Dichiarazione IVA 2021, partenza ad ostacoli: si segnalano ritardi nell'elaborazione delle ricevute telematiche da parte dell'Agenzia delle Entrate. Una situazione che potrebbe ripercuotersi anche sui tempi per l'ottenimento dei rimborsi IVA.
Dichiarazione IVA 2021, ritardi nell’elaborazione delle ricevute telematiche da parte dell’Agenzia delle Entrate.
La fase di trasmissione della dichiarazione annuale, passo necessario per sbloccare i rimborsi IVA, è partita in salita. Dopo il ritardo nella messa a disposizione dei moduli di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, si segnalano ora ritardi nell’elaborazione delle ricevute di trasmissione.
Se da un lato è vero che c’è tempo fino al 30 aprile 2021 per l’invio, bisogna evidenziare che la trasmissione della dichiarazione annuale sblocca i rimborsi IVA spettanti. La situazione segnalata da alcuni lettori di Informazione Fiscale potrebbe quindi dilatare i tempi, già lunghi, per ottenere la somma legittimamente richiesta.
Dichiarazione IVA 2021, ritardi nell’elaborazione delle ricevute
La finestra per l’invio della dichiarazione IVA 2021 si è aperta il 1° febbraio. Una data di partenza già caratterizzata dai primi intoppi tecnici, derivanti dal ritardo con il quale sono stati messi a disposizione i moduli di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Se è vero che sono stati pubblicati nella serata del 1° febbraio, dall’altro lato è necessario considerare i tempi tecnici di adeguamento da parte delle software house. La conseguenza operativa è stata che, nella maggior parte dei casi, è stato possibile inviare la dichiarazione annuale soltanto a partire dal giorno 3 febbraio 2021.
Le problematiche operative però non sembrano risolte. La redazione di Informazione Fiscale ha ricevuto alcune segnalazioni in merito ai ritardi nell’elaborazione delle ricevute telematiche di invio della dichiarazione IVA 2021.
Se solitamente le dichiarazioni trasmesse all’Agenzia delle Entrate vengono elaborate in pochi minuti (nei primi giorni di trasmissione, in poche ore), ci viene segnalato che risultano ancora in elaborazione le ricevute telematiche di dichiarazioni IVA inviate in data 3 febbraio 2021. Due giorni di attesa, rispetto ai tempi rapidi previsti solitamente, fanno pensare a problemi tecnici da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Dichiarazione IVA 2021, ritardi nell’elaborazione delle ricevute con possibili conseguenze sui rimborsi IVA
La situazione di grave crisi economica causata dalla pandemia da Covid-19 impone tempi veloci per garantire liquidità alle imprese.
I provvedimento emergenziali emanati negli scorsi mesi non sono sempre riusciti a garantire un supporto tempestivo alle partite IVA in difficoltà, ma sulla gestione dell’ordinario si chiede linearità.
Come sopra evidenziato, la necessità di tempistiche tempestive per l’elaborazione della dichiarazione IVA 2021 non è solo una questione di “efficienza” della Pubblica Amministrazione, quanto di correttezza nel rapporto Fisco-contribuenti.
I tempi per ottenere i rimborsi IVA annuali si legano in maniera diretta ai tempi per l’elaborazione della dichiarazione annuale da parte dell’Agenzia delle Entrate. Cosa comportano i ritardi, prima per la messa a disposizione dei moduli di controllo, e poi per l’elaborazione delle ricevute telematiche?
Potrebbero dilatarsi ulteriormente i tempi per l’erogazione dei rimborsi IVA 2021, che già non spiccano per celerità.
Se si guarda alle ultime statistiche del MEF sui rimborsi IVA annuali, si scopre che in media servono 74 giorni (10,6 settimane) per l’approvazione. Servono ulteriori 7 giorni, in media, per l’erogazione della somma spettante.
Tempi che, se in periodi ordinari possono essere “sopportati”, diventano difficilmente gestibili in un periodo di grave crisi economica, con il rischio di scaricare le conseguenze di ritardi inspiegabili su chi sta cercando di restare a galla.
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