Al via INAD, l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali. I cittadini possono indicare un indirizzo PEC come domicilio digitale e ricevere tutte le comunicazioni ufficiali della PA. Ci si registra sull'apposito portale, consultazione disponibile dal 6 luglio
Dal 5 giugno i cittadini e le cittadine possono scegliere il proprio domicilio digitale indicando un indirizzo PEC dove ricevere ogni comunicazione ufficiale da parte della Pubblica Amministrazione.
Come comunicato dal Dipartimento per la trasformazione digitale e AGID, infatti, è attivo INAD, l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali.
In questo modo, tutte le comunicazioni con valore legale saranno inviate direttamente in tempo reale nella casella di posta indicata.
Per registrarsi è necessario accedere all’apposito portale tramite SPID, CIE o CNS.
Domicilio digitale, al via l’iscrizione della PEC nell’INAD
Il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio e AGID (Agenzia per l’Italia Digitale), annunciano INAD, il nuovo Indice Nazionale dei Domicili Digitali, realizzato in collaborazione con Infocamere.
Si tratta della piattaforma attraverso la quale i cittadini e le cittadine possono registrare il proprio domicilio digitale, cioè l’indirizzo digitale valido per la ricezione delle comunicazioni elettroniche con valore legale.
Come si legge nel comunicato stampa, dal 5 giugno gli utenti possono specificare un indirizzo PEC, anche attivato in precedenza, sul quale ricevere tutte le comunicazioni ufficiali da parte della Pubblica Amministrazione.
Il domicilio digitale può essere eletto da:
- persone fisiche maggiorenni;
- professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi ai sensi della legge n. 4/2013;
- enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione nell’INI-PEC.
Come dichiarato da Alessio Butti, Sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione tecnologica:
“Attraverso il domicilio digitale, infatti, cittadini, professionisti e aziende potranno beneficiare di un canale semplice e immediato per ricevere le comunicazioni ufficiali da parte della PA, con un risparmio significativo di tempi e costi.”
Soddisfazione anche da parte dei tributaristi. L’INT, Istituto Nazionale Tributaristi, con il comunicato del 7 giugno, sottolinea l’importanza dell’iniziativa, in particolar modo per i professionisti ex lege 4/2013, i quali finora sono stati esclusi dalla possibilità di inserire la propria PEC nell’indice INI-PEC.
Una limitazione che, come evidenziato dal Presidente Riccardo Alemanno, ha comportato diversi problemi, come ad esempio nell’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria in qualità di intermediari fiscali abilitati o per l’acquisizione della PEC da parte dall’Agenzia delle Entrate ai fini degli obblighi antiriciclaggio.
Domicilio digitale: come registrarsi all’INAD
Con l’INAD, dunque, i cittadini e le cittadine riceveranno direttamente nella casella di posta elettronica indicata tutte le comunicazioni della PA con valore legale, come ad esempio rimborsi fiscali e detrazioni d’imposta, accertamenti o verbali di sanzioni amministrative.
Per eleggere il proprio domicilio digitale è sufficiente collegarsi all’apposito sito istituzionale, eseguire l’accesso con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS e inserire il proprio recapito certificato, come l’indirizzo PEC.
Una volta registrato il proprio domicilio digitale sarà possibile ricevere le notifiche in tempo reale, senza ritardi o problemi relativi al mancato recapito, il che permette un notevole risparmio di tempo, sui costi legati all’invio e sull’utilizzo della carta.
Il domicilio digitale sarà attivo e consultabile dal 6 luglio 2023. A partire da questa data le Pubbliche Amministrazioni utilizzeranno, se presente nell’elenco, il domicilio digitale per tutte le comunicazioni con valenza legale.
Inoltre, sempre dalla stessa data, sarà consultare liberamente INAD dall’area pubblica del sito, senza necessità di autenticazione. Per conoscere il domicilio digitale di una persona si potrà semplicemente inserire il suo codice fiscale.
Per quanto riguarda i professionisti già iscritti ad INI-PEC, il loro domicilio digitale sarà importato automaticamente su INAD in qualità di persona fisica. Questi avranno comunque la possibilità di modificarlo, indicando un altro indirizzo PEC.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Domicilio digitale, al via l’iscrizione della PEC nell’INAD