Dichiarazione IVA 2020, tra le novità c'è l'introduzione del quadro VQ per consentire ai contribuenti interessati di determinare il credito maturato a seguito di versamenti di IVA periodica non spontanei. Le istruzioni per la compilazione del nuovo quadro.
Dichiarazione IVA 2020, tra le novità del nuovo modello c’è il quadro VQ.
Tale quadro è stato introdotto per consentire ai contribuenti interessati di determinare il credito maturato a seguito di versamenti di IVA periodica non spontanei.
La scadenza della dichiarazione IVA 2020 è fissata al 30 aprile e i modelli possono essere inviati telematicamente a partire dal 1° febbraio.
I titolari di partita IVA devono provvedere all’adempimento facendo riferimento ai dati relativi al periodo di imposta 2019.
Le istruzioni per la compilazione delle dieci colonne del nuovo quadro.
Dichiarazione IVA 2020, la novità del quadro VQ: guida per la compilazione con le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate
La dichiarazione IVA 2020 presenta diverse novità.
Tra queste c’è l’introduzione del nuovo quadro VQ, che ha lo scopo di consentire la determinazione del credito maturato a seguito di versamenti di IVA periodica non spontanei.
Nelle istruzioni del nuovo modello IVA sono indicate tutte le informazioni utili per la corretta compilazione.
Il quadro VQ, dei versamenti periodici omessi, si compone di diverse parti utilizzabile in base al numero di quelli necessari.
Innanzitutto bisogna sottolineare che la compilazione di più moduli a causa della presenza di più quadri VQ non modifica il numero di moduli di cui si compone la dichiarazione da indicare sul frontespizio.
Ogni modulo del quadro VQ si compone di dieci colonne.
Vediamo ora come compilare il modulo VQ1, dal momento che gli altri devono essere compilati nella stessa maniera.
Dichiarazione IVA 2020, la novità del quadro VQ: le istruzioni per la compilazione delle colonne 1, 2, 3, 4, 5
Come già anticipato il quadro VQ della dichiarazione IVA 2020 è composto da diversi moduli, ciascuno con dieci colonne.
Vediamo ora le istruzioni per le prime cinque prendendo come esempio il primo modulo, VQ1.
Nei righi devono essere indicati i seguenti dati:
- colonna 1, l’anno d’imposta cui si riferisce l’IVA periodica non versata;
- colonna 2, la differenza, se positiva, tra l’IVA periodica dovuta e l’IVA periodica versata, pari alla differenza tra il campo 2 e la somma dei campi 3, 4 e 5 del rigo VL30 della dichiarazione annuale relativa all’anno d’imposta di colonna 1 ovvero del rigo VW30 nel caso di una procedura di liquidazione dell’IVA di gruppo (colonna 10 barrata);
- colonna 3, con riferimento all’anno d’imposta indicato in colonna 1, la differenza, se positiva, tra il credito che si sarebbe generato qualora l’IVA periodica dovuta fosse stata interamente versata entro la data di presentazione della relativa dichiarazione annuale (“credito potenziale”) e il credito effettivamente liquidato nel rigo VL33 della medesima dichiarazione. Il rigo va compilato solo se la predetta differenza è positiva e, in tal caso, va comunque compilato anche in assenza di versamenti non spontanei. Il “credito potenziale” è pari al risultato, se positivo, della somma algebrica dei seguenti campi del quadro VL della dichiarazione relativa all’anno d’imposta di colonna 1: (VL4 + VL11, col. 1 + VL12, col. 1 + VL24 + VL25 + VL26 + VL27 + VL28 + VL29 + VL30, col. 1 + VL31) – (VL3 + VL20 + VL21 + VL22 + VL23). Nel caso in cui i versamenti da indicare nelle colonne 5 e 6 si riferiscono all’imposta relativa a una procedura di liquidazione dell’IVA di gruppo (colonna 10 barrata), il credito effettivamente liquidato è quello indicato nel rigo VW33 del quadro VW del prospetto IVA 26 PR mentre il credito potenziale è quello che risulta dalla somma algebrica, se positiva, dei seguenti campi del citato quadro VW della dichiarazione relativa all’anno d’imposta di colonna 1: (VW4 + VW25 + VW26 + VW27 + VW28, col. 1 + VW29 + VW30, col. 1, + VW31) - (VW3 + VW20 + VW21 + VW22 + VW23 + VW24);
