Dichiarazione IVA precompilata: proroga al 2021 per le bozze dei registri e le Lipe pronte all'uso. Lo prevede l'articolo 142 del Decreto Rilancio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 maggio 2020, che sposta la data di debutto dal 1° luglio al 1° gennaio del prossimo anno.
Dichiarazione IVA precompilata: proroga al 2021 per le bozze dei registri e LIPE, liquidazioni periodiche, pronte all’uso.
Bisognerà aspettare ancora: le novità si applicano alle operazioni IVA effettuate dal 1° gennaio del prossimo anno.
A stabilirlo è il Decreto Rilancio pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 maggio 2020 che, con le disposizioni contenute nell’articolo 142, posticipa la data del debutto prevista per il 1° luglio.
La decisione, come evidenziava la relazione illustrativa delle prime bozze in circolazione, è frutto di una catena di cause: l’emergenza coronavirus, che comporta un ritardo nell’adozione del nuovo tracciato della fattura elettronica approvato con provvedimento del 28 febbraio 2020 e un possibile ritardo di adeguamento allo scontrino elettronico entro il termine del 1° luglio 2020 per i soggetti con un volume di affare inferiore a 400.000 euro.
Dichiarazione IVA precompilata: proroga al 2021
L’articolo 142 del testo del Decreto Rilancio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale come DL n. 34/2020, riscrive i tempi per l’avvio sperimentale dell’elaborazione delle bozze dei registri IVA e delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA da parte dell’Agenzia delle Entrate, prevedendo una proroga al 2021 e uniformando la data con il debutto della dichiarazione IVA precompilata.
Il testo interviene sull’articolo 4 del decreto legislativo numero 127 del 5 agosto 2015 e in particolare il comma viene riscritto come segue:
“1. A partire dalle operazioni IVA effettuate dal 1° gennaio 2021, in via sperimentale, nell’ambito di un programma di assistenza on line basato sui dati delle operazioni acquisiti con le fatture elettroniche e con le comunicazioni delle operazioni transfrontaliere nonché sui dati dei corrispettivi acquisiti telematicamente, l’Agenzia delle entrate mette a disposizione di tutti i soggetti passivi dell’IVA residenti e stabiliti in Italia, in apposita area riservata del sito internet dell’Agenzia stessa, le bozze dei seguenti documenti:
- a) registri di cui agli articoli 23 e 25 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633;
- b) liquidazione periodica dell’IVA;
- c) dichiarazione annuale dell’IVA.”
La novità è duplice con la riscrittura del comma 1:
- l’Agenzia delle Entrate avvia la predisposizione delle bozze dei registri IVA e delle LIPE in relazione alle operazioni a partire dal 1° gennaio 2021 e non più a partire dal 1° luglio 2020;
- la data di avvio della sperimentazione si allinea con quella inizialmente prevista per la dichiarazione annuale IVA: si elimina, dunque, il comma 1 bis che prevedeva un debutto differenziato.
La relazione illustrativa, che accompagnava la stesura iniziale del DL Rilancio, evidenziava le motivazioni alla base della proroga:
“La modifica normativa si rende opportuna in considerazione delle difficoltà che la situazione di emergenza epidemiologica da COVID-19 che, in particolare, comporterà un ritardo nell’adozione del nuovo tracciato della fattura elettronica approvato con provvedimento del 28.02.20, nonché - in capo agli esercenti con volume d’affari inferiore a 400.000 euro - un probabile ritardo di adeguamento all’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi entro il termine del 1° luglio 2020”.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Dichiarazione IVA precompilata: proroga al 2021 per le bozze dei registri e le LIPE