Detrazione Iva acquisti e nuove regole per la compensazione modello F24: ANC e Confimi Industria chiedono l'intervento dell'UE sulla legittimità dei limiti introdotti con il DL 50/2017. Ecco le novità.
Detrazione Iva, compensazione modello F24 e comunicazioni Iva trimestrali 2017: la Manovra (DL 50/2017) e le novità fiscali introdotte sono al centro della denuncia presentata all’UE da ANC e da Confimi Industria.
La richiesta è quella di stabilire se le novità introdotte dalla Manovra correttiva 2017 che riducono il termine di detrazione Iva acquisti, pongono nuovi limiti alla compensazione con modello F24 e introducono l’obbligo di apporre il visto di conformità per compensazioni di importo superiore a 5.000 euro siano in linea con le regole comunitarie. La tesi che si legge nel comunicato stampa e nella denuncia inviata all’UE è che le novità fiscali introdotte dal DL 50/2017 siano in contrasto con le regole comunitarie sull’Iva.
Il DL 50/2017, la Manovra richiesta dall’Unione Europea, è secondo l’ANC e Confimi Industria “in palese violazione dei principi di effettività, proporzionalità e neutralità della disciplina dell’imposta sul valore aggiunto” e contrastano con le regole stabilite dalla Direttiva 2006/112/CE agli articoli 167 e 168.
La Manovra e le novità fiscali introdotte nel 2017, tra cui anche le nuove comunicazioni Iva trimestrali, non hanno come obiettivo principale quello del contrasto all’evasione fiscale ma quello di far aumentare le entrate e garantire una liquidità immediata allo Stato. Tutto ciò danneggiando professionisti e imprese.
La denuncia presentata all’UE il 12 maggio chiede la modifica del DL 50/2017 e delle novità fiscali introdotte e la richiesta è che il Parlamento intervenga in tal senso in sede di conversione della Manovra, modificando quanto previsto ai primi tre articoli su split payment, detrazione Iva e nuove regole di compensazione con modello F24.
Detrazione Iva e compensazione modello F24: denuncia all’UE sui nuovi limiti
Al centro della denuncia inviata all’UE da ANC e Confimi Industria sulle novità fiscali introdotte con la Manovra sono i primi tre articoli del DL 50/2017, con i quali vengono introdotti split payment per i professionisti, viene ridotto il termine per esercitare il diritto alla detrazione Iva dal 2017 e sono introdotti nuovi limiti alla compensazione dei crediti fiscali con modello F24.
La Manovra, secondo quanto si legge nel comunicato stampa pubblicato il 15 maggio 2017 dall’ANC è “da bocciare, sicuramente dal lato degli adempimenti divenuti insopportabili per le micro, piccole e medie imprese e per chi le assiste.” Il DL 50/2017 danneggia non soltanto le imprese ma anche i commercialisti, i quali devono fare i conti con un numero sempre maggiore di adempimenti fiscali. A completare il quadro, oltre alle novità sulla detrazione Iva acquisti e sulle compensazioni con modello F24, il nuovo spesometro trimestrale 2017, anch’esso al centro della denuncia inviata all’UE per richiedere di ripristinare l’invio annuale già dal 2017.
“Capiamo le difficoltà del Governo a far quadrare i conti (le vive ogni giorno anche ogni singolo imprenditore) e conosciamo anche le pressioni comunitarie al riguardo ma le misure introdotte con i primi tre articoli del D.L. 50/2017 (split payment, compensazioni e detrazione Iva) sono inaccettabili”,
denuncia Paolo Agnelli, presidente di Confimi Industria e, secondo Marco Cuchel, presidente dell’ANC,
“Si tratta di uno scippo con destrezza, tecnicamente giustificato attraverso la manipolazione di importanti insegnamenti giurisprudenziali comunitari (caso Ecotrade) che però hanno ben altri fini”.
Nella denuncia trasmessa alla Commissione Europea il 12 maggio 2017 sono contenute tutte le norme in contrasto con i principi di proporzionalità, effettività, equivalenza e neutralità su cui si fondano le direttiva comunitarie sull’imposta sul valore aggiunto. Con il DL 50/2017 il termine per la detrazione Iva sugli acquisti viene più che dimezzato, e si potrà esercitare il diritto esclusivamente entro l’anno, o più precisamente “con la dichiarazione relativa all’anno in cui il diritto alla detrazione è sorto”.
Detrazione Iva e compensazione modello F24: visto di conformità aumenta costi per professionisti e imprese
Oltre alla riduzione del termine entro cui sarà possibile esercitare il diritto alla detrazione Iva a partire dal 2017, forti criticità sono denunciate anche in merito all’obbligo di apporre il visto di conformità per le compensazioni con modello F24 di importo superiore ai 5.000 euro.
ANC e Confimi Industria denunciano all’UE con il la Manovra e le novità fiscali introdotte dal DL 50/2017:
“la riduzione da € 15.000 a € 5.000 della soglia per l’apposizione del visto di conformità ai fini delle compensazioni orizzontali renderà troppo oneroso per tutti (professionisti e conseguentemente imprese) la gestione del recupero dei crediti fiscali, anche Iva. Stupisce peraltro come a distanza di pochi mesi questa novità si ponga in senso opposto a quello che invece ha elevato a € 30.000 la soglia ai fini dei rimborsi Iva (D.L. 193/2016)”.
Critiche anche allo spesometro trimestrale, la nuova comunicazione Iva da inviare a partire dal 2018 ogni trimestre ed esclusivamente per il 2017 a cadenza semestrale. Nuovi adempimenti che costringono le imprese e i professionisti italiani ad affidarsi per il 92% dei casi ad affidarsi a intermediari. Soltanto l’8% dei documenti vengono inviati dai contribuenti in forma autonoma.
Ecco di seguito la denuncia inviata da ANC e Confimi Industria alla Commissione Europea per richiedere di intervenire sulle novità fiscali introdotte dalla Manovra e dal DL 50/2017.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Detrazione Iva e compensazione modello F24: denuncia all’UE sui nuovi limiti