La dichiarazione integrativa dopo i chiarimenti AdE salva dalle sanzioni: novità dal 1° settembre

Rosy D’Elia - Dichiarazione dei redditi

Niente sanzioni in caso di dichiarazione integrativa e versamento dell'imposte dovute entro 60 giorni dalla pubblicazione dei chiarimenti su una norma caratterizzata da profili di incertezza: la novità si applica dal 1° settembre

La dichiarazione integrativa dopo i chiarimenti AdE salva dalle sanzioni: novità dal 1° settembre

Tempi supplementari in caso di norma non chiara: i contribuenti hanno a disposizione 60 giorni dalla pubblicazione dei chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate per evitare le sanzioni presentando una dichiarazione integrativa e versando l’imposta dovuta.

È questa una delle novità che entreranno in vigore dal 1° settembre contenuta nel decreto numero 87 del 2024 che ritocca in più punti il sistema sanzionatorio.

Niente sanzioni in caso di dichiarazione integrativa dopo i chiarimenti AdE: novità dal 1° settembre

La possibilità di arrivare a una “pace fiscale” è strettamente legata alla formulazione della norma alla base delle eventuali violazioni.

Per poter seguire la strada che porta a evitare le sanzioni, l’errore del contribuente deve nascere da obiettive condizioni d’incertezza sulla portata e sull’ambito di applicazione della norma tributaria”.

Solo in questo caso, è possibile mettersi in regola dopo i chiarimenti forniti dall’Amministrazione finanziaria con una via di favore.

A prevederlo è il nuovo comma 5 ter che è stato aggiunto all’articolo 6 del decreto legislativo n. 472/1997 dal decreto sanzioni, approvato nell’ambito dei lavori della riforma fiscale.

I chiarimenti salvano dalle sanzioni: 60 giorni per la dichiarazione integrativa e i versamenti

In particolare se il percorso indicato dalla norma non è chiaro e dall’Agenzia delle Entrate arrivano documenti di prassi, come circolari interpretative e applicative o consulenze giuridiche, per i contribuenti interessati parte il conto alla rovescia per adeguarsi alle novità illustrate a partire dalla data di pubblicazione dei testi.

Entro la scadenza dei 60 giorni sarà necessario agire in due direzioni:

  • presentare la dichiarazione integrativa;
  • versare l’imposta dovuta.

Dal 1° settembre, quindi, le indicazioni che arriveranno dall’Amministrazione finanziaria avranno eventualmente questa nuova valenza.

Ma un primo chiarimento dall’Agenzia delle Entrate servirebbe anche per individuare i criteri per verificare le “obiettive condizioni d’incertezza” che aprono le porte alla causa di non punibilità in caso di violazioni.

In ogni caso, come si legge nell’articolo 10 dello Statuto dei diritti del Contribuente, “non determina obiettiva condizione di incertezza la pendenza di un giudizio in ordine alla legittimità della norma tributaria”.

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