Detrazioni fiscali nel modello 730/2021, proroga dell'obbligo di tracciabilità: è la Consulta Nazionale dei CAF a chiedere al MEF una deroga alle novità in materia di rimborsi Irpef. Una richiesta a tutela dei contribuenti ma anche dei professionisti chiamati ad apporre il visto di conformità.
Detrazioni fiscali nel modello 730/2021, proroga ex post dell’obbligo di tracciabilità, per tutelare i contribuenti delle fasce più deboli.
È la Consulta Nazionale dei CAF a scrivere al Ministro dell’Economia, Daniele Franco, in vista dell’avvio della stagione della dichiarazione dei redditi 2021.
Per i professionisti dei centri di assistenza fiscale è necessario derogare all’obbligo di utilizzo di mezzi di pagamento tracciabili, novità introdotta dalla scorsa Manovra ma ancora poco nota ai più.
La promessa di un rinvio delle nuove regole, poi disattesa per mancanza di coperture, ha alimentato il caos tra i contribuenti, e ora c’è il rischio di “svuotare” il modello 730/2021 di buona parte delle detrazioni fiscali teoricamente spettanti al contribuente.
La richiesta di proroga dell’obbligo di tracciabilità non tutela solo i contribuenti, ma gli stessi CAF e professionisti chiamati ad apporre il visto di conformità sulle dichiarazioni dei redditi.
Detrazioni fiscali nel modello 730/2021, proroga obbligo di tracciabilità: la richiesta dei CAF
Rinviare l’obbligo di tracciabilità per le detrazioni fiscali al 2021. Questo è quanto chiesto dai CAF al MEF, in vista dell’avvio della campagna dichiarativa.
Al centro della richiesta ci sono le novità introdotte dalla scorsa Legge di Bilancio che, al comma 679 dell’articolo 1, ha disposto l’obbligatorietà dell’uso di mezzi di pagamento tracciabili, quali ad esempio carte e bancomat, ai fini dell’accesso alle detrazioni Irpef del 19%.
Si tratta di una delle strategie per stimolare i contribuenti ad “abbandonare il contante”, ma che rischia di portare alla perdita di molti sconti fiscali richiedibili con il modello 730/2021.
Il perché è dovuto alla scarsa conoscenza della nuova norma, anche a causa dell’insufficiente pubblicità data al nuovo obbligo. Ad evidenziarlo è il Coordinatore della Consulta Nazionale dei CAF, Giovanni Angileri.
In vista della partenza della campagna dichiarativa, molti contribuenti scoprono di non poter richiedere le detrazioni fiscali Irpef con il modello 730/2021 per le spese pagate in contanti. Una situazione che, evidenziano i CAF, riguarda soprattutto le fasce più deboli del Paese, non abituate all’uso della moneta elettronica per ragioni anagrafiche e culturali.
È quindi anche alla luce della situazione emergenziale che i CAF chiedono di prorogare l’obbligo di tracciabilità ai fini delle detrazioni fiscali. Ma non solo.
Al MEF è stato richiesto di modificare la norma, per prevedere l’inserimento della dicitura nella fattura o nella ricevuta che informi sulla detraibilità della spesa sostenuta solo con mezzi di pagamento tacciabili.
Una mossa che risolverebbe l’ulteriore criticità evidenziata dai professionisti che, in sede di apposizione del visto di conformità per il modello 730/2021, dovranno fare i conti con rilevanti difficoltà gestionali ed operative.
Detrazioni fiscali nel modello 730/2021, per quali spese c’è l’obbligo di tracciabilità
La proroga dell’obbligo di utilizzo di mezzi tracciabili ai fini delle detrazioni fiscali consentirebbe ai CAF di utilizzare la campagna dichiarativa del 2021 per informare i contribuenti circa il nuovo obbligo.
Dal MEF si attende ora una risposta alla richiesta avanzata dalla categoria. Serve reperire 860 milioni di euro per il rinvio, somma che corrisponde alle maggiori entrate previste per l’anno in corso dalla Legge di Bilancio 2020 in virtù del nuovo obbligo.
In attesa di novità, è bene evidenziare che l’obbligo di tracciabilità ai fini delle detrazioni fiscali in dichiarazione dei redditi 2021 abbraccia la generalità degli oneri contenuti all’articolo 15 del TUIR, con la sola eccezione delle spese mediche sostenute presso strutture pubbliche o accreditate e delle spese per farmaci.
Di seguito l’elenco di quelle principali che, se non pagate con carte o bancomat, portano all’impossibilità di detrazione nel modello 730/2021:
- affitto studenti fuori sede;
- abbonamento mezzi pubblici
- prestazioni sanitarie effettuate presso strutture private non accreditate;
- spese sportive per i ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni;
- spese scolastiche e universitarie;
- spese veterinarie;
- spese per l’assistenza personale di soggetti non autosufficienti;
- spese funebri.
Si tratta, a ben vedere, di tutte quelle spese che più frequentemente generano un rimborso Irpef per il contribuente. Dal Ministero dell’Economia si attende ora una risposta alle richieste avanzate dalla Consulta dei CAF, si spera in tempi brevi. La stagione del modello 730/2021 entrerà nel vivo dal mese di maggio, quando l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione la dichiarazione precompilata.
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