Decreto Sostegni, nuove risorse per il terzo settore. Il decreto legge 137 dello scorso anno aveva introdotto un fondo straordinario per sostenere gli enti del terzo settore colpiti dall'emergenza pandemica, ma il legislatore si è accorto che tali fondi non erano sufficienti.
Nel testo del decreto economico emergenziale approvato dal Governo il 19 marzo 2021 vengono stanziate nuove risorse in favore del fondo straordinario per gli enti del terzo settore.
Questi hanno rivestito un’importanza cruciale durante l’inizio dell’emergenza sanitaria.
In molti, pur non potendo esercitare la maggior parte delle loro attività istituzionali, si sono comunque messi a disposizione della collettività, conferendo il loro aiuto per quanto ad essi consentito.
Oltre ad essere stati fondamentali durante la gestione della crisi pandemica, gli enti del terzo settore sono stati coloro che hanno più sofferto una grave perdita delle entrate a sostegno della propria organizzazione, e non sono stati, almeno inizialmente compresi dal legislatore all’interno dei potenziali beneficiari dei vari contribuiti che sono stati nel tempo erogati.
Gli enti del terzo settore sono chiaramente organizzazioni senza scopo di lucro ma che per il loro basilare funzionamento devono sostenere, costi di natura fissa molto spesso ingenti, come ad esempio affitto e spese di gestione della sede.
Le misure di contenimento del contagio da COVID-19 hanno impedito agli enti del terzo settore di attuare le varie attività istituzionali che solitamente servono loro di supporto, ed è per questo che il legislatore ha finalmente introdotto delle misure ad hoc per sostenere tali categorie di enti.
Decreto Sostegni: incremento del fondo straordinario per il terzo settore
Il Decreto Sostegni finalmente emanato dal Governo ha dato un ulteriore sospiro di sollievo alle associazioni.
Il decreto legge 137/2020 all’art. 13-quaterdecies aveva difatti previsto un fondo straordinario per il sostegno agli enti del terzo settore, con una dotazione iniziale pari ad euro 70.000.000,00 per l’anno 2021.
Il fondo è stato introdotto al fine di sostenere
"le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali e delle province autonome, di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266, delle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano, di cui all’articolo 7 della legge 7 dicembre 2000, n. 383, nonché delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, di cui all’articolo 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, iscritte nella relativa anagrafe".
Il Legislatore si è poi reso conto in corso d’opera che tali fondi risultavano assolutamente insufficienti per aiutare gli enti in difficoltà.
Nella relazione illustrativa e tecnica contenuta nel decreto, vengono citati i dati Istat, che rappresentano la seguente realtà:
- In Italia vi sono circa 305.868 associazioni (ISTAT 2018)
- le quali contano circa 164.162 lavoratori
- e per le quali prestano la loro attività circa 2.000.000 volontari.
Dal decreto Sostegni 100 milioni di euro per il terzo settore
Volendo parlare di sostegni economici di cui esse hanno potuto beneficiare possiamo sicuramente trattare della cassa integrazione, ma solamente in riferimento ai dipendenti.
Tutte le altre spese fisse relative alla gestione delle ente sono rimaste a carico degli enti, senza alcuna possibilità di poter svolgere attività ai fini di produrre introiti a sostegno dell’ente.
Il Decreto Sostegni, nella versione del testo attualmente disponibile, prevede quindi l’incremento di 100 milioni di euro per il 2021 del Fondo Straordinario per il sostegno degli enti del terzo settore.
Si ricorda che gli aiuti che proverranno da tale fondo straordinario sono destinati alle seguenti categorie di enti:
- Organizzazioni di volontariato;
- Associazioni di promozione sociale;
- Onlus.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Decreto Sostegni: incremento al fondo straordinario per il terzo settore