Controlli IVA: in arrivo le lettere di compliance delle Entrate per le anomalie del 2021

Tommaso Gavi - Dichiarazione IVA

Nell'ambito dei controlli IVA sono in arrivo le lettere di compliance in merito a eventuali anomalie relative ai dati del 2021. Il provvedimento delle Entrate stabilisce le modalità per mettere a disposizione le informazioni e quelle per le segnalazioni da parte dei contribuenti

Controlli IVA: in arrivo le lettere di compliance delle Entrate per le anomalie del 2021

Sono in arrivo le lettere di compliance da parte dell’Agenzia delle Entrate relative ad anomalie successive ai controlli sui dati IVA del periodo d’imposta 2021.

Il provvedimento del 15 luglio scorso ha definito le modalità con cui le informazioni sono messe a disposizione dei contribuenti, in linea con le regole stabilite dalla Legge di Bilancio 2015.

I dati riguardano eventuali differenze tra le informazioni provenienti dalle fatture elettroniche, quelle ricavate dai corrispettivi giornalieri (memorizzati elettronicamente e trasmessi per via telematica all’Amministrazione finanziaria) e quelli relativi alle dichiarazioni IVA annuali del periodo d’imposta 2021.

L’obiettivo è quello di favorire l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti e un rapporto sempre più stretto con il Fisco.

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Controlli IVA: in arrivo le lettere di compliance delle Entrate per le anomalie del 2021

Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 15 luglio scorso stabilisce le modalità con cui vengono messi a conoscenza dei contribuenti i dati relativi all’IVA e al periodo d’imposta 2021.

Nell’ambito dei controlli fiscali sono segnalate ai contribuenti eventuali discrepanze tra i dati a disposizione dell’Amministrazione finanziaria, che provvederà all’invio delle lettere di compliance.

I dati messi a disposizione sono ricavati:

  • dalle fatture elettroniche;
  • dai corrispettivi giornalieri memorizzati elettronicamente e trasmessi all’Agenzia delle Entrate;
  • dalle dichiarazioni annuali IVA, relative al periodo d’imposta 2021.

Come specificato nel come indicato nel provvedimento, sono i seguenti:

  • codice fiscale, denominazione, cognome e nome del contribuente;
  • numero identificativo della comunicazione e anno d’imposta;
  • codice atto;
  • totale delle operazioni IVA trasmesse telematicamente, con la seguente natura:
    • imponibili;
    • con applicazione del regime di inversione contabile (reverse charge);
  • modalità attraverso le quali consultare gli elementi informativi di dettaglio relativi all’anomalia riscontrata;
  • modalità con cui il contribuente può richiedere informazioni o segnalare all’Agenzia delle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti;
  • modalità con cui il contribuente può regolarizzare errori o omissioni e beneficiare della riduzione delle sanzioni previste per le violazioni stesse.

In linea generale la comunicazione è inviata al domicilio digitale dei contribuenti IVA.

Come stabilito dal provvedimento, la stessa comunicazione sarà presente all’interno dell’area privata del portale dell’Amministrazione finanziari, in particolare:

  • nel Cassetto fiscale del contribuente;
  • nell’interfaccia Fatture e Corrispettivi.

Tra i dati che saranno messi a disposizione ci sono:

  • il protocollo identificativo e la data di invio della dichiarazione IVA oggetto di anomalie;
    • i dati della relativa dichiarazione;
    • le operazioni passive in regime di inversione contabile;
  • l’importo della somma delle operazioni IVA trasmesse per via telematica;
  • l’ammontare delle operazioni imponibili;
  • i dati dei fornitori.
Agenzia delle Entrate - Provvedimento del 15 luglio 2024
Comunicazioni dell’Amministrazione finanziaria attraverso le lettere di compliance, in caso di anomalie sui dati IVA del 2021.

Controlli IVA: segnalazioni all’Agenzia delle Entrate e regolarizzazione

L’obiettivo delle lettere di compliance inviate dall’Agenzia delle Entrate è quello di favorire l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti.

Una volta ricevute le segnalazioni di anomalia, i contribuenti possono aprire un “dialogo” con l’Amministrazione finanziaria.

I soggetti possono infatti chiedere chiarimenti, anche attraverso intermediari incaricati, o presentare elementi di cui la stessa Agenzia delle Entrate non è conoscenza, con l’obiettivo di giustificare la correttezza dei dati delle dichiarazioni.

Le richieste di chiarimento devono essere avanzate con le stesse modalità utilizzate per l’invio delle comunicazioni.

Dopo la verifica dei dati, se vengono riconosciuti errori o omissioni, i soggetti possono provvedere al pagamento delle somme dovute con sanzioni ridotte, grazie all’istituto del ravvedimento operoso.

La possibilità è prevista a prescindere dal fatto che la violazione sia già stata constatata o che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo, di cui i soggetti interessati abbiano avuto formale conoscenza.

Fanno eccezione la notifica di un atto di liquidazione, di irrogazione delle sanzioni o, in generale, di accertamento e i cosiddetti avvisi bonari.

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