Il contributo a sostegno degli interventi di riqualificazione nei territori interessati dagli eventi sismici è ancora sospeso. Si attende il decreto per l'attuazione della misura
Tra le misure inserite nel decreto n. 39/2024 c’è un l’istituzione di un fondo a sostegno degli interventi di riqualificazione nei territori interessati da eventi sismici.
La dotazione per il 2025 è di 35 milioni di euro e non è ancora possibile presentare la domanda per ottenere il contributo.
Si attende infatti il decreto del presidente del Consiglio dei ministri, che avrebbe dovuto essere approvato entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto 39/2024.
Il decreto dovrà stabilire il limite dell’importo e le modalità per presentare la domanda.
Contributo eventi sismici: si attende il decreto per stabilire come fare domanda
I 60 giorni per l’approvazione del decreto del presidente del Consiglio dei ministri, da adottare di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze e con l’Autorità politica delegata alla ricostruzione, si sono esauriti alla fine di luglio.
Da altri due mesi si attende il contributo previsto dall’articolo 1 bis della Legge 67/2024, di conversione del decreto n. 39/2024.
La norma istituisce un fondo per sostenere gli interventi di riqualificazione energetica e strutturale eseguiti su immobili danneggiati dagli eventi sismici, che si sono verificati nei territori dei comuni interessati a partire dal 1° aprile 2009.
Il fondo ha l’obiettivo di sostenere gli interventi che rientrano nel supersismabonus, con una dotazione di 35 milioni di euro per il 2025.
Il decreto n. 39/2024 stabilisce quanto di seguito riportato:
“Il Capo del Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei ministri, con proprio provvedimento da adottare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, tenuto conto dell’estensione territoriale dello stato di emergenza e dello stato di avanzamento della ricostruzione successiva alle calamità, procede al riparto delle predette risorse tra i Commissari straordinari o delegati espressamente incaricati per gli interventi di ricostruzione competenti in relazione ai territori dei comuni di cui al primo periodo.”
Il contributo, che non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi o alla formazione del valore della produzione netta, deve essere richiesto per via telematica.
La domanda dovrà essere inviata ai Commissari straordinari espressamente incaricati per gli interventi di ricostruzione competenti per territorio. In altre parole si dovrà prendere in considerazione dove si trova l’immobile oggetto degli interventi per i quali è stato richiesto il contributo.
Per l’invio dell’istanza si dovrà ancora attendere il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che, nonostante il termine di 60 giorni stabilito dal decreto n. 39/2024, non è ancora stato approvato.
Contributo eventi sismici, cosa deve stabilire il decreto? Dal limite a come fare domanda
Il contributo a sostegno degli eventi per la riqualificazione degli immobili danneggiati dai sismi verrà riconosciuto ai soggetti che ne facciano domanda, nel rispetto dei requisiti previsti, fino ad esaurimento delle risorse.
Sarà concesso sulla base dell’ordine cronologico di presentazione delle domande. I Commissari straordinari dovranno monitorare il rispetto del limite di spesa e dare immediata comunicazione nel caso di esaurimento delle risorse.
Sono diversi gli aspetti su cui dovrà intervenire il decreto del presidente del Consiglio dei ministri.
Tale decreto dovrà stabilire, per prima cosa, il limite massimo del contributo spettante ai richiedenti.
In base a quanto previsto dal comma 3 dell’articolo 1-bis del DL n. 39/2024, il dovrà inoltre stabilire:
- il contenuto del modello per la presentazione della domanda;
- le modalità di applicazione delle regole in questione.
Un ulteriore aspetto che dovrà essere definito è quello che riguarda le regole per i controlli e l’eventuale revoca del beneficio per indebita fruizione.
Il contributo è al momento sospeso, in attesa dell’adozione del decreto in questione.
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