- colonna 4, non può essere compilata, l’ammontare dell’IVA periodica relativa all’anno d’imposta di colonna 1 versata, a seguito del ricevimento di comunicazioni d’irregolarità e/o a seguito della notifica di cartelle di pagamento, fino alla data di presentazione della dichiarazione relativa all’anno d’imposta precedente. Tale importo è pari alla somma dei versamenti indicati nelle colonne 4, 5 e 6 del quadro VQ del modello precedente, riferiti al medesimo anno di colonna 1;
- colonna 5, che non può essere compilata se l’anno indicato è il 2019, l’ammontare dell’IVA periodica relativa all’anno d’imposta di colonna 1 versata, a seguito del ricevimento di comunicazioni d’irregolarità (quota d’imposta dei versamenti effettuati con codice tributo 9001 e come anno di riferimento quello di colonna 1), nel periodo compreso tra il giorno successivo alla data di presentazione della dichiarazione relativa al 2018 e la data di presentazione della dichiarazione relativa al presente anno d’imposta.
Questi sono, dunque, le istruzioni relative alle prime cinque colonne del quadro VQ.
Dichiarazione IVA 2020, la novità del quadro VQ: le istruzioni per la compilazione delle colonne 6, 7, 8, 9 e 10
Le ultime cinque colonne del quadro VQ1, un modulo del nuovo quadro VQ della dichiarazione IVA 2020, devono essere compilate secondo le istruzioni fornite.
Se l’anno indicato è il 2019 le colonne 5, 6 e 7 non possono essere compilate.
Per la compilazione devono essere indicati i seguenti dati:
- colonna 6, che non può essere compilata qualora l’anno indicato sia il 2019, l’ammontare dell’IVA periodica relativa all’anno d’imposta di colonna 1 versata, a seguito della notifica di cartelle di pagamento, nel periodo compreso tra il giorno successivo alla data di presentazione della dichiarazione relativa al 2018 e la data di presentazione della dichiarazione relativa al presente anno d’imposta;
- colonna 7, che non può essere compilata se l’anno indicato è il 2019, l’ammontare del credito che matura per effetto dei versamenti esposti nelle precedenti colonne 5 e 6. L’importo del credito è pari al risultato, se positivo, del seguente calcolo: (col. 5 + col. 6) – il maggiore tra (col. 2 – col. 3 – col. 4) e 0;
- colonna 8, il codice fiscale del soggetto cui si riferiscono i versamenti qualora diverso dal soggetto che presenta la dichiarazione (ad esempio, in caso di incorporazione qualora l’IVA periodica non sia stata versata dall’incorporata e i relativi versamenti non spontanei siano effettuati dall’incorporante);
- colonna 9, in presenza di più moduli a seguito di trasformazioni sostanziali soggettive che comportano la compilazione di più sezioni 3 del quadro VL, il numero che individua il primo dei moduli riferiti al soggetto partecipante alla trasformazione (compreso il dichiarante) che ha effettuato i versamenti periodici IVA, a seguito del ricevimento di comunicazioni d’irregolarità e/o a seguito della notifica di cartelle di pagamento, prima dell’operazione straordinaria;
- colonna 10, da barrare da parte della società controllante di una procedura di liquidazione dell’IVA di gruppo qualora i versamenti indicati nelle colonne 5 e 6 si riferiscono all’IVA periodica relativa alla medesima procedura.
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