Crediti INPS vantati nei confronti dell'autore dell'omicidio del partner deceduto a sua volta: l'Istituto non può agire nei confronti dei figli minorenni o non autosufficienti per il recupero delle somme dovute a terzi in conseguenza del reato. Lo chiarisce la circolare n. 109 del 15 luglio 2021.
Se l’INPS vanta dei crediti nei confronti dell’omicida del partner, deceduto a sua volta, non potrà eseguire il recupero nei confronti dei figli minorenni o non autosufficienti.
Lo ribadisce lo stesso Istituto nella circolare numero 109 del 15 luglio 2021 alla luce di quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2020.
L’autore del delitto di omicidio che con il suo gesto abbia causato danno anche ad altri, infatti, è tenuto a rimborsare tutte le somme che l’ente previdenziale riconosce ai danneggiati terzi, diversi dalla vittima di omicidio, in ragione di tale danno (per esempio un’indennità di malattia).
Quando viene a mancare l’omicida, il debito in teoria deve “passare” in capo ai suoi figli - e della vittima di omicidio - i quali, paradossalmente, sono essi stessi vittime indirette dell’azione delittuosa.
Un meccanismo inaccettabile che la Manovra del 2020 ha inibito per il triennio 2020-2022 e su cui l’INPS ha offerto ulteriori chiarimenti con il documento di prassi del 15 luglio.
Crediti INPS in caso di omicidio del partner: nessun recupero nei confronti dei figli
L’INPS, come tutti gli enti previdenziali, non potrà aggredire i beni ereditati dai figli minori o non autosufficienti per soddisfare i crediti vantati nei confronti del genitore che abbia commesso l’omicidio dell’altro genitore.
L’intervento dell’INPS con la circolare n. 109, come l’articolo 1, commi da 486 a 489, della legge n. 160/2020 da cui prende le mosse, si è reso necessario per via di un’aporia che coinvolgeva i figli dell’autore del reato di omicidio del partner.
Una contraddizione che si presentava qualora la condotta del genitore, poi deceduto, avesse coinvolto anche terzi che fossero rimasti feriti o invalidi e che, per le ragioni sopraddette, è stata risolta temporaneamente fino al 2022.
Per partner, tra l’altro, si intendono i seguenti soggetti:
- il coniuge, anche legalmente separato;
- l’altra parte dell’unione civile;
- la persona stabilmente convivente o legata da relazione affettiva.
Recupero dei crediti INPS: quali sono le prestazioni dovute in conseguenza del reato
I crediti a cui si riferisce la circolare sono quelli vantati dagli enti previdenziali di natura pubblica e dalle casse professionali pendenti o compresi tra il 1° gennaio 2020 ed il 31 dicembre 2022, sorti a seguito della commissione del reato.
In particolare, si tratta degli importi dovuti in favore di uno o più soggetti terzi danneggiati dal reo a titolo di riconoscimento delle seguenti prestazioni:
- indennità di malattia;
- pensione di inabilità;
- assegno ordinario di invalidità;
- prestazione di invalidità civile.
In questi casi l’ente previdenziale deve recuperare dall’autore del reato le prestazioni corrisposte “surrogandosi” nei diritti del danneggiato.
Il problema insorge quando il debitore decede e l’azione si ripercuote sull’asse ereditario dei figli estranei al delitto i quali, grazie alle novità introdotte seppur in via temporanea, non patiranno più conseguenze di questo tipo.
L’INPS per raggiungere il suo scopo, quindi, non si rivale più sui figli del reo ma sul Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime di reati di tipo mafioso, estorsioni, usura e dei reati violenti.
- INPS - circolare numero 109 del 15 luglio 2021
- Scarica la circolare su Articolo 1, commi da 486 a 489, della legge 27 dicembre 2019, n. 160. Disposizioni in materia di recupero dei crediti vantati nei confronti dell’autore di un delitto di omicidio commesso contro il coniuge, anche legalmente separato, contro l’altra parte dell’unione civile, contro la persona stabilmente convivente o legata da relazione affettiva. Istruzioni contabili e variazioni al piano dei conti.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Crediti INPS in caso di omicidio del partner: nessun recupero nei confronti dei figli