni una diminuzione del 2,5 per cento.
Tra le altre imposte indirette si segnala il calo dell’imposta di bollo (meno 3,7 per cento), il calo dell’imposta sulle assicurazioni e quello dell’imposta di registro.
Il gettito delle entrate tributarie che derivano da attività di accertamento e controllo è in diminuzione, in particolare modo per quanto riguarda le imposte indirette.
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