Il Governo sta per varare il primo decreto legge in materia fiscale e del lavoro: attesi due provvedimenti su proroga fattura elettronica carburanti e nuove regole per i contratti a termine.
Il decreto fiscale sarà presentato al Consiglio dei Ministri a breve: il primo atto del Governo si soffermerà in particolare su due delle novità annunciate negli scorsi giorni.
Tra queste, la proroga della fattura elettronica per benzina e gasolio fino al 31 dicembre 2018 e possibilità di utilizzare la scheda carburante fino all’entrata in vigore del nuovo obbligo, rinviato di sei mesi e quindi al 1° gennaio 2019.
Il rinvio dell’e-fattura per i carburanti al 2019 non è l’unica novità annunciata: all’interno del DL al quale sta lavorando il Governo Conte potrebbero trovar posto alcune delle modifiche ai contratti di lavoro annunciate da Luigi di Maio, tra cui la stretta ai contratti a termine e la riduzione del numero di proroghe consentite.
Non è chiaro, invece, se vi sarà o meno posto per la pace fiscale, il “condono” fortemente voluto dalla Lega e dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Quel che è certo è che il Governo dovrà fare in fretta: la scadenza più importante è quella del 1° luglio 2018, data di entrata in vigore della fattura elettronica per i carburanti. Il DL fiscale dovrà essere ultimato e presentato, al limite, entro una settimana da oggi.
Proroga fattura elettronica nel DL fiscale: doppio binario fino al 2019
La novità maggiormente attesa del primo provvedimento del Governo Conte è, senza dubbio, la proroga della fattura elettronica carburanti, obbligo per il momento in vigore a partire dal 1° luglio 2018.
Così come si era già tentato di fare nel corso della conversione del DdL Alitalia, con la proroga potrebbe essere introdotto un doppio binario: sarà possibile utilizzare ancora la scheda carburante per gli acquisti di benzina e gasolio e fino al 1° gennaio 2019 conviveranno sia il cartaceo che le fatture elettroniche.
In sostanza, il regime obbligatorio di fatturazione elettronica per il settore carburanti, anticipato di sei mesi rispetto all’obbligo generale in vigore dal 1° gennaio 2019, avrà inizialmente natura facoltativa e sarà questa una delle modalità per consentire agli esercenti e ai titolari di partita IVA di adeguarsi alle nuove regole.
Si ricorda, a tal proposito, che con l’entrata in vigore dell’obbligo di fattura elettronica per benzina e gasolio e con l’abolizione della scheda carburante, i contribuenti potranno beneficiare della detrazione IVA e della deduzione della spesa sostenute esclusivamente a seguito dell’emissione della fattura elettronica e previo pagamento con mezzi tracciabili.
Il Governo Conte non pare intenzionato ad abolire la fattura elettronica ma l’intento di Lega e M5S è quello di semplificare il più possibile l’adempimento.
DL fiscale, proroga fattura elettronica e novità lavoro in focus
Accanto alla proroga di fattura elettronica e scheda carburante fino al 1° gennaio 2019, necessaria anche per scongiurare l’imminente sciopero dei benzinai, sono attese alcune importanti novità anche in materia di lavoro.
Si tratta di quello che il Ministro Luigi di Maio aveva annunciato come “Decreto Dignità” e per il quale negli ultimi giorni era stata forte la polemica in merito alla regolamentazione delle prestazioni di lavoro effettuare dai riders.
Le novità, insomma, non riguarderanno soltanto il fisco ma anche l’ambito del lavoro e potrebbero essere imbastite le prime misure per l’introduzione di incentivi più adeguati per le aziende che assumono a tempo indeterminato.
Inoltre, potrebbe rientrare sempre nel DL fiscale la stretta sui contratti a tempo determinato, con il ritorno della causale per i contratti a termine, abolita dall’ex Ministro Poletti con il Decreto Legge n. 34/2014.
In merito ai rinnovi dei contratti determinati, si ipotizza di ridurli a quattro.
Ad oggi, si ricorda, i contratti a termine possono durare al massimo per 36 mesi ed il numero di rinnovi massimi consentiti è pari a cinque, nel rispetto del limite massimo di durata previsto.
Pace fiscale, possibile rinvio del condono delle cartelle Equitalia?
Potrebbe esser necessario più tempo, invece, per la pace fiscale. Il condono delle cartelle Equitalia promesso da Salvini pare che, al momento, non sarà inserito tra le novità del decreto legge fiscale.
Nel corso del 244esimo anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, Salvini ha annunciato di voler introdurre un condono per le cartelle fino a 100.000 euro, per chiudere i debiti di tanti imprenditori, commercianti e professionisti.
Stando a quanto previsto dal programma di Governo, ai contribuenti con debiti nei confronti del Fisco verrà data la possibilità di aderire alla pace fiscale pagando una percentuale minima della cartella: l’importo dovuto verrà calcolato in base alla specifica situazione economica di ciascun soggetto ammesso alla procedura.
Potrebbero essere previste tre diverse aliquote di pagamento, pari al 25%, al 10% e al 6%, applicate in base al reddito.
Ancora, secondo quanto previsto dal contratto di Governo Lega e M5S, soggetti ammessi alla pace fiscale potrebbero essere tutti i contribuenti con debiti fino a 200.000 euro.
Dopo le ultime novità emerse a seguito delle dichiarazioni di Salvini, tuttavia, si sollevano diverse perplessità in proposito e forse sarà proprio la definizione della platea dei soggetti interessati il primo scoglio che Lega e Movimento 5 Stelle dovranno superare.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Decreto fiscale in arrivo: proroga fattura elettronica carburanti e novità lavoro