Arriva il decreto del Ministero della Giustizia che rende operativi i crediti d'imposta per mediazione e negoziazione assistita: in Gazzetta Ufficiale le istruzioni per presentare domanda e beneficiare degli incentivi
Il pacchetto di crediti d’imposta relativi alle procedure di mediazione civile e commerciale e alla negoziazione assistita diventa operativo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero della Giustizia datato 1° agosto 2023.
Arrivano le istruzioni operative per fruire degli incentivi introdotti nell’ambito della riforma del processo civile: domanda online entro la scadenza del 31 marzo di ogni anno.
Via libera ai crediti d’imposta per mediazione e negoziazione assistita: chi ne ha diritto?
Oggetto delle indicazioni sogno i crediti d’imposta previsti dall’articolo 20 del decreto legislativo numero 28 del 2010 e dall’art. 21-bis del decreto-legge n. 83 del 2015.
Per la mediazione civile e commerciale sono previste le seguenti agevolazioni:
- un credito d’imposta commisurato all’indennità corrisposta agli organismi di mediazione fino a 600 euro alle parti coinvolte per il raggiungimento di un accordo di conciliazione;
- quando la mediazione è condizione di procedibilità della domanda giudiziale e quando è demandata dal giudice, alle parti viene riconosciuto un credito d’imposta commisurato al compenso corrisposto al proprio avvocato per l’assistenza nella procedura di mediazione, nei limiti dei parametri forensi stabiliti e fino a un massimo di 600 euro.
Nel caso di accordo non raggiunto gli incentivi sono ridotti al 50 per cento.
Anche per il contributo unificato versato dalla parte del giudizio estinto a seguito della conclusione di un accordo di conciliazione, è possibile beneficiare di un incentivo fino a 518 euro.
Infine anche gli organismi di mediazione accedono a un credito d’imposta commisurato all’indennità non esigibile in caso di gratuito patrocinio fino a un massimo di 24.000 euro annui.
Per quanto riguarda la negoziazione assistita, è previsto un credito d’imposta commisurato al compenso fino a un massimo di 250 euro per le parti che corrispondono o che hanno corrisposto il compenso agli avvocati abilitati ad assisterli nel procedimento e alle parti che corrispondono o che hanno corrisposto il compenso agli arbitri, in caso di successo o di conclusione dell’arbitrato con lodo.
Crediti d’imposta per mediazione e negoziazione assistita: istruzioni sulla domanda
Secondo quanto previsto dal Decreto datato primo agosto, sarà possibile presentare domanda per ottenere i crediti d’imposta relativi alla mediazione civile e commerciale e alla negoziazione assistita sulla piattaforma accessibile dal sito giustizia.it tramite le credenziali che seguono:
- SPID, identità digitale;
- CIEId almeno di secondo livello;
- CNS, Carta Nazionale dei Servizi.
Se a presentare la richiesta è un organismo di mediazione o una persona giuridica, per l’accesso è necessario utilizzare l’identità digitale del responsabile, nel primo caso, o del rappresentante legale, nel secondo.
In linea generale, i dati da dichiarare sono i seguenti:
- i dati identificativi e il codice fiscale o la partita IVA del soggetto a cui spetta il credito d’imposta per mediazione o negoziazione assistita;
- il numero, l’importo e la data della fattura emessa dall’organismo di mediazione, dall’avvocato o dall’arbitro per le somme rilevanti per l’attribuzione dell’incentivo;
- la dichiarazione avente ad oggetto le modalità, l’importo, la data e gli estremi identificativi del pagamento effettuato in favore dell’organismo di mediazione, dell’avvocato o dell’arbitro dell’importo fatturato;
- l’indirizzo di posta elettronica certificata per ricevere tutte le comunicazioni relative alla domanda;
- il possesso dei requisiti per ottenere l’agevolazione.
A questo elenco, poi, si devono aggiungere le informazioni di dettaglio che cambiano in base alla tipologia del credito d’imposta richiesto.
La scadenza per presentare domanda è fissata al 31 marzo dell’anno successivo alla conclusione delle procedure di mediazione, negoziazione e arbitrato.
Se lo stesso soggetto ha diritto a più incentivi deve presentare una domanda cumulativa annuale per richiedere i benefici.
In caso di esito positivo, è possibile utilizzare in compensazione le somme spettanti dalla data in cui si riceve il via libera alla fruizione. Le persone fisiche possono utilizzare i crediti d’imposta in diminuzione delle imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi.
Tutti i dettagli relativi ai singoli incentivi previsti per la mediazione civile e commerciale e per la negoziazione assistita sono contenuti nel testo integrale del decreto del Ministero della Giustizia pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 agosto 2023.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Crediti d’imposta per mediazione e negoziazione assistita: istruzioni sulla domanda